Crescono le startup lucane e con loro il tasso di innovazione in regione, dal momento in cui la gran parte delle imprese innovative si indirizza sul fronte tecnologico (creazione di software, piattaforme, applicativi web). Ad oggi ne risultano iscritte 119 nella sezione speciale del Registro Imprese della Camera di Commercio della Basilicata, di cui 85 nella provincia di Potenza e 34 in quella di Matera. Il dato complessivo incide per poco meno dell’1% su quello nazionale ma è interessante notare la percentuale del rapporto delle startup innovative sul totale delle nuove società di capitali in regione: siamo al 3,21%, un tasso superiore a regioni come Campania e Lazio e vicino a quello del Veneto, a testimonianza di quanta vivacità ci sia, soprattutto tra i giovani, rispetto ad un futuro di autoimpresa che passa attraverso le imprese innovative.
Il 2020 potrebbe essere un anno molto favorevole per la diffusione delle startup, per le quali il Governo nazionale ha messo in agenda una serie di nuove proposte nel Ddl Innovazione, in previsione del nuovo Decreto Crescita. Ma nel frattempo una grande spinta c’è già stata dal momento in cui si è resa possibile la nascita di imprese innovative con la procedura semplificata, e cioè senza atto notarile, con un processo agile e veloce da realizzare in Camera di Commercio.
Da quando è nato l’ufficio AQI (Assistenza Qualificata Imprese) sono state costituite, con la procedura semplificata, 44 Startup, di cui 24 dopo l’accorpamento e la creazione della Camera unica lucana, con tempi medi di lavorazione di circa 10 giorni dalla richiesta di assistenza. Nel solo 2019, l’84% delle nuove iscrizioni di startup sono avvenute con la procedura semplificata e nei primi due mesi del 2020 sono già state effettuate sei costituzioni con l’assistenza AQI.