Con l’assunzione di 20 ricercatori da parte del Centro Ricerche CRF di Fiat Chrysler Automobiles, parte oggi il progetto relativo al “Campus di Melfi”, il centro di ricerca, innovazione e formazione, nato grazie a una convenzione quadro siglata tra il CRF e la Regione Basilicata.
Il Campus, situato in prossimità dello stabilimento Fiat Chrysler Automobiles di Melfi, è stato progettato per disporre di laboratori e attrezzature per l’attività di ricerca e innovazione.
L’assunzione dei ricercatori – che nei mesi scorsi sono stati formati per sviluppare competenze distintive su nuove tecnologie e metodologie del manufacturing – contribuirà così a dare continuità al progetto d’investimento e imprimerà un’accelerazione sull’avvio operativo della struttura.
Numerosi i campi di attività del Campus. Innanzitutto permetterà lo sviluppo di nuove metodologie e sistemi per il monitoraggio, il miglioramento e il mantenimento della qualità del prodotto. Inoltre, opererà con l’obiettivo di studiare e validare nuovi processi di assemblaggio e soluzioni innovative per l’eco-sostenibilità dei processi produttivi (Green Manufacturing). Infine, realizzerà metodi e strumenti software per la simulazione dei processi e delle attrezzature produttive (Virtual Manufacturing).
In pratica, il Campus di Melfi contribuirà a ricercare soluzioni applicative e pratiche, in risposta alle necessità di innovazione e miglioramento continuo provenienti dalle realtà industriali del territorio.
CRF – scheda
Il CRF è una società del Gruppo Fiat Chrysler Automobiles (FCA) fondata nel 1978 e dedicata all’impostazione e allo sviluppo di attività di ricerca e innovazione in ambito automobilistico. Il CRF, che ha un organico di oltre 900 persone, opera all’interno dell’organizzazione mondiale di FCA in sinergia con i centri di competenza tecnica e metodologica distribuiti nelle quattro regioni operative (APAC, EMEA, LATAM e NAFTA).
La missione del CRF ha tre obiettivi principali: 1) Sviluppare motopropulsori, sistemi veicolo, materiali, metodologie e processi innovativi per migliorare la competitività dei prodotti di FCA; 2) Rappresentare FCA negli ambiti della ricerca collaborativa a livello europeo e nazionale, partecipando a progetti di ricerca precompetitiva e promuovendo lo sviluppo di una rete di contatti e partenariati a livello internazionale; 3) Supportare FCA nella valorizzazione del proprio capitale intangibile.
La sede principale del CRF è situata a Orbassano (Torino). Sedi più piccole, dedicate ad attività e temi specifici sono dislocate: a Torino, all’interno dello stabilimento di Mirafiori, a Pomigliano (Napoli), nello stabilimento Magneti Marelli di Bologna, presso lo stabilimento IVECO di Foggia, a Valenzano (Bari) e a Trento.
A livello nazionale il Centro Ricerche Fiat è attivo in diversi consorzi di ricerca pubblici e privati e collabora con il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dello Sviluppo Economico. Notevole cura è posta ai rapporti con il territorio: CRF è coinvolto in progetti e iniziative intraprese non solo da Regioni e Unioni Industriali ma anche da Comuni, Camere di Commercio, Consorzi e dal tessuto industriale locale
Il CRF gestisce i diritti di proprietà intellettuale in maniera integrata con l’attività di ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di proteggere le soluzioni innovative di prodotto e di processo e favorirne la valorizzazione. Il Centro detiene al momento un portafoglio di 2573 brevetti e domande di brevetto, che proteggono 592 invenzioni. CRF attribuisce alle risorse intangibili tra cui i diritti di proprietà intellettuale un ruolo preminente all’interno del processo di gestione aziendale e li considera un prezioso elemento di posizionamento strategico.
Avvio del Campus di Melfi, nota segretario regionale dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e segretario regionale della federazione metalmeccanica, Pino Giordano.
“L’assunzione di 20 ricercatori segna definitivamente l’avvio del progetto Campus, il centro di ricerca, innovazione e formazione, nato a Melfi (Potenza) accanto all’Fca, fabbrica unica automobilistica dʼeccellenza per produrre world car come la Jeep Renegade da scalare le vette di vendite in oltre 100 mercati nazionali che fin dalla nascita allʼinizio degli anni 90, i suoi addetti hanno prodotto nel tempo modelli di grande successo come Fiat Punto, Lancia Ypsilon e Fiat 500X”.
Per i sindacalisti, “sul distretto di Melfi ha tanto investito l’A.D. Marchionne negli anni duri della crisi del Lingotto. Oggi che la Fca ha brillantemente e coraggiosamente superato la crisi, siamo di fronte ad una nuova scommessa. Quel che ha distinto il distretto dell’automotive melfitano dai concorrenti è stata proprio la capacità di mettere in circolo le conoscenze per migliorare la qualità dei prodotti e rimanere competitivi sui mercati. Investendo in ricerca e innovazione, soprattutto in qualità degli addetti in scuola di formazione per creativi, ingegneri e architetti avvenuta anche grazie a una convenzione quadro siglata tra il Crf (società del gruppo Fca nata nel 1978 per l’impostazione e lo sviluppo di attività di ricerca e innovazione in ambito automobilistico, la scommessa con il polo della ricerca a Melfi farà rinascere un concetto nuovo e più aperto di distretto industriale che và al di là della produzione in essere di vetture di qualità. Il campus è il vero perno sul quale muovere l’intero sviluppo dell’automotive conditio da ricerca che va al via ed in binomio con l’efficienza di produzione. All’interno della struttura, i nuovi ricercatori formati per sviluppare competenze distintive su nuove tecnologie e metodologie del manufacturing, contribuiranno a dare continuità al progetto d’investimento, imprimeranno un’accelerazione sull’avvio operativo della struttura mettendo in campo metodi per ridurre al minimo costi, consumi e sprechi all’interno della fabbrica dove – concludono Giordano e Tancredi – si lavorerà sulle nuove tecnologie che effettivamente stanno facendo la grande ed affermata differenza nel mondo dell’auto”.
Asssessore regionale Liberali su avvio del Campus di Melfi: “Il Centro di Melfi si occuperà di ricerca, innovazione e formazione”.
“Le attività che saranno messe in campo dal Centro Ricerche CRF di Fiat Chrysler Automobiles saranno centrali per gli sviluppi tecnologici del settore industriale regionale. Sarà possibile innescare processi di crescita non solo per l’automotive, ma anche per lo sviluppo più diffuso della meccatronica, della fabbrica intelligente e dell’ergonomia applicata ad altri settori produttivi. La struttura, nata grazie a una convenzione quadro, siglata con la Regione Basilicata sarà a disposizione di tutto il territorio e sarà strumentale per la realizzazione dei clusters regionali previsti nella governance delle smart s pecialisation del Programma Operativo FESR 2014-?2020”.
E’ questo il commento dell’assessore allo sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Raffaele Liberali, alla notizia, diffusa nel pomeriggio di oggi da Fiat Chrysler Automobiles e relativa all’avvio delle attività operative propedeutiche alla prossima apertura del Campus di Melfi.
L’assunzione di 20 giovani lucani su ventiquattro che hanno concluso le attività formative da parte di Centro Ricerche, immediatamente dopo la conclusione, avvenuta lo scorso novembre, del Corso di Alta Formazione Specialistica finanziato nell’ambito del PO FSE Basilicata 2007/13 è senz’altro un risultato eccellente – osserva Liberali – frutto di un lavoro sinergico e determinato da parte del Dipartimento regionale Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca e del Centro di Ricerche FIAT S.p.A.
Grazie ad una decisa azione di accelerazione impressa dalla Regione con l’approvazione, nel maggio del 2014, della selezione del progetto esecutivo per l’attuazione di un Corso finalizzato allo sviluppo di competenze distintive sulle nuove tecnologie e metodologie di manufacturing con riferimento al settore automotive, è stato possibile registrare, dopo appena poco più di un anno, risultati occupazionali davvero soddisfacenti, ancor più se relazionati al numero di partecipanti selezionati. Questo progetto ha consentito di non disperdere, ancora una volta, il bagaglio di competenze altamente specialistiche acquisite delle nostre eccellenze lucane ma, al contrario, di far sì che con il loro contributo possa crescere e svilupparsi il tessuto produttivo lucano nei settori della ricerca e dell’innovazione. Tale dato conferma il valore delle attività messe in campo per l’avvio del Campus. La struttura – aggiunge l’assessore – è stata fortemente invocata dalle organizzazioni di categoria e dagli addetti ai lavori. E’ infatti uno strumento per fare innovazione e ricerca e dare impulso e competitività. Particolare interesse per il progetto è stato manifestato dalle aziende dell’area industriale di Melfi e dai tanti giovani, anche con profili elevati, che intravedono nella struttura un’occasione per qualificarsi ed elevare le proprie competenze. La realizzazione del Centro – osserva ancora Liberali – ha costituito anche un banco di prova per la Stazione unica appaltante (SUA) della Regione Basilicata. A novembre scorso è stata aggiudicata la gara per fornitura e la posa in opera delle attrezzature del Campus per circa tre milioni e seicento mila euro. Negli ultimi sei mesi, grazie alla sinergia istituzionale di Regione e FCA – Centro Ricerche Fiat e col supporto del Comune di Melfi e dell’Università di Basilicata – conclude l’assessore Liberali – sono stati aggiudicati tutti gli affidamenti, finanziati con il FESR per i quali sono in corso le consegne”.