Presentato nel pomeriggio nella sala convegni di Masseria del Parco a Matera il progetto di filiera per la produzione e valorizzazione del fungo carboncello, composto da 21 partner e promosso da Confimi Industria Basilicata.
All’incontro hanno partecipato l’assessore regionale Francesco Fanelli, il dirigente dell’Autorità di gestione PSR 2014-2020, Vittorio Restaino, il presidente di Confimi Industria Basilicata, Nicola Fontanarosa, il rappresentante legale del Gruppo IFE e capo-fila del progetto di filiera, Alessio Dipalma e suo padre Serafino, fondatore della società Micotec, azienda attiva da oltre 30 anni nel settore della produzione di substrati per i funghi cardoncelli, l’imprenditore Sergio Valenzano di Naturagri che si occupa della coltivazione dei funghi carboncelli e Mauro Bitondo che ha presentato la realtà produttiva di Tipica, azienda impegnata nella trasformazione del prodotto.
Serafino Dipalma ha illustrato la storia e le motivazioni dell’attività imprenditoriale di Micotec avviata 30 anni fa: “
Alessio Dipalma in qualità di capo-fila del progetto di filiera “Cardoncello Circolare” ha presentato il partner Gruppo IFE e con l’ausilio di alcune slide “un esempio di economia circolare”: “Questo progetto sfrutta un’economia circolare, cioè che sfrutta tutte le materie prime, nulla rappresenta un rifiuto ma bensì un’opportunità e quindi un nuovo prodotto per un altro processo produttivo e la funghicoltura è un’attività che fa proprio questo”.
Il presidente di Confimi Industria Basilicata, Nicola Fontanarosa, spiega il ruolo dell’associazione per questo progetto di filiera: “Confimi è stato importante nella fase di elaborazione e genesi del progetto perchè tutto è partito da due associati che non si conoscevano e avevano esigenze autonome. Da quel momento è iniziata una fase di approfondimento e di laboratorio che ha poi definito un progetto che ha consentito di aggregare anche altre imprese che non sono nostre associate. Oggi ci sono 21 partner sia del settore della produzione agricola che della trasformazione, commercializzazione e servizi di supporto e Confimi Industria Basilicata ha un ruolo importante perchè la funzione di coordinare tecnicamente per tre anni questa attività di filiera. Un’attività di supporto a quelli che sono i protagonismi imprenditoriali e noi riteniamo che questo è solo l’inizio di una delle tante esperienze che vogliamo fare in altri ambiti, sia agricoli che non agricoli”.
Antonio Aliano, presidente della Micotec, ha presentato il knowhow e le competenze distintive dietro il substrato e il miglioramento dei ceppi fungini: “La mia storia aziendale nasce per caso. Ci siamo innamorati dei funghi oltre anni fa a Gravina in Puglia e abbiamo avuto l’intuito di produrre questo substrato. Produciamo circa un milione di ballette all’anno. I nostri mercati sono quello regionale, extraregionale, in particolare in Sicilia e Calabria e anche l’estero, sopratutto in Germania, dove ci sono dei produttori che si sono attivati nella produzione del fungo cardoncello. Voglio precisare che il nostro prodotto veniva confuso con lo striatus perchè appartiene alla stessa famiglia ma sono due prodotti completamente diversi sia nelle caratteristiche che nella qualità organolettica. Il nostro è un prodotto naturale, biologico, senza additivo chimico. I ceppi selezionati sono prelevati dalle zone naturali della murgia lucana e pugliese e in Sardegna”.
Sergio Valenzano, responsabile commerciale di Naturagri con sede a San Giorgio Lucano ha presentato con l’ausilio di alcune slide “un caso avanzato di azienda produttrice di cardoncello”: “Naturagri ha una capacità produttiva di circa 800 quintali all’anno di funghi, numeri già importanti per il mercato del cardoncello. I nostri mercati sono quelli nazionali e della grande distribuzione come Megamark. Siamo detentori di una tecnologia di conservazione del cardoncello in atmosfera protettiva che ci consente di estendere sostanzialmente la chef-life del prodotto da circa 2-3 giorni che è la vita utile media del prodotto a 13-14 giorni, circa due settimane. Noi mettiamo a disposizione della filiera questa importante competenza distintiva per conseguire gli obiettivi da raggiungere”.
Mauro Bitondo in rappresentanza di Tipica srl della famiglia Petronella, ha presentato con l’ausilio di alcune slide “il valore aggiunto della fase di trasformazione”: “La Tipica è presente da oltre 20 anni a Montescaglioso, produce pomodori e quindi prodotti in latta e prodotti sott’olio e in vetro. Con la partecipazione e il coinvolgimento all’interno della filiera la Tipica si occuperà della trasformazione di una quota del fungo cardoncello, circa il 15% di tutta la produzione della filiera sarà trasformato e quindi il fungo sarà inserito in un vasetto e commercializzato con il marchio della filiera”.
L’incontro si è concluso con l’intervento di Vittorio Restaino, Autorità di Gestione del FEASR – PSR 2014-2020 e quello dell’assessore regionale all’agricoltura Francesco Fanelli, che ha illustrato il ruolo della Regione Basilicata per la valorizzazione del fungo cardongello e di tutti gli altri progeti di filiera: “La Regione Basilicata ha investito per questi progetti di filiera 3,5 milioni di euro. I progetti della filiera sono momenti aggregativi che mettono insieme i soggetti che vi partecipano nei momenti importanti: la produzione, la trasformazione e la commercializzazione. E’ un settore nel quale crediamo molto visto che abbiamo deciso di finanziare tutti i progetti di filiera e abbiamo incrementato le risorse finanziando tutti quei progetti di filiera dichiarati ammissibili ma non finanziabili per carenza di risorse. Nell’ultima giunta abbiamo approvato anche una delibera con la quale finanziamo tutte le sottomisure 4.2 collegate ai progetti di filiera”.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione del progetto di filiera del fungo cardoncello (foto www.SassiLive.it)