Il senatore Giovanni Barozzino e i deputati Vincenzo Folino e Antonio Placido di Sinistra Italiana esprimono alcune riflessioni dopo l’avvio della Cassa Integrazione alla Fca Sata di Melfi. Di seguito la nota integrale.
I timori che dietro i selfies di Renzi – e dei suoi cortigiani in terra lucana – vi si potessero nascondere future e non rosee sorprese per lavoratrici e lavoratori della Sata di Melfi si sono trasformati in plastica realtà… d’altronde era pur sempre lo stesso Renzi che aveva regalato al padronato italiano il Jobs Act. Così, con la precisione di un orologio svizzero, dopo la propaganda sulle magnifiche sorti e progressive, è arrivata l’amara realtà della Cassa Integrazione: sono già diverse le settimane di cassa cui sono stati costretti oltre mille lavoratrici e lavoratori – impegnati alla linea produttiva della Grande Punto – e altre settimane sono state annunciate da Fca. Nel frattempo, però, l’azienda continua a chiedere aumenti produttivi, segno tangibile del fatto che la vera ragione della misura richiesta non è figlia di una crisi produttiva.
Siamo di fronte a un evidente tentativo di dividere i lavoratori in una sperimentata guerra degli ultimi contro i penultimi, utile a garantire un regime di monito e/o di ricatto a eventuali rivendicazioni su ritmi lavorativi, su condizioni e sui diritti.
Mentre questo accade Renzi tace, impegnato com’è a portare avanti una manomissione costituzionale funzionale a limitare gli spazi decisionali di quante e quanti pagano il prezzo più alto tanto della crisi economica quanto delle scellerate politiche neoliberiste che l’hanno accompagnata. Non è un caso se la controriforma sia stata, negli anni, anticipata dai continui attacchi mossi al mondo del lavoro, a partire dallo Statuto dei Lavoratori fino alla cancellazione dell’art.18. Così come non è un caso che Renzi, in questa operazione, abbia incassato il pieno sostegno di Marchionne.
L’attacco a una Costituzione che fonda se stessa sul lavoro e l’attacco alle lavoratrici e ai lavoratori sono figlie di un unico disegno. Anche per questo il prossimo 4 dicembre diremo NO.
Il senatore Giovanni Barozzino e i deputati Vincenzo Folino e Antonio Placido di Sinistra Italiana