“Adesso è il momento di entrare nel vivo e capire a livello politico cosa pensa il Governo del settore delle Tlc, siamo a metà mandato e non abbiamo ancora capito quale sia la visione di Palazzo Chigi e del Mimit sul futuro di un settore strategico per il Paese come le Tlc”. Così Salvo Ugliarolo segretario generale Uilcom Uil che commentando il rinvio del Tavolo presso il Mimit (previsto oggi) con al centro i problemi del comparto, tra i quali quelli di CallMat, sottolinea che “è stato derubricato a incontro tecnico. Ma di questo genere di incontri tecnici ce ne sono stati già molti. A furia di aspettare, le cose precipitano. Tanto più che il CCNL è scaduto da due anni e messo e che si stanno palesando contratti pirata, come quello del sindacato CISAL, senza controllo. Ma il contratto nazionale va garantito. Noi – aggiunge Ugliarolo – abbiamo necessità di conoscere il piano industriale del settore Tlc. Abbiamo bisogno di avere garanzie sui livelli occupazionali di tutto il settore, a cominciare da Tim ma passando anche dal mondo dei call center, tra i quali c’è la vertenza CallMat, e abbiamo bisogno di chiarire la situazione del contratto nazionale delle comunicazioni. Altrimenti ci resta di fare una grande mobilitazione, per chiedere in questo modo queste risposte da parte delle Istituzioni”. Giovanni Letterelli, segretario regionale Uilcom Uil, sottolinea l’impegno del sindacato a tenere alta l’attenzione su CallMat. “L’ accordo raggiunto a gennaio, che scongiura i 256 licenziamenti, ci ha consentito di guadagnare tempo che però – dice -non vogliamo in alcun modo sprecare. La scadenza che la Regione si è data è quella di definire, entro settembre 2025, progetti di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni locali, con l’obiettivo di creare opportunità occupazionali. Chiederemo alla Regione una prima verifica sull’attuazione di questo impegno e di sostenere con noi e i lavoratori il pressing nei confronti del Mimit da cui si attendono risposte complessive urgente per tutto il comparto Tlc”.