Pietro Simonetti (Cseres): chiuso il Campus Academy dello stabilimento Stellantis di Melfi. Di seguito la nota integrale.
Doveva essere la “fabbrica dei talenti”, un centro di eccellenza per la innovazione e ricerca allocato nel sito della Sata di Melfi.
18 milioni di euro investi nel 2010, dei quali circa 15 dalla Regione Basilicata. Anche un corso di formazione per 20 laureati e 10 diplomati, felpa nera con la scritta “Academy”. Formazione con finanziamento di 900 mila euro.
Il Campus, impianti compresi, fu consegnato alla Fiat nel 2017 dalla Regione dopo un laborioso appalto del Comune di Melfi.
A distanza di 13 anni dall’investimento, 6 dalla consegna quasi nessuno si chiede se funziona, cosa si è ricercato e innovato nel sito? Tutto coperto da una aureola di segretezza.
Una vicenda tipicamente lucana. La memoria corta ed il ricorso improprio allo “storico”per segnalare un taglio di nastro, una delibera, una normativa di bandiera senza posta finanziaria.
Nei giorni scorsi grande giubilo per il riconoscimento di area di crisi complessa per il sito Stellantis allargato con la striminzita risorsa finanziaria, 20 milioni di euro, decisa da Governo.
Intanto la fabbrica si svuota:circa 2000 lavoratori via con incentivi, fino ad 80.000 euro. Altri si preparano a candidarsi per lo stesso percorso dopo gli accordi sindacali, contrastati dalla sola Fiom.
Altri 250 lavoratori sono in trasferta in altri stabilimenti.
Al netto di queste cifre avremo, forse, uno stabilimento di 3500/4000 unità e un forte ridimensionamento dei fornitori esterni,che inciderà sul complesso degli occupati.
In questa situazione, dove brilla l’incapacità e l’inerzia del governo locale e nazionale,abbiamo verificato il destino del Campus. E’chiuso e sigillato.
Su questa vicenda, silenzio assoluto da parte di Stellantis, Regione e Comune di Melfi.
Per non parla della Api-Bas che dovrebbe gestire le aree industriali, recuperare capannoni e aziende chiuse, attrarre investimenti, che adesso si occupa di bollette del gas.
I ricercatori sono andati via gradualmente,pochi i rimasti nelle linee di produzione dell’ex SATA ora Stellantis.
Adesso forse occorre,non un” tavolo”oppure un “tavolino”, ma una iniziativa anche della Corte dei Conti per valutare i danni erariali e quindi una iniziativa parlamentare.
Non solo. E’ necessaria una qualche azione delle parti sociali per il riutilizzo del capannone e degli impianti prima che i soggetti criminali che si nutrono di furti di rame, sanitari, in questo caso anche di macchinari e tecnologie,entrino in azione nel capannone per prendere il bottino.
Questa vicenda illumina il quadro delle capacità dei Governi ad affrontare la ristrutturazione del comparto e dell’assenza totale di politica industriale assegnata a dirigenti e assessori dilettanti.
Dopo la manifestazione dell’1 maggio diventa essenziale la messa a punto di una nuova vertenza Basilicata che unifichi la lotta per il lavoro, una buona spesa pubblica e l’uso ottimale delle risorse europee e nazionali.
Campus Manufacturing dello stabilimento Stellantis di Melfi, Stellantis smentisce chiusura: centro attivo a livello nazionale e internazionale
In relazione all’articolo di Simonetti (Cseres), pubblichiamo la nota inviata dall’ufficio stampa di Stellantis.
Di seguito il testo integrale.
Il Campus Manufacturing di Melfi, questo il nome corretto della struttura, è aperto, svolge regolarmente la sua attività con le realtà locali e regionali ed ha al suo interno personale di eccellenza che partecipa a progetti innovativi a livello italiano e internazionale. E’ un fiore all’occhiello di Stellantis in Italia ed in particolare del Centro Ricerche CRF che ne ha in carico la gestione operativa.
Siamo rimasti stupefatti nel leggere di “…silenzio assoluto da parte di Stellantis” quando in realtà nel 2022 abbiamo proposto e portato a termine numerosi progetti su linee di ricerca che hanno coinvolto le Università italiane, tra cui l’Università della Basilicata, Consorzi tecnologici come ad esempio il CALEF, l’ex MISE (installata nel Campus una stampante 3D per la costruzione di componenti con materiale a memoria di forma) o la stessa Regione Basilicata (Progetti MOBAS e TECsPRO). Nel Campus sono state inoltre svolte attività sperimentali per alcuni progetti europei con partner come SUSTAGE, FELICE, COLLABORATE e CPSoSAWARE). In più sono stati sviluppati dottorati di ricerca e tesi di laurea con l’Università Federico II di Napoli, l’Università di Salerno e il Politecnico di Torino e numerose attività di training con l’obiettivo di diffondere le conoscenza e le competenze relative ai processi di manufacturing.
E l’inizio del 2023 è stato sulla stessa linea. Si stanno sviluppando i progetti partiti nel 2022 che abbiamo descritto in precedenza e lo scorso 20 aprile è stato presentato il progetto europeo denominato Smart Rimanufacturing che vede coinvolti, oltre il Campus Manufacturing di Melfi, altri 15 partner, tra cui 4 università europee. Va sottolineato che tutte le attività sviluppate hanno obiettivi non solo tecnologici ma anche metodologici che possono avere ricadute in settori non necessariamente automotive ma trasferibili anche alle realtà territoriali lucane.
A dimostrazione di un articolo completamente inesatto e fuorviante sul Campus Manufacturing di Melfi, le segnaliamo che addirittura il prossimo 16 maggio, all’interno del Campus, si svolgerà una giornata di alta formazione nell’ambito delle iniziative del Cluster Automotive Lucano della Regione Basilicata. Relatori del Politecnico di Milano parleranno di Industria 5.0.
Crediamo, come Stellantis e come Campus Manufacturing, di avere dimostrato con i fatti che il centro di eccellenza di Melfi è aperto, non ha le porte sigillate e che al suo interno vi lavorano persone con competenze di eccellenza che rendono orgogliosi Melfi, la Basilicata e l’Azienda per i successi che registrano in ambito nazionale e internazionale. Bastava informarsi da parte vostra in modo corretto con l’Azienda per non incorrere in errori gravi che hanno dato una immagine distorta della realtà.
Rimaniamo a disposizione per ogni ulteriori chiarimenti siano necessari.
Di seguito la contro-replica di Simonetti
In riferimento alla nota di Stellantis sul Campus di Melfi, finanziato dalla Regione Basilicata con 14 milioni di euro nel 2010 e consegnato del 2017 dalla regione Basilicata per formare i primi talenti (20 laureati e 10 diplomati) si conferma che il sito non e’piu utilizzato da tempo per la missione finanziata.Come tutti sanno.
I progetti e le iniziative citate nel comunicato nulla hanno a che fare con la convenzione stipulata a suo tempo per formare personale “come talenti” e l’uso della struttura.
Tocca ora alla Regione recuperare la struttura e riutilizzarla anche in rapporto alla scadenza del comodato d’uso.
Il resto è la reclame di altre iniziative, prodotte dalla impresa in diverse modalità mentre la fabbrica si svuota con 2000 uscite di lavoratori per incentivi e trasferimenti ed un futuro incerto e problematico come tutti sanno.
Pietro Simonetti