Dopo approfondimenti effettuati dalla segreteria della Fiom Cgil Basilicata congiuntamente ai delegati delle aziende dell’indotto di Melfi sulle buste paga dei lavoratori in merito all’erogazione della tredicesima, è risultato che sono state trattenute erroneamente quote in relazione all’utilizzo di ammortizzatori sociali, con perdite salariali importanti per tutti i lavoratori coinvolti.
Giorgia Calamita, segretaria Fiom Cgil Basilicata, ritiene “fondamentale ripristinare il giusto salario a tutti i lavoratori” e chiede “il rispetto delle norme contrattuali a partire dal calcolo corretto della tredicesima, ancor di più in una fase come questa, dove per via della crisi dell’automotive e della pandemia, i salari dei lavoratori hanno subito riduzioni elevate che hanno messo in difficoltà la loro condizione di vita e quella delle loro famiglie.
Il caro vita – afferma Calamita – è aumentato in maniera esagerata, gli stipendi dei lavoratori continuano a scendere anche per l’utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali utilizzati da troppo tempo, per questo è intollerabile che le imprese vogliano continuare a fare efficienza riducendo il salario ai lavoratori. La Fiom Cgil, per tali ragioni, ha rivendicato il diritto di una giusta tredicesima per tutti i lavoratori dell’area industriale di Melfi, inviando una richiesta a tutte le aziende e invitando loro a regolarizzare la tredicesima mensilità qualora a oggi erroneamente non fosse stata riconosciuta. Dovrà inoltre essere garantito il recupero degli arretrati degli anni precedenti”.