La UIL FPL ritiene molto importante la discussione che si terrà in Consiglio Regionale, sulle varie problematiche che interessano il Presidio di Lagonegro. Precisa che, già dal mese di Luglio ha proclamato lo stato di agitazione del Presidio di Lagonegro e ad oggi, nonostante l’incontro svolto in Prefettura sulle varie problematiche che riguardano la carenza di personale e lo stato di difficoltà che attanaglia questo presidio, nulla si è mosso. La vertenza si è esacerbata poichè il San Carlo ha pensato di rimediare alla carenza di personale spostando alcune unità infermieristiche da alcuni servizi.
La UIL FPL evidenzia che la grave carenza di personale si risolve con l’aggiunta di nuove unità, dando piena attuazione ai piani assunzionali e al piano di stabilizzazione perchè una coperta corta non potrà mai assicurare ai cittadini servizi soddisfacenti, né togliere dal disagio gli operatori in servizio che pagano un prezzo altissimo in termini di stress lavorativo.
E’ oramai noto anche il problema dei cardiologi e la scrivente al tavolo in Prefettura ha proposto all’Azienda San Carlo di concentrare le assunzioni su Potenza per poi utilizzarle anche per la copertura dei turni scoperti notturni sui presidi, ma la stessa ha rigettato la nostra proposta.
E’ da tempo che chiediamo di istituire un tavolo permanente con la Regione Basilicata e le OO.SS. per monitorare la situazione del personale al fine di ottimizzare al meglio l’utilizzo delle risorse umane. Nel Veneto è stato approvato, con DGR 960 del 13 Agosto 2024 il Piano regionale di contrasto alla carenza di Personale del Servizio Sanitario, cosa che potrebbe essere adottata anche dalla nostra Regione. Come già annunciato nell’ultimo incontro all’Assessore Latronico, vanno messe in campo tutte le azioni per rendere attrattive per il personale medico e del comparto le zone disagiate. Ai professionisti vanno offerte le condizioni di agibilità, vivibilità, incentivazione economica, mettendoli nelle condizioni di lavorare in maniera ottimale. Inoltre occorre riorganizzare il sistema sanitario e superare la legge 2/2017 che, in un contesto storico diverso è servita per salvaguardare i presidi Ospedalieri, ma che oggi va rivista riorganizzando il sistema dell’emergenza sul territorio in accordo con i medici di medicina generale e la continuità assistenziale. L’organizzazione tra centro e periferia oggi è indispensabile. La UIL FPL si augura che il Consiglio Regionale affronti le problematiche del Presidio di Lagonegro, ma occorre mettere in calendario anche la discussione sugli altri Presidi di Melfi, Pescopagano e Villa D’agri che non può essere più rinviata.