Il sindaco di Acerenza Fernando Scattone ha adottato il regolamento che prevede la possibilità di acquistare una casa a 1 euro nel paese. Di seguito la nota integrale.
Acerenza e il suo borgo medievale, afferma il Sindaco Fernando Scattone, come tutte le aree interne italiane e nonostante l’immensa bellezza ormai riconosciuta da tutti, ha sofferto negli ultimi decenni l’abbandono e lo spopolamento.
L’amministrazione comunale, dopo un attenta valutazione, ha voluto fare propria l’iniziativa, “case a 1euro”, adottata da alcuni comuni italiani con caratteristiche simili al nostro e che hanno assistito nel corso degli anni ad un lento spopolamento dei propri borghi con conseguente abbandono di immobili che oggi risultano in condizioni di degrado strutturale, statico, igienico-sanitario; immobili che nel breve periodo potrebbero essere oggetto di interventi di messa in sicurezza a seguito di ordinanza per pubblica incolumità o per ripristino del decoro urbano.
Le valutazioni che stanno alla base di una simile iniziativa – continua il Sindaco – sono molteplici e principalmente sono legate alla scarsa manutenzione degli immobili privati e che con il protrarsi degli anni risultano privi di attenzioni da parte dei proprietari.
Spesso le proprietà sono divise tra diversi eredi sparsi sul territorio nazionale o addirittura estero e di conseguenza sono difficili da gestire. Spesso il peso fiscale che grava sugli immobili appare pesante ed insostenibile per le famiglie degli acheruntini che vivono fuori Acerenza.
Ancor più spesso gli immobili in disuso o fatiscenti entrano nel dimenticatoio dei proprietari, che in alcuni casi sono anche numerosi.
Con questa iniziativa, afferma Donato Galantucci, consigliere comunale con delega al centro storico, vogliamo aiutarli a ‘disfarsene’, vendendoli al prezzo simbolico di un euro. Il nostro compito è quello di favorire il contatto tra chi vuole disfarsene e chi invece, vuole acquisirne la proprietà assumendosi l’onere della ristrutturazione. Allo stesso tempo, miriamo a riqualificare il centro storico che incoraggiato anche dai recenti provvedimenti governativi, bonus sisma, bonus 110%, bonus facciate può ritrovare nuova linfa e smalto.
E’ risaputo, l’Italia possiede il più grande patrimonio artistico e culturale di tutto il mondo che, oltre a rappresentare una importantissima testimonianza della nostra storia, costituisce al tempo stesso una primaria risorsa economica per il turismo e lo sviluppo del territorio.
La sua bellezza è riconosciuta in tutto il mondo come un unicum insostituibile ed inimitabile; identifica la nostra civiltà, la nostra cultura nazionale, la nostra memoria collettiva. Ma per noi, che abbiamo avuto il privilegio di poterne godere, comporta anche l’impegno e il dovere di conservarlo e proteggerlo perché rappresenta la nostra eredità, il nostro lascito alle generazioni future.
Acerenza, rientra nel 72% di quei piccoli comuni italiani che contano meno di cinquemila abitanti ma che contribuiscono a far brillare l’Italia con loro immenso patrimonio artistico, culturale e ambientale.
Offre al visitatore una sequenza monumentale eccezionale e un centro storico unico nel suo genere per la presenza di vicoli e piazzette, che si identificano con l’ambiente medievale, e, che ad oggi, inseriscono il nostro borgo nella lista dei Comuni più belli d’Italia.
Il club da oltre 15 anni è impegnato nel recupero, nella valorizzazione e nel mantenimento di queste eccellenze italiane. Ad oggi, sono 268 i borghi che si sono distinti per la ricchezza del proprio patrimonio, di cui 19 entrati di diritto in quanto patrimonio dell’Umanità.
Rifacendosi alle parole del grande Orazio, Acerenza si presenta come un faro nella pianura, un punto di riferimento bellissimo in cima ad una rupe di ottocento metri di altezza sul livello del mare. Acerenza ha avuto, per sette lunghi secoli, un’importanza strategica per tutto il meridione della nostra penisola. Da luogo di fortezza e presidio, così come citata da tutti i più grandi scrittori, si presta come un palcoscenico naturale con una forte connotazione turistica.
Il nostro piccolo comune che si propone da faro e da motore propulsivo per l’intera area è riconosciuta da anni, insieme ad altri 10 comuni lucani come “Città d’arte”… un percorso che parte da Matera “città della cultura” e che annovera tra essi anche Bernalda, Miglionico, Montescaglioso, Irsina, Tricarico, Acerenza, Forenza, Ripacandida,Venosa, Melfi, ovvero un progetto ambizioso che si propone di creare insieme a Matera un percorso turistico tra le città d’arte lucane e sulla via bradanica della cultura.
Solo alcuni anni fa la prestigiosissima rivista americana, Forbes Italia che, narrando la Basilicata e le sue eccellenze culturali, definisce Acerenza tra le dieci mete più belle ma poco conosciute al mondo. La rivista, infatti inserisce Acerenza, il suo borgo e la sua splendida Cattedrale di Santa Maria Assunta, nella classifica delle 10 mete italiane “non scontate” da far conoscere al mondo.
Abbiamo riscontrato un notevole interesse da parte di cittadini, dei tecnici e ovviamente anche dalle imprese locali, poiché, riteniamo che dietro il progetto ‘case a 1 euro’ ci sono idee, progetti, stili di vita che siamo certi arricchiranno la nostra comunità.
Ripopolare e rivitalizzare il centro storico, conclude il Sindaco Fernando Scattone e creare una contaminazione culturale, promuovendo i valori dell’accoglienza e valorizzando il nostro territorio dal punto di vista turistico.
i valori dell’accoglienza e valorizzando il nostro territorio dal punto di vista turistico.