“E’ già stato richiesto uno specifico incontro con Agea nella prossima settimana per affrontare le questioni poste dalla Coldiretti. Riteniamo doveroso sottolineare e ribadire quanto comunicato già verbalmente, in quanto diverse azioni sono già state concretamente intraprese dal Dipartimento.”
Lo comunica l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia.
“Non si comprendono – prosegue Braia – le motivazioni addotte nei confronti della Regione Basilicata nel voler indire, da parte di Coldiretti, una mobilitazione sul tema del blocco dell’indennità compensativa da parte dell’organismo pagatore nazionale Agea dal momento che, da parte degli uffici dipartimentali, i riscontri richiesti risalgono al 28 settembre scorso.
L’Ufficio Foreste e Tutela del territorio ha già provveduto ad inviare a tutti i comuni montani svantaggiati, infatti, una nota di chiarimento e indirizzo relativa ai periodi di concessione fida pascolo. Attraverso tale comunicazione si invitavano le amministrazioni comunali concessionarie di aree demaniali oggetto di fida pascolo a rilasciare concessioni di durata non inferiore ai 12 mesi, al fine di consentire agli allevatori di rispettare le prescrizioni del bando relativo alla misura 13 del Psr Basilicata che prevede, tra i requisiti di ammissibilità, quello di condurre terreni in zona montana e di mantenere il titolo di conduzione per l’intera durata del periodo di impegno annuale, a decorrenza dl momento della presentazione della domanda.
Non si comprende pertanto cosa si intenda per non conformità a quanto condiviso, dal momento che viene consentito agli stessi comuni l’adozione di tale prescrizione contenuta in una nota più che esaustiva e conseguentemente quindi prendere decisioni in merito.
Sul tema delle superfici naturalmente manutenute su cui svolgere l’attività agricola minima, gli uffici regionali, oltre ad aver proceduto con apposito atto per il 2015, a seguito di continue interlocuzioni con la stessa AGEA, hanno consentito il corretto riconoscimento di tali aree e dei relativi pagamenti anche per il 2016 e 2017.
La Regione non è sicuramente inadempiente dal momento che, con la DGR conclusiva approvata nel 2015, di fatto tutti i boschi della Basilicata sono considerati pascolabili senza necessità alcuna di ribadirlo annualmente ad Agea, da parte della quale non è stata mai ricevuta alcuna comunicazione ufficiale di richiesta di riconferma per il 2016 e per il 2017. Ad ulteriore precisazione, ci siamo comunque attivati direttamente in numerose occasioni, con gli uffici.
Per altro, proprio in queste ore, ho richiesto personalmente un ulteriore apposito incontro al Direttore Pagliardini per definire ogni modalità tecnica atta a consentire il regolare pagamento delle spettanze anche per il 2018, senza nuocere in alcun modo agli operatori, e rispettare la data del 30 novembre.
Tutti i passaggi, su entrambi i temi, sono stati sempre condivisi e oggetto di costante verifica e confronto con le organizzazioni di rappresentanza, tra cui la stessa Coldiretti, sempre presente, proprio all’interno dei numerosi incontri di tavolo verde che si sono tenuti a cadenza continua, dall’inizio del mio mandato.
Di questi giorni, inoltre l’impegno del Governo, con l’approvazione della risoluzione del PD, a prima firma Antezza, a vigilare affinché siano garantiti i pagamenti Pac, si ripristini il rapporto di fiducia con gli agricoltori, si riformi il sistema informativo e si riveda la governance della stessa Agea, per assicurare certezze al comparto agricoltura rispetto alle provvidenze da erogare”