L’associazione Brio di Matera raccoglie le segnalazioni di alcuni cittadini e inoltra agli organi di stampa una documentazione relativa ad una presunta irregolarità nell’esecuzione di lavori edili in area pubblica inoltrata stamane da alcuni residenti di via Sinni, rione San Giacomo.
Di seguito la nota integrale diffusa da Brio e la relativa fotogallery.
L’area teatro del presunto abuso, ci coinvolge direttamente, in quanto oggetto proprio a novembre 2012 di indicazione nella campagna nazionale del WWF RiutilizziAMO L’Italia, tra le aree cittadine poco curate, meritevoli di progetti di riqualificazione e valorizzazione ecocompatibile. Figurava tra le dieci aree incluse nelle segnalazioni a Matera, tre delle quali proprio a San Giacomo.
Constatiamo con rabbia che ancora una volta la componente amministrativa della città ha preferito ascoltare la voce del partito del cemento, andando a gravare su un’ampia area destinata a verde, oggetto nel 1998 persino di piantumazione di alcuni alberi, con un progetto di pesante lottizzazione, a quanto pare ben 90 alloggi in una zona già molto urbanizzata.
E’ doloroso ravvisare che la miopia degli amministratori continui ad autorizzare la cementificazione del territorio, a scapito della qualità della vita, che può solo consistere in ampliamento del verde urbano curato e partecipato, magari con orti urbani, e riqualificazione dell’edificato abbandonato e in degrado (come si proponeva per l’appunto di fare l’ambiziosa campagna nazionale del WWF succitata).
Associazione Brio Matera
Di seguito la segnalazione inoltrata dai cittadini e rilanciata dall’associazione Brio Matera.
Al Dirigente del Settore edilizia della Polizia locale di Matera
All’Ufficio Urbanistica del Comune di Matera
Viale Aldo Moro, 75100 Matera
e p.c. Alla Direzione Provinciale del Lavoro di Matera – settore edilizia
Via Annibale Maria di Francia, 32 – 75100
I sottoscritti…omissis…intendono con la presente segnalare che nell’area sita tra le vie predette (Sinni e V. Caravelli) è in corso da circa una settimana l’esecuzione di lavori di cantiere finalizzati a probabile
edificazione, senza alcuna cartellonistica di cantiere con i dettagli prescritti dalla legge (DPR 380/01 – Testo Unico dell’Edilizia – ovvero sia permesso a costruire, impresa esecutrice, direttore dei lavori, progettista, responsabile della sicurezza, importo, consegna, ultimazione etc.).
Nella fattispecie, si fa altresì presente che tutti i lavori finora eseguiti in assenza di qualsiasi avviso pubblico alla cittadinanza, sono movimento terra, apposizione di recinzione metallica e colata localizzata di calcestruzzo mediante una betoniera.
Si allegano alla presente foto di quanto segnalato.
Cordiali saluti.
VORREI DIRE ALL’ASSOCIAZIONE BRIO CHE ORMAI LE AREE SONO STATE COMPRATE DALLE SINGOLE COOPERATIVE E GIA’ PAGATE ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
INOLTRE E’ MEGLIO RIQUALIFICARLA LA ZONA PERCHE’ E’ NELL’ABBANDONO TOTALE.
COMUNQUE FINALMENTE SONO COOPERATIVE A BASSO COSTO E 90 FAMIGLIE POTRANNO AVERE FINALMENTE UNA CASA.
Abito in via Sinni e la zona in oggetto (compreso i marciapiedi) è piena di escrementi di cani, i quali padroni non hanno la sensibilità di portarsi con loro, palettine o altro per permettere ai nostri figli di poter giocare liberamente nell’area di che trattasi.
la mani sulla città…. chi ha solo il cemento nella testa, purtroppo non ha il senso della qualità della vita. Saranno prezzi alti come sempre e la città sarà sempre più brutta e invivibile. L’emigrazione per disperazione continua a galoppare e si vedono commenti sempre più egoisti… noi abbiamo in testa invece la prevalenza del verde sulla cementificazione, lo stop al consumo di suolo e l’edificazione solo nelle aree degradate fatiscenti e dismesse, demolendo il preesistente. Una città senza verde è una città in declino