Un esemplare giovane di nibbio reale recuperato e curato per alcune settimane presso il “Centro recuperi animali selvatici” di Pantano di Pignola, è tornato a volare ieri nei cieli di Tolve. Il merito è di un progetto portato avanti dalla cooperativa “Agricoltura 2000” e dall’istituto comprensivo di Tolve, in collaborazione con i carabinieri forestali, il C.R.A.S – Pantano di Pignola, l’Unione Italiana Ciechi, Coldiretti Basilicata, la fondazione “Campagna Amica” e la locale amministrazione comunale. “Nel mese di novembre scorso, nel periodo delle semine, Rocco, un agricoltore del posto, con non poche difficoltà è riuscito a recuperare l’uccello rimasto ferito ad un’ala e il mattino seguente l’ha consegnato al comando Carabinieri Forestali del luogo che, a loro volta, lo hanno ricoverato presso il Centro di Recupero Rapaci di Pignola – hanno raccontato Gianni Infantino, presidente della cooperativa “Agricoltura 2000” – dopo un delicato intervento e dopo mesi di esercizi riabilitativi l’imponente nibbio reale è tornato in forma”. La vicenda ha attirato l’attenzione di due insegnanti della II A della scuola primaria di Tolve e dei loro alunni che, incuriositi ed entusiasti, hanno narrato e illustrato l’avventura del nibbio reale a cui hanno dato il nome “Aylor”. Alla liberazione del rapace, oltre all’agricoltore e ad Anita, una ragazza non vedente, che di fatto hanno fatto spiccare il volo all’uccello, hanno partecipato gli studenti del posto ai quali è stata offerta da “Campagna Amica” di Coldiretti e dalle socie di “Agricoltura 2000” una colazione a chilometro zero. Nel corso della mattinata è stato presentato anche il libro racconto “Aylor, dal cielo alla terra e dalla terra al cielo”. “La solidarietà nei confronti del nibbio ha contribuito a ridare la libertà ad un animale utilissimo nell’ecosistema e al vertice della catena ecologica del territorio tolvese – hanno sottolineato i dirigenti regionali di Coldiretti Basilicata – mettendo in risalto il compito dell’agricoltore che, oltre a coltivare per produrre cibo sano e genuino, è la figura che in primis rispetta e preserva il territorio in quanto lo presidia quotidianamente”.
Giu 08