Si è svolto questa mattina nella sala convegni dell’hotel San Domenico il 6° congresso territoriale di Matera della Uil Pubblica Amministrazione.
Tanti i temi discussi, che hanno visto una viva partecipazione, sono intervenuti: Filippo Bubbico presidente agenzia acquirente unico energia, Piero Marrese presidente Provincia di Matera, Luca Braia consigliere Regionale, Pasquale Doria Consigliere Comunale, Vito Latela Direttore INPS e molti segretari generali di categoria della UIL Basilicata.
I lavori sono stati aperti con l’elezione della presidenza e della commissione.
A seguire la relazione del Segretario Generale Territoriale UILPA di Matera, Bruno Di Cuia, il saluto dei rappresentati istituzionali e il dibattito con l’intervento dei delegati, del segretario generale UR UIL Basilicata Vincenzo Tortorelli e del segretario nazionale UILPA, Sergio Cervo.
I lavori sono stati conclusi con l’elezione degli organismi statutari.
Al termine sono stati eletti:
Bruno Di Cuia Presidente Territoriale UIL PA
Bruno Cifarelli Segretario Generale Territoriale
Giulia Miani Tesoriere territoriale
Membri della Segreteria territoriale: Grazia Delicio, Francesco Giovinazzo, Saverio Persia, Francesco Paolo Porcari e Bruno Cifarelli.
Di seguito l’intervento di Bruno Di Cuia
“La UIL e la UIL PA unitamente ai lavoratori pubblici, sono determinati e pretenderanno rigore e competenza alla politica chiamata ad individuare obiettivi importanti e decisivi, per rilanciare e ridisegnare una Pubblica Amministrazione efficiente, in grado di fornire i servizi fondamentali, essenziali e necessari ai cittadini che possa consentire uno sviluppo equo e giusto, che determini la coesione sociale e la solidarietà. I Lavoratori Pubblici sono chiamati a partecipare attivamente ai processi di riforma da cui scaturiranno scelte e decisioni che li vedrà coinvolti come cittadini e come lavoratori.” Lo ha detto Roberto Di Cuia nella relazione al VI Congresso UILPA-UIL Territoriale di Matera. Non è casuale lo slogan scelto a sintetizzare la situazione in cui ancora si trova la Pubblica Amministrazione: “Navighiamo in acque tempestose, serve un faro che indichi la via!”. Gli anni 2020 e 2021 appena trascorsi, non sono stati facili per nessuno a causa della grave pandemia da COVID 19 che tanta sofferenza e dolore ha causato. Di questo né hanno risentito anche i servizi offerti ed erogati dalla Pubblica Amministrazione, che già sconta un sentire distorto e diffuso, artatamente alimentato tra i cittadini. La Pubblica Amministrazione è l’asse portante dello sviluppo di un Paese, da cui non si può prescindere.
La UIL e la UILPA – ha affermato Di Cuia – hanno avuto un ruolo decisivo nell’azione fondamentale svolta per instaurare un clima totalmente diverso nei confronti dei lavoratori della Pubblica Amministrazione. Ha fatto nascere nel Governo la volontà di avviare un percorso condiviso, in netta controtendenza agli erronei convincimenti, a livello politico e mediatico, di quasi criminalizzazione sistematica dei dipendenti pubblici. Contesto quest’ultimo in cui prevaleva, atteggiamento non ancora del tutto sopito, la premura di puntare il dito contro i pubblici dipendenti, ma che rimaneva indifferente ai danni che sciagurate politiche di spending review generalizzate hanno arrecato alla macchina amministrativa pubblica, rendendo sempre più difficile l’erogazione corretta dei servizi offerti ai cittadini.
Proprio il lavoro svolto dai dipendenti pubblici durante il periodo pandemico in condizioni difficili ha fatto sì che si passasse da una continua, spesso arbitraria, aggressione mediatica, che dipingeva tutti i lavoratori pubblici come “fannulloni”, “furbetti” e “assenteisti”, alla sottoscrizione con il Governo dell’impegno di perseguire l’obiettivo di valorizzare quegli stessi lavoratori, riconoscendo l’importanza del loro apporto i quali con le loro professionalità hanno contribuito al continuo e corretto funzionamento della macchina amministrativa, soprattutto in quelle condizioni di difficoltà generalizzata. Il sistema disegnato ed imposto per legge dal ministro Brunetta, limitava fortemente il sindacato nell’esercizio della sua funzione di tutela dei lavoratori. Allo squilibrio in sede contrattuale, corrispondeva il venir meno dell’equilibrio nelle relazioni sindacali divenute sostanzialmente inesistenti, circoscritte alla sola informazione quando prevista. Ma non bastava! L’ampio e legittimato ricorso all’atto unilaterale in capo alle singole amministrazioni ha fatto sì che queste regolassero autonomamente le materie oggetto di contesa tra le parti. Alle ormai nulle relazioni sindacali si affiancava la questione del blocco del turnover che, ancor più, l’estensione temporale dei requisiti per accedere alla pensione, ha ingenerato il progressivo invecchiamento della popolazione lavorativa della Pubblica Amministrazione. Una conseguenza ovvia che nelle condizioni difficili vissute si è imposta all’attenzione della collettività”.
Segretario della Basilicata della Uil, Vincenzo Tortorelli: “La pubblica amministrazione, la digitalizzazione, l’innovazione che coinvolge tutti i settori della P.A. , sono questi gli elementi dove la Rsu, il sindacato e la Uil si misureranno, per costruire un impegno che vada verso la scelta delle persone”.
La fotogallery del 6° congresso territoriale di Matera della Uil Pubblica Amministrazione (foto www.SassiLive.it)