“La carenza di personale di Polizia Penitenziaria, a più di qualcuno fa venire in mente un singolo datato 1970 di Orietta Berti, una canzone dal ritornello di ‘Fin che la barca va, lasciala andare, fin che la barca va, tu non remare,fin che la barca va, stai a guardare, quando l’amore viene il campanello suonerà’. Tutto sembra scritto a perfezione per il carcere di Matera, ma l’Ugl Basilicata non si ferma davanti a niente e a nessuno, una psicologa innamorata del suo lavoro oggi suona al campanello del Carcere ma nulla si è potuto fare”.
Non stigmatizza il tutto, il segretario regionale dell’Ugl Basilicata Polizia Penitenziaria, Giovanni Grippo per il quale, “le molteplici segnalazioni fatte dalla Segreteria Regionale Ugl Polizia Penitenziaria in merito alla carenza di personale e lo svolgimento stressante del servizio all’interno della struttura con la copertura di tre posti di servizio e più, oggi ha registrato un nuovo paradosso: non si è potuto assicurare il colloquio di sostegno psicologico ad alcuni detenuti per il tramite della Dott.ssa psicologa, la quale tale mancata prestazione è già avvenuta nei giorni scorsi a causa della carenza di personale. A tutto questo, si è aggiunto il danno alla figura professionale in questione: la Dott.ssa Psicologa ha dovuto affrontare il viaggio da Policoro al Carcere di Matera con andata e ritorno di un totale di 150 chilometri senza poter svolgere il suo lavoro. Ancora una volta questa Segreteria Regionale fa appello al Prefetto di Matera, al Provveditore Regionale Puglia/Basilicata, al Direttore della Casa Circondariale di Matera ad intervenire con estrema urgenza al fine di far rientrare l’emergenza personale nella struttura detentiva Materana prima che accada l’irreparabile: lo ribadiamo senza che ancora la ‘barca vada’, esiste una totale situazione preoccupante, ch’è la carenza di personale in tutti i suoi ruoli”.