L’Ordine dei Geologi di Basilicata accoglie favorevolmentequanto messo in campo dalla Regione Basilicata ed in particolare dall’Assessorato alle Attività Produttive in merito alla misura straordinaria emergenza sanitaria covid 19 – bonus liberi professionisti. Grazie alla task force messa in campo nelle scorse settimane da parte della Regione, finalizzata a monitorare la situazione nella quale versano imprese, lavoratori e liberi professionisti e grazie alle comunicazioni e discussioni avute su piattaforma cloud con la Regione, i professionisti sono riusciti a fare un quadro chiaro delle criticità che il mondo professionale sta attraversando in questa fase emergenziale, proponendo l’adozione di adeguate misure per la salvaguardia del settore professionale sia con azioni a breve termine che a lungo-medio termine.
Concedere un bonus nella forma di un contributo a fondo perduto forfettario per l’anno 2020 pari a € 1.000,00 attraverso una procedura non competitiva,cumulabile con altri incentivi e con tutte le indennità e le agevolazioni, anche finanziarie, emanate a livello nazionale e che non tiene conto dell’ordine cronologico di arrivo delle richieste per l’erogazione del bonus rappresenta – afferma Gerardo Colangelo, Presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata, un importante segnale di attenzione della Pubblica Amministrazione verso il libero professionista.
E’fuori discussione che l’inaspettata crisi ha mutato le consuetudini della vita quotidiana e delle nostre professioni, con impatti importanti sui comportamenti sociali e sul lavoro dei nostri iscritti. Purtroppo l’emergenza attuale ha evidenziato tutti i limiti delle procedure regionali, troppo spesso legate a lungaggini burocratiche che “in tempo di pace” dovranno essere necessariamente riviste. Le attività che vedono la figura del geologo libero professionista interfacciarsi con i diversi Dipartimenti Regionali sono tante e varie. In particolare, proprio alla luce dell’attuale emergenza sanitaria, riuscire a sbloccare o meglio ancora liquidare prestazioni fatte e non ancora evase da parte della Regione rappresenterebbe un ulteriore segnale importante in questo momento di estrema difficoltà. Diversi sono gli esempi che potrebbero aiutare i geologi liberi professionisti nella ripresa dell’attività professionale utilizzando le risorse già presenti nei capitoli specifici del bilancio regionale, dagli Studi di Microzonazione Sismica al Catasto dei Geositi L.R.32/2015. Sarebbe inoltre importante che la dichiarazione obbligatoria resa ai sensi della L.R. 41/2018 dell’avvenuto pagamento della prestazione professionale venga inserita sulla piattaforma SIS (Sistema Informativo Sismica)e richiesta per tutte le pratiche oggetto di autorizzazione da parte degli uffici regionali.
Sicuramente la ripresa delle attività a breve/medio termine dovrà passare dall’importante contributo rappresentato dal “fondo rotativo per la progettazione” previsto ai sensi della L.R. 5/2015 che permetterebbe, agli Enti operanti sul territorio di dotarsi di un parco progetti necessario e fondamentale per la sicurezza del territorio. Questo permetterebbe ai professionisti di redigere progetti pronti per l’inserimento sulla piattaforma RENDIS che purtroppo, da oltre 4 anni, non vede l’attuazione del piano per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico in Basilicata.
Il geologo si pone alla base dei processi geomorfologici, idrogeologici e dinamici del nostro pianeta. “Leggere il territorio, la sua evoluzione, le sue peculiarità ed individuare le possibili criticità legate alle attività antropiche rappresenta il punto di partenza per qualsiasi tipo di pianificazione” – continua Colangelo – “Centotrentuno Comuni in Basilicata e zero geologi in organico nelle amministrazioni locali. Sono maturi i tempi per l’inserimento ed il coinvolgimento di un geologo nei singoli Comuni o nelle associazioni degli stessi, si potrebbe partire dall’approvazione del disegno di legge ‘Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni’, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni.Proprio ieri, 22 aprile 2020, in occasione della Giornata Mondiale della Terra sono state ricordate tutte quelle azioni finalizzate alla promozione della formazione di una nuova coscienza ambientale, “quello dell’ambiente è un problema che riguarda tutti perché coinvolge interamente il nostro pianeta nel suo sistema terra-acqua-aria. La parola chiave per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente non può che essere “resilienza” e cioè imparare dalle esperienze passate per migliorare il nostro futuro.
Ordini Professionali a supporto delle Istituzioni che, insieme alle numerose associazioni ambientaliste si muovono contemporaneamente e parallelamente nella stessa direzione, per preservare il territorio e mettere in campo da parte di ciascuno e per le proprie competenze interventi mirati e diretti a ridurre i rischi ambientali, che interessano in egual misura suolo, aria e acqua. Da questa emergenza bisogna ripartire con rinnovato impegno affinché si pongano le basi per un’azione costante e condivisa che veda il libero professionista protagonista dei rapporti con la P.A. responsabile della governance del territorio – conclude Colangelo, “la nostra regione è piccola ma si caratterizza per le tante qualità e potenzialità che possiede per cui va difesa e preservata mettendo in campo ogni mezzo per un futuro meno problematico attraverso una sostenibilità ambientale e territoriale che ci permetterà di consegnare ai nostri figli una Regione di cui essere orgogliosi.