“Altro che chiusura e tutti a casa dall’anno nuovo ma, si assumono operai in tempo di crisi. Sembra fantascienza, ma l’esperienza call center materana ha dimostrato che è possibile, nonostante le difficoltà economiche del periodo”.
Lo sostiene il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “da Matera è arrivato un bel segnale rassicurante da Youtility dopo la separazione del socio Abramo Customer care che ribalta tutte le infondate dichiarazioni sostenute a mezzo stampa su una possibile crisi paventata per i primi del 2017, che ha messo i dipendenti in forte dubbio. Da subito abbiamo cercato, riuscendo, di placare tale voci infondate, forti sostenitori che il nuovo assetto societario non avrebbe avuto ripercussioni negative sull’occupazione esistente anzi: su forte nostra volontà di chiarezza, nel mentre in altre regioni tiene banco la crisi generale dei call center, in particolare la vicenda Almaviva con il rischio licenziamenti per migliaia di occupati, a Matera – prosegue Giordano – la società Youtility continua a rassicurare sul presente e il futuro della nuova realtà imprenditoriale avviata in Via dei Mestieri. E’ chiaro che tutto ciò è frutto anche dell’impegno di Telecom che ad oggi stà rispettando gli impegni presi. L’Ugl ha sempre apprezzando tutta la disponibilità mostrata nel momento difficile in cui c’è stato il trasferimento della commessa Telecom e il riconoscimento delle posizioni contrattuali ai lavoratori ma ora – prosegue il segretario –, non c’è tempo da perdere, si prosegua spietatamente con nuove assunzioni: il call center CallMat assuma altri 70 addetti da subito, ad iniziare da novembre, nell’augurio (e ne siamo convinti) che possano essere impiegate per possibili nuove commesse, oltre a quella Telecom per cui CallMat sta già operando da alcuni mesi. Il nostro auspicio è – conclude Giordano – che capendo la difficoltà del momento, con un po’ di entusiasmo e di capacità di lavorare fuori dal proprio orticello, fuori dal proprio piccolo ambito, ci si apra ad orizzonti più ampi anche a livello regionale e internazionale, accettandone le sfide. Il sindacato oggi deve essere propositivo e non allarmistico perché oggi, ancora, c’è la possibilità di difendere i posti di lavoro e forse, anche di crearne nella nostra Regione qualcuno in più”.