Campagna “Chiusura filiali? No, grazie”, Uilca-Uil: 9 lucani su 10 insoddisfatti per la desertificazione bancaria. Di seguito la nota integrale.
Malcontento e insoddisfazione. Parlano chiaro i dati raccolti in Basilicata durante la campagna Chiusura filiali? No, grazie sul fenomeno della desertificazione bancaria: nove persone su dieci si dichiarano “insoddisfatte” dalla chiusura delle filiali bancarie nel proprio comune. Sei persone su dieci, pari al 60% degli intervistati, dichiarano di recarsi in una sede bancaria “almeno una volta al mese” e oltre il 60% confessa di aver avvertito “molto” la riduzione degli sportelli bancari e la percezione dell’abbandono dei territori.
“Con la campagna Chiusura filiali? No, grazie stiamo girando l’Italia e abbiamo l’opportunità di confrontarci con tante realtà diverse. Questo ci aiuta a comprendere meglio come il fenomeno della desertificazione bancaria viene vissuto dalle comunità e dalle persone” – commenta il segretario generale Uilca Fulvio Furlan – “Purtroppo, devo dire, i risultati di questa prima parte ci stanno dando ragione: la chiusura degli sportelli bancari nei piccoli centri produce molta insoddisfazione e viene vissuta come un abbandono. Nove persone su dieci che si dichiarano insoddisfatte dalla chiusura delle filiali è un chiaro messaggio che non può più essere ignorato”.
“L’auspicio è di produrre fatti concreti che invertano la tendenza e diano una prospettiva alla Basilicata. A cominciare dall’istituzione di un Osservatorio regionale sul credito, già chiesto da Uilca in un contesto unitario, anche per monitorare e contrastare con più efficacia il fenomeno della desertificazione”, così Vito Daniele Cuccaro, segretario generale Uilca Basilicata.
Per Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Uil Basilicata “la chiusura delle filiali è purtroppo solo uno degli esempi della progressiva spoliazione di servizi nei nostri piccoli comuni che riguardano banche, scuole, sanità. Lo slogan della Uil “dare valore a chi crea valore” racchiude la nostra battaglia contro la desertificazione prima di tutto demografica, per invertire la tendenza e puntare su infrastrutture e servizi spendendo le risorse del Pnrr e dei fondi comunitari in questa direzione”.
La desertificazione bancaria in Basilicata
In Basilicata, dal 2018 al 2022, i comuni serviti da banche sono calati del 14,1%. Negli ultimi cinque anni si è registrata una diminuzione del 22,2% degli sportelli bancari, mentre i dipendenti sono scesi del 10,4%. Le persone senza banca nella regione sono 65.236 (12,1%).
“Questo è il primo segnale che evidenzia come in questo momento, anche a seguito dell’onda lunga post covid, gli italiani abbiano bisogno di un punto di contatto personale anche nel settore finance”, spiega il professore Roberto Baldassari, direttore generale di Lab21.01, la società di ricerca che cura il sondaggio. “Dalla ricerca emerge quindi in maniera netta quanto, mai come in questo momento, le persone cerchino un punto di contatto reale e personale anche con il luogo deputato per eccellenza alla tutela dei propri risparmi”.
L’allarme Uilca sulla desertificazione bancaria: il sostegno delle istituzioni.
Da qui l’appello della Uilca affinché istituzioni e politica riconoscano il problema e si trovino soluzioni condivise per affrontarlo e le banche recuperino il loro ruolo sociale nel Paese, per essere un elemento di supporto a comunità, imprese e famiglie. In questo contesto le filiali costituiscono presidio di sviluppo e legalità, in mancanza del quale intere comunità rischiano di essere lasciate sole. “Noi come Uilca siamo a disposizione per partecipare a un tavolo comune nell’ottica di avere un ritorno positivo a favore della collettività”, ha affermato in più occasioni il segretario generale Uilca Furlan.
La desertificazione bancaria: le ragioni.
I motivi sono molteplici ma due i fattori che impattano maggiormente: aggregazioni bancarie e taglio dei costi e digitalizzazione.
· Aggregazioni bancarie: devono avere una logica industriale ed essere a sostegno di territori, imprese e famiglie. Servono piani industriali con logiche di medio e lungo periodo e non solo taglio di costi, riduzione di sportelli e chiusura sportelli.
· Digitalizzazione: in Italia, del 2018 al 2022, l’utilizzo dell’internet banking è aumentato progressivamente passando dal 33,8% al 48,3%, per una variazione del 14,5% rispetto all’8% dell’Europa.
Per il segretario generale Uilca Fulvio Furlan “la digitalizzazione deve rappresentare un’opportunità, anche di crescita occupazionale, ma è possibile solo se si evita un’ottica miope che guarda al semplice taglio del costo del lavoro”.