La Uiltucs-Uil provinciale di Matera, rappresentata da Filippo Viggiano, annuncia che “finalmente, dopo mesi di lotte giudiziarie, la Giustizia del Tribunale di Matera ha accolto le istanze della Uitucs Uil e dei suoi lavoratori, che hanno sentito dichiarare, dapprima la antisindacalità della condotta della Datacontact srl, con decreto del 7 gennaio 2015, e da ultimo, con ordinanza del Collegio – Sezione Civile del 30.05.2015”. Di seguito i particolari nella nota inviata alla nostra redazione.
La vicenda. Nel febbraio 2014, la Datacontact srl, sottoscriveva con la sola UGL un contratto di prossimità aziendale, con cui regolava una serie di materie, demandate dalla contrattazione collettiva, tra le quali le pause di lavoro dei lavoratori addetti ai videoterminali. Il tutto, per evidenti ragioni, tenendo al di fuori della contrattazione, i Sindacati Confederali, titolari di prerogative loro conferite dalla legge. Malgrado i bonari tentativi di comporre al di fuori delle aule di Tribunale tutte le violazioni perpetrate, i tentativi sono stati vani, costringendo lavoratori iscritti e sigla sindacale a chiedere l’intervento della magistratura.
Con due separati ricorsi presentati e sostenuti dall’Avv. Maria Pistone, la UILTucs ha avuto ragione delle sue pretese in prima battuta riguardo la macroscopica violazione delle prerogative sindacali; in seconda istanza invece, con ricorso presentato dai lavoratori, il Tribunale di Matera ha stabilito (e ribadito), che al di fuori della condotta antisindacale, l’azienda ha prodotto contratti di secondo livello con clausole nulle, almeno in relazione al diritto dei lavoratori videoterminalisti di usufruire di pause retribuite minime di 15 minuti.
L’azienda, infatti, operando illegittimamente, aveva compresso il diritto, con la connivenza della UGL, obbligando gli operatori a interrompere l’esposizione al videoterminale per tempo molto al di sotto (sino a soli 7 minuti), di quanto stabilito dalla legislazione sul punto, e chiarendo la natura penalistica dell’illecito agito dall’azienda a danno dei lavoratori.
Le due pronunce, come sopra brevemente descritte, sanciscono, oltre a diritti inderogabili e non negoziabili dei lavoratori, anche il ruolo positivo del Sindacato nella tutela di tutti gli aspetti del mondo lavorativo.
Uiltucs provinciale di Matera
In merito a questa vicenda è arrivata la replica della società Datacontact, che riportiamo integralmente di seguito.
Con riferimento a quanto appreso, da fonti di stampa locale, la società Datacontact precisa quanto segue: le informazioni fornite dalla Uiltucs provinciale di Matera risultano essere parziali e fuorvianti con riferimento alla specifica materia affrontata in sede giudiziaria.
Ci limitiamo a riportare fedelmente i fatti intervenuti in questi mesi, per il rispetto che si deve ai lavoratori dell’azienda e alla realtà dei fatti.
Nel mese di febbraio 2014, a ridosso della conclusione di una difficile e lunga trattativa con un importante committente dell’azienda avente ad oggetto la sottoscrizione di un contratto in assenza del quale circa 330 lavoratori avrebbero inevitabilmente visto interrompersi il percorso lavorativo intrapreso da anni in azienda, la società ha incontrato il sindacato tuttora maggiormente rappresentativo in azienda (la UGL), peraltro unico con rappresentanza dei lavoratori in carica all’epoca dei fatti, per sottoporre una proposta che consentisse non solo la sottoscrizione dell’accordo commerciale con Telecom Italia, ma anche contestualmente la potenziale assunzione di nuovo personale. Dopo approfondite analisi e discussioni, la ricerca di soluzioni di efficienza interna che creassero la compatibilità con i nuovi parametri economici previsti ed imposti dal committente, ha portato alla sottoscrizione con l’UGL di un accordo di un contratto di prossimità aziendale che, definendo alcune specifiche rispetto all’articolazione dell’orario di lavoro (tra cui le pause da videoterminale e l’articolazione dei periodi di ferie in funzione della stagionalità delle commesse acquisite dall’azienda), ha consentito, in virtù delle posizioni espresse nei confronti del committente da parte dell’azienda, di migliorare la posizione lavorativa dei dipendenti allocati sulla specifica attività interrompendo le attività precedentemente svolte in fasce orarie notturne e nelle giornate domenicali e festive. A seguito dell’accordo, e della successiva sigla dell’accordo con Telecom Italia, a partire dal mese di maggio 2014 ulteriori 64 sono stati assunti con contratti a tempo indeterminato e 18 con contratti a tempo determinato, come previsto dagli impegni presi dalla società nel medesimo accordo.
Successivamente a tale azione, la Uiltucs UIL e la Fisascat CISL, hanno intrapreso un’azione giudiziaria per presunta condotta antisindacale dell’azienda che non ha però trattato il tema del merito relativo all’accordo siglato con la UGL. L’azienda ha presentato opposizione a tale provvedimento e si è in attesa della discussione nelle prossime settimane della azione di ricorso contro il provvedimento esercitata dall’azienda. Ad ogni buon conto, anche prima della sentenza di gennaio, la società aveva intrapreso nuovi incontri – su sua proposta – coinvolgendo le sigle Uiltucs UIL e Fisascat CISL, a riprova dell’assenza di condotta antisindacale.
Relativamente all’azione proposta da singoli lavoratori nei confronti dell’accordo siglato con l’UGL si specifica che il primo ricorso presentato da 14 lavoratori è stato rigettato dal Tribunale di Matera con ordinanza del 5/01/2015, che ha ritenuto infondate le loro doglianze, confermando la piena legittimità dell’accordo. A tale decisione 2 dei 14 iniziali ricorrenti hanno presentato reclamo, ottenendo una parziale accettazione delle istanze formulate, con specifico riferimento ai distacchi da videoterminale. A seguito di tale ordinanza, la società, nel pieno rispetto della stessa ma riservandosi ogni successiva eventuale azione, modulerà sui ricorrenti l’articolazione dei distacchi da videoterminale, rimandando il tema delle pause di lavoro (differenti dall’allontanamento dai monitor di postazione) all’accordo già sottoscritto.
Datacontact è una società che ha sempre rispettato, in maniera puntuale e fedele, tutte le prescrizioni normative generali e di settore, e la strumentalizzazione o diffusione di informazioni parziali e non coerenti con la realtà dei fatti, non contribuisce al mantenimento di quelle condizioni di serenità interna e di clima positivo che consentono, in un mercato altamente competitivo ed estremamente flessibile, di continuare ad esprimere con professionalità e qualità i valori positivi del nostro lavoro, con l’inevitabile pregiudizio che rischiano di trarne in primis i lavoratori.