Bradanica: Confapi Matera chiede tutele per i subappaltatori e i fornitori di Intini. La cassa integrazione deve esserci per tutti i lavoratori interessati.
Dopo la firma dell’accordo per la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori della Angelo Intini Srl, Confapi Matera chiede garanzie anche per i subappaltatori e i fornitori del cantiere della strada 655 Bradanica.
Sono sempre più frequenti, infatti, i casi di grandi imprese aggiudicatarie di opere pubbliche che mettono in difficoltà le piccole aziende locali, impiegate come subappaltatori o come fornitori, esposte verso gli istituti di credito.
Nella riunione convocata dal Prefetto venerdì prossimo CONFAPI chiederà che siano valutate caso per caso le situazioni delle imprese materane impegnate nel cantiere, per la eventuale concessione ai lavoratori della cassa integrazione ordinaria oppure di quella in deroga.
Per quanto riguarda il completamento dell’opera, Confapi chiede che si proceda ad una modifica del raggruppamento di imprese aggiudicatario dell’appalto, in modo da continuare i lavori senza Intini e scongiurare il pericolo di lasciare incompiuta un’importante arteria viaria per la Basilicata.
Resta, tuttavia, la forte preoccupazione per i mancati pagamenti ai subappaltatori e ai fornitori locali dei compensi per i lavori eseguiti e le forniture effettuate, pagamenti interrotti da tempo con il rischio di compromettere la stabilità finanziaria di decine di operatori del Materano.
L’inadempimento delle grandi imprese appaltatrici, unitamente a quello delle pubbliche amministrazioni dovuto al Patto di Stabilità, rende l’intero comparto delle costruzioni fortemente esposto verso il sistema bancario, il quale vede ormai l’edilizia come un settore insolvente invece di dare fiducia ad un settore dalle riconosciute capacità anticicliche, vale dire in grado di rimettere in moto l’economia grazie al suo vastissimo indotto.