Riportiamo di seguito il report mensile di settembre 2020 diffuso dall’Inps per Cassa integrazione guadagni e ammortizzzatori sociali relativi al periodo dell’emergenza Covid (da gennaio ad agosto 2020). I dati fanno riferimento alla Basilicata e alle altre regioni italiane. In particolare per la Basilicata si sono registrate 16 milioni e 700 mila ore di cassa integrazione guadagni, con un incremento del 1510%.
A-Cassa integrazione guadagni e fondi di solidarietà
Cenni normativi
La Cassa Integrazione Guadagni è una prestazione finalizzata a sostituire o integrare la retribuzione ed è destinata ai lavoratori sospesi dal lavoro o che operano con orario ridotto a causa di difficoltà produttive dell’azienda. Possono usufruire dell’integrazione salariale gli operai, gli impiegati e i quadri mentre sono esclusi i dirigenti e i lavoranti a domicilio.
La CIGO (Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria) è rivolta alle aziende industriali non edili e alle aziende industriali ed artigiane dell’edilizia e del settore lapideo che sospendono o riducono l’attività aziendale a causa di eventi temporanei e transitori quali ad es. la mancanza di commesse, le avversità atmosferiche. Può essere concessa per 13 settimane, più eventuali proroghe fino a 12 mesi; in determinate aree territoriali il limite è elevato a 24 mesi.
L’intervento di CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) può essere richiesto per ristrutturazione, riorganizzazione e riconversione aziendale, per crisi aziendale di particolare rilevanza sociale. La CIGS è destinata ad aziende con, in media, più di 15 dipendenti nel semestre precedente la richiesta di intervento; le aziende sono quelle dei settori industriali ed edili, dell’artigianato dell’indotto (cioè con un solo committente destinatario di CIGS), dei servizi di mensa e ristorazione dell’indotto, delle cooperative agricole; e inoltre imprese commerciali con più di 200 dipendenti (in regime transitorio anche con numero di dipendenti da 51 a 200), imprese editrici di giornali per i quali si prescinde dal limite dei 15 dipendenti, imprese di spedizioni e trasporto del terziario e agenzie di viaggi e turismo, ciascuna con più di 50 dipendenti.
Sono definiti “in deroga” i trattamenti di integrazione salariale (CIGD), destinati ai lavoratori (compresi interinali e lavoratori a domicilio) di imprese escluse dalla Cassa Integrazione Guadagni ordinaria e straordinaria ovvero alle aziende che hanno fruito degli strumenti ordinari fino a raggiugerne i limiti di durata. La CIG in deroga alla vigente normativa è concessa nei casi in cui alcuni settori (tessile, abbigliamento, calzaturiero, orafo, ecc) versino in grave crisi occupazionale. Lo strumento della cassa integrazione guadagni in deroga permette quindi, senza modificare la normativa che regola la CIG, di concedere i trattamenti di integrazione salariale anche a tipologie di aziende e lavoratori che ne sono esclusi.
I Fondi di solidarietà sono stati introdotti con la legge n. 92/2012 e hanno trovato applicazione con il Decreto Legislativo n.148/2015. La legge n. 92/2012 intendeva definire un sistema atto a garantire adeguate forme di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro per i lavoratori dei comparti ove non trovava applicazione la normativa in materia di integrazione salariale. Tale sistema prevedeva la costituzione di fondi di solidarietà bilaterali presso l’Inps mediante decreto interministeriale a seguito di accordo tra le organizzazioni sindacali e imprenditoriali. Il Decreto Legislativo n.148/2015 ha modificato la normativa previgente facendo diventare obbligatoria l’istituzione dei fondi per tutti i settori che non rientrano nell’ambito dell’applicazione della cassa integrazione guadagni, in relazione alle imprese che occupano mediamente più di cinque dipendenti, trasformando il Fondo di solidarietà residuale previsto dalla legge 92/2012 in Fondo d’Integrazione salariale (FIS). Il FIS dal 1^ gennaio 2016 opera per tutti i datori di lavoro, anche non organizzati in forma d’impresa, che occupano mediamente più di cinque dipendenti, che non rientrano nel campo di applicazione della cassa integrazione guadagni e che appartengono a settori nell’ambito dei quali non sono stati stipulati accordi per l’attivazione di un Fondo di solidarietà bilaterale o di un Fondo di solidarietà bilaterale alternativo.
Il decreto legislativo 148 del 14 settembre 2015
Il decreto legislativo 148/2015 costituisce la base normativa che regola attualmente il sistema delle tutele in costanza di rapporto di lavoro, individuando i destinatari dei trattamenti di integrazione salariale, l’ammontare e la durata della tutela (l’80% della retribuzione globale per massimo 24 mesi), le modalità di erogazione e il termine di rimborso delle prestazioni, le condizioni di decadenza. In particolare il decreto estende la platea dei beneficiari agli apprendisti assunti con contratto di apprendistato professionalizzante e include nei fondi di solidarietà tutti i datori di lavoro che occupano più di 5 dipendenti, anziché, come in precedenza, più di 15.
Per la Cassa integrazione ordinaria, il decreto prevede una semplificazione delle procedure di autorizzazione, con l’abolizione delle commissioni provinciali e l’autorizzazione dei trattamenti direttamente da parte della sede INPS territorialmente competente, e per la Cassa integrazione straordinaria introduce varie semplificazioni relativamente alle procedure di consultazione sindacale, a quelle di attivazione e ai controlli. Il decreto per ciascuna unità produttiva, stabilisce che il trattamento ordinario e quello straordinario di integrazione salariale non possono superare la durata massima complessiva di 24 mesi, per la causale di riorganizzazione aziendale, in un quinquennio mobile. Tale limite complessivo può essere portato a 36 mesi nel quinquennio mobile solo inserendo la causale di contratto di solidarietà, perché la durata dei contratti di solidarietà viene computata nella misura della metà per la parte non eccedente i 24 mesi e per intero per la parte eccedente. Anche per la causale di crisi aziendale, il limite della CIGS è di durata massima di 12 mesi, che si eleva a 36 mesi se si sommano i 24 mesi della causale di contratto di solidarietà. Il decreto consente, infine, di partire effettivamente con i fondi di solidarietà destinati a fornire le integrazioni salariali ai lavoratori dipendenti di imprese non coperte dalla cassa integrazione.
Provvedimenti principali per emergenza sanitaria COVID
Il decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 (Decreto Cura Italia)
Con riferimento alle ipotesi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da COVID-19, il Decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020 introduce misure straordinarie di sostegno alle imprese in materia di trattamento ordinario di integrazione salariale, assegno ordinario, cassa integrazione in deroga. Il decreto da una parte modifica le norme esistenti, semplificando l’iter concessorio, dall’altra introduce nuove misure in deroga alle vigenti norme che disciplinano l’accesso agli ordinari strumenti di tutela in costanza di rapporto di lavoro. Esso si applica a tutti i lavoratori esclusi i domestici che alla data del 23 febbraio avevano un contratto di lavoro dipendente. Con il decreto Cura Italia, con la causale “COVID-19 nazionale” vengono concesse al massimo 9 settimane di integrazione salariale da fruire entro il 31 agosto 2020, che, in caso di successive richieste, non saranno computate ai fini del limite massimo di settimane autorizzabili. Anche le imprese che alla data del 23 febbraio 2020 hanno in corso un trattamento di integrazione salariale straordinario possono presentare domanda per il trattamento ordinario per un periodo non superiore a nove settimane. Il trattamento ordinario sospende e sostituisce quello straordinario in corso. Il Decreto-legge n. 23 del 8 aprile 2020, ha esteso tali misure anche ai lavoratori assunti dal 24 febbraio 2020 al 17 marzo 2020.
Il decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 (Decreto Rilancio)
Il decreto rilancio conferma ed estende tutte le misure di integrazione salariale già previste nel decreto Cura Italia incrementando la tutela di ulteriori 9 settimane. Inoltre, per evitare i ritardi nel pagamento della Cassa integrazione in deroga, si permette anche alle imprese sotto i 5 dipendenti di fare domanda direttamente all’INPS.
Il decreto legge n. 104 del 14 agosto 2020 (Decreto Agosto)
Il decreto agosto prevede un ulteriore periodo di trattamenti di integrazione salariale con causale Covid-19 per una durata massima di nove settimane, incrementate di ulteriori nove, da fruire nel periodo ricompreso tra il 13 luglio 2020 e il 31 dicembre 2020. I periodi di cassa integrazione precedentemente richiesti ai sensi dei Decreti Cura Italia e Rilancio che siano collocati, anche parzialmente, dopo il 12 luglio 2020 sono imputati, anche se già autorizzati, alle prime nove settimane del decreto in esame. Una importante novità introdotta dal decreto agosto, risulta per i datori di lavoro che presentano domanda per le ulteriori nove settimane, l’introduzione di un contributo addizionale commisurato alla retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa. La misura del contributo è stabilita in funzione della percentuale di riduzione del fatturato subito dall’azienda nel primo semestre 2020 rispetto a quello del 2019 (aliquota del 18% per chi non ha subito calo di fatturato, del 9% per chi ha avuto un calo inferiore al 20%, nessun contributo per chi ha avuto un calo pari o superiore al 20%, oppure ha iniziato l’attività dopo il 1^ gennaio 2019).
N.B. L’effetto dei provvedimenti normativi adottati in materia di integrazione salariale durante l’emergenza, hanno cominciato ad avere un forte impatto in termini di ore autorizzate a partire dal mese di aprile 2020.
Nel mese di Agosto 2020 sono state autorizzate 293,7 milioni di ore. Il 98% delle ore di CIG ordinaria, deroga e fondi di solidarietà sono state autorizzate con causale “emergenza sanitaria COVID-19”, pertanto le variazioni percentuali che vengono esposte in questo focus per determinare gli indici congiunturali e tendenziali, sono stati lasciati per continuità con le pubblicazioni precedenti, anche se poco significativi. Per le ore autorizzate SPECIFICATAMENTE per emergenza sanitaria si rimanda ai Report di aprile, maggio, giugno, luglio e agosto denominati “Cassa integrazione guadagni – ore autorizzate per emergenza sanitaria.
Serie storica ore autorizzate
Tavola A.1 – Serie storica annuale del numero di ore autorizzate per tipologia d’intervento – Periodo dal 1980 al 2020 (Gennaio-Agosto)
ANNI | CIG Ordinaria | CIG
Straordinaria (*) |
COMPLESSO | ||||||
Industria | Edilizia | Totale CIGO | Variazione % | ||||||
1980
1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 (Gennaio-Agosto) |
109.338.181
189.014.432 193.205.105 229.250.408 198.280.247 121.707.904 101.667.328 88.782.891 62.575.786 50.965.548 76.926.600 143.644.804 182.983.716 240.301.503 119.652.052 57.899.359 81.764.959 68.233.484 60.781.111 81.206.560 44.971.736 60.211.285 84.656.408 87.106.964 95.215.647 101.589.686 55.776.618 40.102.397 78.740.758 512.128.899 275.480.648 169.547.721 269.425.161 276.534.340 185.949.543 135.834.010 106.444.561 77.129.251 67.532.014 85.902.575 1.266.738.847 |
61.946.012
76.170.947 56.980.817 55.701.479 70.103.980 82.816.095 61.805.961 56.970.472 39.966.393 35.182.530 34.549.738 51.694.576 46.147.031 52.219.231 48.899.762 34.801.708 38.129.179 34.902.186 31.171.581 30.129.699 28.471.422 31.294.175 29.611.493 32.926.221 36.060.570 40.891.436 40.832.291 30.551.172 34.344.512 64.586.207 66.346.315 60.223.137 70.907.934 80.128.693 67.608.418 47.942.212 31.126.735 27.759.230 28.124.881 19.534.587 170.158.461 |
171.284.193
265.185.379 250.185.922 284.951.887 268.384.227 204.523.999 163.473.289 145.753.363 102.542.179 86.148.078 111.476.338 195.339.380 229.130.747 292.520.734 168.551.814 92.701.067 119.894.138 103.135.670 91.952.692 111.336.259 73.443.158 91.505.460 114.267.901 120.033.185 131.276.217 142.481.122 96.608.909 70.653.569 113.085.270 576.715.106 341.826.963 229.770.858 340.333.095 356.663.033 253.557.961 183.776.222 137.571.296 104.888.481 95.656.895 105.437.162 1.436.897.308 |
135.852.891
312.559.489 370.105.563 461.565.957 548.113.068 512.106.735 483.882.943 388.093.679 317.575.990 258.810.675 222.217.400 217.536.402 232.212.731 256.875.663 253.767.063 207.165.338 128.191.620 109.406.901 80.461.378 55.797.416 73.732.088 60.747.556 62.877.102 107.125.070 96.316.368 104.524.746 136.039.509 113.699.717 115.262.321 339.395.331 856.712.507 745.070.730 773.559.500 740.543.247 754.787.352 498.249.431 439.132.607 240.141.228 131.282.143 170.845.290 1.567.696.814 |
307.137.084
577.744.868 620.291.485 746.517.844 816.497.295 716.630.734 647.356.232 533.847.042 420.118.169 344.958.753 333.693.738 412.875.782 461.343.478 549.396.397 422.318.877 299.866.405 248.085.758 212.542.571 172.414.070 167.133.675 147.175.246 152.253.016 177.145.003 227.158.255 227.592.585 247.005.868 232.648.418 184.353.286 228.347.591 916.110.437 1.198.539.470 974.841.588 1.113.892.595 1.097.206.280 1.008.345.313 682.025.653 576.703.903 345.029.709 226.939.038 276.282.452 3.004.594.122 |
88%
7% 20% 9% -12% -10% -18% -21% -18% -3% 24% 12% 19% -23% -29% -17% -14% -19% -3% -12% 3% 16% 28% 0% 9% -6% -21% 24% 301% 31% -19% 14% -1% -8% -32% -15% -40% -34% 22% 988% |
|||
(*) Comprensiva della CIG in deroga e dei Fondi di solidarietà
Figura A.1 – Serie storica annuale del numero di ore autorizzate per tipologia d’intervento – Periodo dal 1980 al 2020 (Gennaio-Agosto)
Tavola A.2 – Serie storica mensile delle ore autorizzate per tipologia d’intervento nei mesi sottoindicati
TIPO DI INTERVENTO | ore autorizzate (valori assoluti) | ||||||||||||
agosto 19 | settembre 19 | ottobre 19 | novembre 19 | dicembre 19 | gennaio 20 | febbraio 20 | marzo 20 | aprile 20 | maggio 20 | giugno 20 | luglio 20 | agosto 20 | |
CIG Ordinaria
CIG Straordinaria di cui Solidarietà CIG in Deroga Fondi di solidarietà TOTALE |
3.891.704
2.510.074 869.860 9.261 676.328 7.087.367 |
5.651.790 11.521.573
5.642.940 20.967 2.193.475 19.387.805 |
12.340.389
13.490.566 6.197.018 14.572 2.717.929 28.563.456 |
14.277.115
16.605.152 3.674.961 8.437 669.482 31.560.186 |
8.751.012
7.541.385 2.516.485 6.018 368.595 16.667.010 |
9.423.176 11.887.993
2.649.287 989 3.915.590 25.227.748 |
10.670.658
10.591.363 3.945.527 336 240.682 21.503.039 |
12.743.757 7.253.947
3.136.667 2.067 738.591 20.738.362 |
712.969.630 12.449.855
2.295.255 46.879.389 82.792.485 855.091.359 |
224.097.354 17.609.840
2.368.790 231.042.866 398.311.340 871.061.400 |
149.752.844 24.024.493
1.579.071 112.075.700 148.715.894 434.568.931 |
217.057.689 29.536.443
3.648.065 80.833.334 155.248.363 482.675.829 |
100.182.200 8.547.715
2.209.598 77.328.275 107.669.264 293.727.454 |
TIPO DI INTERVENTO | variazioni tendenziali (valori %) | ||||||||||||
agosto 19 /
agosto 18 |
settembre 19 /
settembre 18 |
ottobre 19 /
ottobre 18 |
novembre 19 /
novembre 18 |
dicembre 19 /
dicembre 18 |
gennaio 20 /
gennaio 19 |
febbraio 20 /
febbraio 19 |
marzo 20 /
marzo 19 |
aprile 20 /
aprile 19 |
maggio 20 /
maggio 19 |
giugno 20 /
giugno 19 |
luglio 20 /
luglio 19 |
agosto 20 /
agosto 19 |
|
CIG Ordinaria
CIG Straordinaria di cui Solidarietà CIG in Deroga Fondi di solidarietà TOTALE |
-1,9% -64,9%
-78,8% 19,6% 96,4% -38,2% |
2,7%
99,2% 162,9% -30,9% 244,6% 62,2% |
67,1%
16,0% 35,1% -81,5% 239,2% 43,6% |
60,1%
23,3% -30,6% -85,9% -55,4% 31,8% |
37,8%
-0,3% -23,8% -87,3% -72,9% 8,8% |
31,4%
52,6% 54,9% -99,5% 475,7% 59,3% |
25,3% -47,9%
-64,0% -99,7% -74,7% -28,1% |
7,9%
-27,2% -39,2% -82,2% 258,3% -5,7% |
9509,8% -30,3%
-46,2% 239056,2% 26566,1% 3240,0% |
2494,6%
6,5% -79,2% 753784,1% 100291,3% 3301,9% |
1744,5%
27,6% -69,4% 17713,0% 41800,7% 1455,7% |
2353,3%
194,6% -2,1% 43950,1% 2086,1% 1745,2% |
2474,3% 240,5%
154,0% 834888,4% 15819,7% 4044,4% |
TIPO DI INTERVENTO | variazioni congiunturali (valori %) | ||||||||||||
agosto 19 /
luglio 19 |
settembre 19 / agosto 19 | ottobre 19 / settembre 19 | novembre 19 / ottobre 19 | dicembre 19 /
novembre 19 |
gennaio 20 /
dicembre 19 |
febbraio 20 /
gennaio 20 |
marzo 20 / febbraio 20 | aprile 20 / marzo 20 | maggio 20 /
aprile 20 |
giugno 20 /
maggio 20 |
luglio 20 / giugno 20 | agosto 20 /
luglio 20 |
|
CIG Ordinaria
CIG Straordinaria di cui Solidarietà CIG in Deroga Fondi di solidarietà TOTALE |
-56,0%
-75,0% -76,7% -95,0% -90,5% -72,91% |
45,2% 359,0%
548,7% 126,4% 224,3% 173,6% |
118,3% 17,1%
9,8% -30,5% 23,9% 47,3% |
15,7%
23,1% -40,7% -42,1% -75,4% 10,5% |
-38,7%
-54,6% -31,5% -28,7% -44,9% -47,2% |
7,7% 57,6%
5,3% -83,6% 962,3% 51,4% |
13,2% -10,9%
48,9% -66,0% -93,9% -14,8% |
19,4% -31,5%
-20,5% 515,2% 206,9% -3,6% |
5494,7%
71,6% -26,8% 2267891,7% 11109,5% 4023,2% |
-68,6% 41,4%
3,2% 392,8% 381,1% 1,9% |
-33,2%
36,4% -33,3% -51,5% -62,7% -50,1% |
44,9%
22,9% 131,0% -27,9% 4,4% 11,1% |
-53,8%
-71,1% -39,4% -4,3% -30,6% -39,1% |
Tavola A.3 – Numero ore autorizzate per tipologia d’intervento e ramo di attività, nel mese e nel periodo sottoindicato
TIPO DI INTERVENTO
Rami di attività |
AGOSTO | ago 2020 /
ago 2019 |
Valori cumulati
GENNAIO -AGOSTO |
gen-ago 2020 /
gen-ago 2019 |
||
2019 | 2020 | Variazione % | 2019 | 2020 | Variazione % | |
CIG Ordinaria
Industria Edilizia CIG Straordinaria Industria Edilizia Artigianato Commercio Rami vari* CIG in Deroga Industria Edilizia Artigianato Commercio Rami vari* TOTALE Industria Edilizia Artigianato Commercio Rami vari* Fondi di solidarietà Industria Edilizia Artigianato Commercio Credito Ex enti pubblici Rami vari |
3.891.704
3.006.226 885.478 2.510.074 1.953.986 109.032 – 447.056 – 9.261 – – 600 8.661 – 6.411.039 4.960.212 994.510 600 455.717 – 676.328 3.150
227.502 1.335 444.341
|
100.182.200
94.064.564 6.117.636 8.547.715 6.474.212 – – 2.073.503 – 77.328.275 3.150.484 12.204 273.399 72.468.163 1.424.025 186.058.190 103.689.260 6.129.840 273.399 74.541.666 1.424.025 107.669.264 6.589.692 30.721 7.477 96.029.851 4.818.898 178.827 13.798 |
2474,25%
3028,99% 590,89% 240,54% 231,33% – – 363,81% – 834888,39% – – 45466,50% 836618,20% – 2802,15% 1990,42% 516,37% 45466,50% 16257,01% – 15819,68% 209096,57% – – 42110,55% 360866,14% -59,75% – |
64.416.856
49.569.932 14.846.924 103.829.691 89.850.161 4.185.432 – 9.754.033 40.065 1.178.079 539.199 20.422 173.264 444.704 490 169.424.626 139.959.292 19.052.778 173.264 10.198.737 40.555 10.679.369 229.301
9.772.015 90.018 588.035
|
1.436.897.308
1.266.738.847 170.158.461 121.901.649 99.237.634 2.443.847 – 20.154.567 65.601 548.162.956 23.551.935 1.130.375 1.980.148 509.493.703 12.006.795 2.106.961.913 1.389.528.416 173.732.683 1.980.148 529.648.270 12.072.396 897.632.209 62.149.495 601.179 113.305 820.422.599 11.412.586 2.695.106 237.939 |
2130,62%
2455,46% 1046,09% 17,41% 10,45% -41,61% – 106,63% 63,74% 46430,24% 4267,95% 5435,08% 1042,85% 114469,17% 2450266,33% 1143,60% 892,81% 811,85% 1042,85% 5093,27% 29667,96% 8305,29% 27003,89% – – 8295,63% 12578,12% 358,32% – |
* Credito, ex Enti Pubblici, Agricoltura, ecc.
CIG Ordinaria
Le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate ad agosto 2020 sono state 100,2 milioni e si riferiscono quasi interamente alla causale ‘emergenza sanitaria COVID-19’. Nel mese di luglio 2020 erano state autorizzate 217,1 milioni di ore: di conseguenza, la variazione congiunturale è del -53,8%. Nel mese di agosto 2019 le ore autorizzate erano state 3,9 milioni.
Tavola A.4 – Numero ore autorizzate di CIG Ordinaria (CIGO) per regione e area geografica nel mese e nel periodo sottoindicato
REGIONE | AGOSTO | ago 2020 /
ago 2019 |
Valori cumulati
GENNAIO – AGOSTO |
gen-ago 2020 /
gen-ago 2019 |
||
2019 | 2020 | Variazione % | 2019 | 2020 | Variazione % | |
PIEMONTE | 306.418 | 10.716.364 | 3397,30% | 8.496.538 | 148.046.847 | 1642,44% |
VALLE D’AOSTA | 3.881 | 262.421 | 6661,69% | 77.336 | 2.708.442 | 3402,17% |
LOMBARDIA | 937.997 | 21.689.310 | 2212,30% | 12.366.477 | 337.394.698 | 2628,30% |
TRENTINO A. A. | 39.968 | 2.229.331 | 5477,79% | 2.220.601 | 26.194.446 | 1079,61% |
VENETO | 461.302 | 14.692.617 | 3085,03% | 6.828.002 | 198.001.313 | 2799,84% |
FRIULI V.G. | 165.195 | 2.496.444 | 1411,21% | 1.139.558 | 40.700.822 | 3471,63% |
LIGURIA | 39.810 | 1.876.016 | 4612,42% | 673.553 | 24.233.387 | 3497,84% |
EMILIA ROMAGNA | 328.274 | 13.511.309 | 4015,86% | 4.867.231 | 158.325.294 | 3152,88% |
TOSCANA | 161.219 | 5.301.621 | 3188,46% | 2.699.160 | 84.996.341 | 3048,99% |
UMBRIA | 43.454 | 1.472.243 | 3288,05% | 1.393.739 | 19.659.112 | 1310,53% |
MARCHE | 157.798 | 6.559.870 | 4057,13% | 3.432.718 | 57.557.362 | 1576,73% |
LAZIO | 264.112 | 5.390.795 | 1941,10% | 5.334.261 | 78.538.057 | 1372,33% |
ABRUZZO | 193.439 | 1.796.955 | 828,95% | 1.408.435 | 34.302.189 | 2335,48% |
MOLISE | 168.245 | 217.574 | 29,32% | 855.907 | 5.365.645 | 526,90% |
CAMPANIA | 318.863 | 4.064.996 | 1174,84% | 6.087.671 | 84.383.148 | 1286,13% |
PUGLIA | 120.882 | 3.071.380 | 2440,81% | 3.075.337 | 60.758.222 | 1875,66% |
BASILICATA | 15.053 | 1.039.735 | 6807,16% | 1.037.508 | 16.706.634 | 1510,27% |
CALABRIA | 14.309 | 489.966 | 3324,18% | 462.977 | 12.289.989 | 2554,56% |
SICILIA | 99.215 | 2.608.425 | 2529,06% | 1.437.173 | 33.499.692 | 2230,94% |
SARDEGNA | 52.270 | 694.828 | 1229,31% | 522.674 | 13.235.668 | 2432,30% |
ITALIA | 3.891.704 | 100.182.200 | 2474,25% | 64.416.856 | 1.436.897.308 | 2130,62% |
Nord Ovest | 1.288.106 | 34.544.111 | 2581,78% | 21.613.904 | 512.383.374 | 2270,62% |
Nord Est | 994.739 | 32.929.701 | 3210,39% | 15.055.392 | 423.221.875 | 2711,10% |
Centro | 626.583 | 18.724.529 | 2888,36% | 12.859.878 | 240.750.872 | 1772,11% |
Mezzogiorno | 982.276 | 13.983.859 | 1323,62% | 14.887.682 | 260.541.187 | 1650,05% |
CIG Straordinaria
Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate ad agosto 2020 è stato pari a 8,5 milioni, di cui 2,2 milioni per solidarietà, registrando un incremento pari al 240,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, che registrava 2,5 milioni di ore autorizzate. Nel mese di agosto 2020 rispetto al mese precedente si registra una variazione congiunturale pari al -71,1%.
Tavola A.5 – Numero ore autorizzate di CIG Straordinaria per regione e area geografica nel mese e nel periodo sottoindicato
REGIONE | AGOSTO | ago 2020 /
ago 2019 |
Valori cumulati
GENNAIO – AGOSTO |
gen-ago 2020 /
gen-ago 2019 |
||
2019 | 2020 | Variazione % | 2019 | 2020 | Variazione % | |
PIEMONTE | 638.800 | 741.754 | 16,12% | 9.192.404 | 8.181.502 | -11,00% |
VALLE D’AOSTA | – | – | – | – | 439.837 | – |
LOMBARDIA | 654.841 | 1.579.831 | 141,25% | 11.923.338 | 23.274.726 | 95,20% |
TRENTINO A. A. | 1.560 | 170.632 | 10837,95% | 253.098 | 281.407 | 11,18% |
VENETO | 80.736 | 1.283.643 | 1489,93% | 3.361.257 | 12.932.353 | 284,75% |
FRIULI V.G. | 60.794 | 15.168 | -75,05% | 992.149 | 1.249.305 | 25,92% |
LIGURIA | 34.380 | 128.184 | 272,84% | 4.915.745 | 4.260.694 | -13,33% |
EMILIA ROMAGNA | 123.486 | 878.017 | 611,03% | 6.656.432 | 8.849.339 | 32,94% |
TOSCANA | 102.074 | 259.434 | 154,16% | 10.120.958 | 5.553.295 | -45,13% |
UMBRIA | 266.005 | 36.229 | -86,38% | 2.282.860 | 1.206.139 | -47,17% |
MARCHE | 53.793 | 569.344 | 958,40% | 3.497.196 | 2.106.519 | -39,77% |
LAZIO | 135.585 | 1.517.676 | 1019,35% | 12.060.811 | 25.032.485 | 107,55% |
ABRUZZO | – | 366.790 | – | 1.621.799 | 2.683.188 | 65,45% |
MOLISE | 316 | – | – | 283.641 | 49.552 | -82,53% |
CAMPANIA | 89.048 | 175.280 | 96,84% | 11.218.376 | 5.372.483 | -52,11% |
PUGLIA | 114.123 | 152.233 | 33,39% | 9.948.749 | 8.212.985 | -17,45% |
BASILICATA | – | 864 | – | 7.578.373 | 953.083 | -87,42% |
CALABRIA | 9.179 | 46.044 | 401,62% | 1.530.282 | 1.776.646 | 16,10% |
SICILIA | 145.354 | 228.590 | 57,26% | 4.893.857 | 7.394.565 | 51,10% |
SARDEGNA | – | 398.002 | – | 1.498.366 | 2.091.546 | 39,59% |
ITALIA | 2.510.074 | 8.547.715 | 240,54% | 103.829.691 | 121.901.649 | 17,41% |
Nord Ovest | 1.328.021 | 2.449.769 | 84,47% | 26.031.487 | 36.156.759 | 38,90% |
Nord Est | 266.576 | 2.347.460 | 780,60% | 11.262.936 | 23.312.404 | 106,98% |
Centro | 557.457 | 2.382.683 | 327,42% | 27.961.825 | 33.898.438 | 21,23% |
Mezzogiorno | 358.020 | 1.367.803 | 282,05% | 38.573.443 | 28.534.048 | -26,03% |
CIG in deroga
Gli interventi in deroga sono stati pari a 77,3 milioni di ore autorizzate ad agosto 2020. La variazione congiunturale registra nel mese di agosto 2020 rispetto al mese precedente un decremento pari al 4,3%. Ad agosto 2019 le ore autorizzate in deroga erano state poco più di 9 mila.
Tavola A.6 – Numero ore autorizzate di CIG in deroga per regione e area geografica nel mese e nel periodo sottoindicato
REGIONE | AGOSTO | ago 2020 /
ago 2019 |
Valori cumulati
GENNAIO – AGOSTO |
gen-ago 2020 /
gen-ago 2019 |
|||
2019 | 2020 | Variazione % | 2019 | 2020 | Variazione % | ||
PIEMONTE | – | 4.770.769 | – | 3.166 | 37.287.611 | 1177651,45% | |
VALLE D’AOSTA | – | 45.452 | – | – | 1.064.545 | – | |
LOMBARDIA | – | 13.508.420 | – | 1.685 | 140.128.034 | 8316103,80% | |
TRENTINO A. A. | 6.822 | 262.167 | 3742,96% | 18.977 | 1.495.177 | 7778,89% | |
VENETO | – | 9.000.575 | – | 6.783 | 58.254.887 | 858736,61% | |
FRIULI V.G. | – | 1.916.105 | – | 3.080 | 9.809.443 | 318388,41% | |
LIGURIA | 600 | 2.941.828 | 490204,67% | 4.000 | 10.866.042 | 271551,05% | |
EMILIA ROMAGNA | – | 5.289.119 | – | 84.647 | 48.618.264 | 57336,49% | |
TOSCANA | – | 6.403.228 | – | 6.284 | 34.684.242 | 551845,29% | |
UMBRIA | – | 871.545 | – | 181.726 | 8.527.439 | 4592,47% | |
MARCHE | – | 2.820.582 | – | 83.272 | 13.727.389 | 16385,00% | |
LAZIO | 1.839 | 11.209.451 | 609440,57% | 192.137 | 59.056.153 | 30636,48% | |
ABRUZZO | – | 1.631.741 | – | 35.815 | 10.020.583 | 27878,73% | |
MOLISE | – | 384.724 | – | 3.292 | 1.681.439 | 50976,52% | |
CAMPANIA | – | 4.449.147 | – | 2.256 | 36.026.821 | 1596833,55% | |
PUGLIA | – | 2.999.792 | – | 409.456 | 23.624.930 | 5669,83% | |
BASILICATA | – | 250.575 | – | – | 3.248.165 | – | |
CALABRIA | – | 1.977.610 | – | 4.117 | 10.912.435 | 264957,93% | |
SICILIA | – | 4.714.226 | – | 4.472 | 28.754.096 | 642880,68% | |
SARDEGNA | – | 1.881.219 | – | 132.914 | 10.375.261 | 7706,00% | |
ITALIA | 9.261 | 77.328.275 | 834888,39% | 1.178.079 | 548.162.956 | 46430,24% | |
Nord Ovest | 600 | 21.266.469 | 3544311,50% | 8.851 | 189.346.232 | 2139163,72% | |
Nord Est | 6.822 | 16.467.966 | 241294,99% | 113.487 | 118.177.771 | 104033,31% | |
Centro | 1.839 | 21.304.806 | 1158399,51% | 463.419 | 115.995.223 | 24930,31% | |
Mezzogiorno | – | 18.289.034 | – | 592.322 | 124.643.730 | 20943,24% |
Fondi di solidarietà
Il numero di ore autorizzate ad agosto 2020 nei fondi di solidarietà è pari a 107,7 milioni e registra un decremento rispetto al mese precedente pari al 30,6%. Nel mese di agosto 2019 le ore autorizzate erano circa 676 mila.
Tavola A.7 – Numero ore autorizzate nei Fondi di solidarietà per regione e area geografica nel mese e nel periodo sottoindicato
REGIONE | AGOSTO | ago 2020 /
ago 2019 |
Valori cumulati
GENNAIO – AGOSTO |
gen-ago 2020 /
gen-ago 2019 |
||
2019 | 2020 | Variazione % | 2019 | 2020 | Variazione % | |
PIEMONTE | 5.432 | 7.172.808 | 131947,28% | 495.428 | 61.502.344 | 12313,98% |
VALLE D’AOSTA | 222.233 | – | 2.316.391 | – | ||
LOMBARDIA | 72.807 | 27.894.920 | 38213,51% | 183.729 | 237.137.642 | 128969,25% |
TRENTINO A. A. | 2.655.494 | – | 19.896 | 27.006.432 | 135638,00% | |
VENETO | 44.328 | 10.669.992 | 23970,55% | 205.478 | 98.795.787 | 47980,96% |
FRIULI V.G. | 2.464.282 | – | 16.793 | 18.709.411 | 111311,96% | |
LIGURIA | 3.258.964 | – | 22.994 | 22.349.296 | 97096,21% | |
EMILIA ROMAGNA | 9.630 | 8.862.210 | 91927,10% | 302.497 | 84.410.936 | 27804,72% |
TOSCANA | 4.816 | 8.396.601 | 174248,03% | 156.419 | 62.096.099 | 39598,57% |
UMBRIA | 8.446 | 1.897.684 | 22368,43% | 73.412 | 10.714.984 | 14495,68% |
MARCHE | 2.169.974 | – | 50.252 | 17.916.829 | 35553,96% | |
LAZIO | 445.614 | 15.554.698 | 3390,62% | 1.473.461 | 99.216.053 | 6633,54% |
ABRUZZO | 228 | 1.901.318 | 833811,40% | 116.129 | 13.282.539 | 11337,75% |
MOLISE | 30.550 | 108.713 | 255,85% | 33.610 | 1.572.554 | 4578,83% |
CAMPANIA | 6.982 | 3.220.961 | 46032,35% | 385.192 | 41.334.196 | 10630,80% |
PUGLIA | 13.859 | 3.998.250 | 28749,48% | 6.307.089 | 35.207.665 | 458,22% |
BASILICATA | 743.893 | – | 34.079 | 4.379.435 | 12750,83% | |
CALABRIA | 3.798 | 744.426 | 19500,47% | 128.700 | 10.425.392 | 8000,54% |
SICILIA | 29.838 | 4.501.269 | 14985,69% | 478.061 | 34.444.903 | 7105,13% |
SARDEGNA | 1.230.574 | – | 196.150 | 14.813.321 | 7452,04% | |
ITALIA | 676.328 | 107.669.264 | 15819,68% | 10.679.369 | 897.632.209 | 8305,29% |
Nord Ovest | 78.239 | 38.548.925 | 49170,73% | 702.151 | 323.305.673 | 45945,03% |
Nord Est | 53.958 | 24.651.978 | 45587,35% | 544.664 | 228.922.566 | 41930,05% |
Centro | 458.876 | 28.018.957 | 6006,00% | 1.753.544 | 189.943.965 | 10732,00% |
Mezzogiorno | 85.255 | 16.449.404 | 19194,36% | 7.679.010 | 155.460.005 | 1924,48% |
Ore utilizzate di cassa integrazione guadagni e tiraggio
Tavola A.8 – Tiraggio degli anni 2018, 2019 e 2020 (Gennaio-Giugno) – Confronti omogenei per tipologia d’intervento
CIG Ordinaria | CIG Straordinaria | CIG in deroga | Fondi di solidarietà | Totale | ||
Totale ore autorizzate nell’anno 2018 (a) di cui ore utilizzate fino a Giugno 2020 (b)
Tiraggio anno 2018 (b)/(a) Totale ore autorizzate nell’anno 2019 (a) di cui ore utilizzate fino a Giugno 2020 (b) Tiraggio anno 2019 (b)/(a) Totale ore autorizzate nell’anno 2020 (Gennaio-Giugno) (a) di cui ore utilizzate fino a Giugno 2020 (b) Tiraggio anno 2020 (b)/(a) |
Anno 2018 | |||||
95.656.895
43.869.344 45,86% |
116.609.623 48.678.756
41,75% |
3.742.949
1.929.746 51,56% |
10.929.571 1.324.985
12,12% |
226.939.038 95.802.831
42,22% |
||
Anno 2019 | ||||||
105.437.162 40.805.439
38,70% |
152.988.367 67.248.758
43,96% |
1.228.073
612.894 49,91% |
16.628.850
425.898 2,56% |
276.282.452
109.092.989 39,49% |
||
Anno 2020 (Gennaio-Giugno) | ||||||
1.119.657.419 464.338.264
41,47% |
83.817.491
19.857.240 23,69% |
390.001.347
260.816.218 66,88% |
634.714.582
196.070.143 30,89% |
2.228.190.839 941.081.865
42,24% |
Tavola A.9 – Tiraggio del periodo Gennaio-Giugno degli anni 2018, 2019 e 2020 – Confronti omogenei per tipologia d’intervento
CIG Ordinaria | CIG Straordinaria | CIG in deroga | Fondi di solidarietà | Totale | ||
Totale ore autorizzate nel periodo Gennaio-Giugno 2018 (a)
di cui ore utilizzate fino al mese stesso (b) Tiraggio Giugno 2018 (b)/(a) Totale ore autorizzate nel periodo Gennaio-Giugno 2019 (a) di cui ore utilizzate fino al mese stesso (a) Tiraggio Giugno 2019 (b)/(a) Totale ore autorizzate nel periodo Gennaio-Giugno 2020 (a) di cui ore utilizzate fino al mese stesso (b) Tiraggio Giugno 2020 (b)/(a) |
Gennaio-Giugno 2018 | |||||
55.972.700
24.102.244 43,06% |
64.346.634
17.221.935 26,76% |
3.475.109
1.510.464 43,47% |
5.658.765
816.845 14,44% |
129.453.208 43.651.489
33,72% |
||
Gennaio-Giugno 2019 | ||||||
51.677.621
18.995.379 36,76% |
91.293.742
28.182.506 30,87% |
985.315
423.699 43,00% |
2.901.463
204.757 7,06% |
146.858.141 47.806.341
32,55% |
||
Gennaio-Giugno 2020 | ||||||
1.119.657.419 464.338.264
41,47% |
83.817.491
19.857.240 23,69% |
390.001.347
260.816.218 66,88% |
634.714.582
196.070.143 30,89% |
2.228.190.839 941.081.865
42,24% |
B-Prestazioni di disoccupazione
Cenni normativi
La NASpI è una prestazione economica che sostituisce l’indennità di disoccupazione denominata Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASpI). È una prestazione erogata a favore dei lavoratori dipendenti che abbiano perduto involontariamente l’occupazione, per gli eventi di disoccupazione che si verificano dal 1° maggio 2015.
Sono coperti da tutela tutti i lavoratori dipendenti ad eccezione degli operai agricoli (coperti da specifica tutela) e i lavoratori a tempo indeterminato della pubblica amministrazione. Il lavoratore che perde involontariamente il lavoro può beneficiare della prestazione se, in stato di disoccupazione, può far valere almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione e almeno trenta giornate di lavoro effettivo nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.
La prestazione prevede una durata pari alla metà delle settimane di contribuzione contro la disoccupazione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione non considerando i periodi di contribuzione che hanno già dato luogo a prestazioni di disoccupazione precedenti. La durata massima è di 24 mesi e la fruizione dell’indennità dà diritto alla contribuzione figurativa.
La Mobilità è un intervento a sostegno di particolari categorie di lavoratori licenziati da aziende in difficoltà che garantisce al lavoratore un’indennità sostitutiva della retribuzione e ne favorisce il reinserimento nel mondo del lavoro. L’indennità spetta ai lavoratori a tempo indeterminato con qualifica di operaio, impiegato o quadro, licenziati, collocati in mobilità e iscritti nelle relative liste, in possesso di un’anzianità aziendale di almeno 12 mesi, di cui almeno sei di effettivo lavoro. La prestazione riguarda i lavoratori delle seguenti tipologie di imprese:
- imprese industriali che hanno impiegato mediamente più di 15 dipendenti nell’ultimo semestre;
- imprese commerciali che hanno impiegato mediamente più di 200 dipendenti nell’ultimo semestre;
- cooperative che rientrano nell’ambito della disciplina della mobilità, che hanno impiegato mediamente più di 15 dipendenti nell’ultimo semestre;
- imprese artigiane dell’indotto, nel solo caso in cui anche l’azienda committente ha fatto ricorso alla mobilità;
- aziende commerciali che hanno impiegato mediamente tra 50 e 200 dipendenti nell’ultimo semestre;
- agenzie di viaggio e turismo che hanno impiegato mediamente più di 50 dipendenti nell’ultimo semestre; – imprese di vigilanza che hanno impiegato mediamente più di 15 dipendenti nell’ultimo semestre.
Dal 01.01.2005 al personale, anche viaggiante, dei vettori aerei e delle società da questi derivanti, indipendentemente dal limite numerico dei dipendenti occupati nell’ultimo semestre. La legge 92/2012 ha disposto il graduale superamento del trattamento di mobilità per eventi di cessazione del rapporto di lavoro, fino all’abrogazione dal 1° gennaio 2017.
La DIS COLL è una prestazione di sostegno al reddito dei collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata presso l’INPS, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione. Nata in via sperimentale nel 2015 in sostituzione dell’indennità “una tantum”, la DIS COLL, dopo essere stata riconfermata negli anni successivi, è diventata una prestazione strutturale con la Legge
n.81 del 22 maggio 2017 art.7 per gli eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dal 1° luglio 2017. Quest’ultimo provvedimento normativo ha introdotto il finanziamento della prestazione con un’aliquota contributiva aggiuntiva, pari allo 0,51 per cento, a carico, oltre che delle categorie aventi diritto alla prestazione, anche degli amministratori e dei sindaci, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata presso l’INPS. La DIS-COLL è corrisposta mensilmente per un numero di mesi pari alla metà dei mesi di contribuzione (minimo 3) presenti nel periodo compreso tra il 1° gennaio dell’anno civile precedente l’evento di cessazione del rapporto di collaborazione e l’evento stesso e comunque può essere corrisposta per una durata massima di sei mesi. La fruizione dell’indennità DIS-COLL non dà diritto alla contribuzione figurativa.
La Disoccupazione agricola è una indennità a cui hanno diritto gli operai che lavorano in agricoltura iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli, e spetta agli operai agricoli a tempo determinato e a tempo indeterminato, ai piccoli coloni, ai compartecipanti familiari e ai piccoli coltivatori diretti che integrano fino a 51 le giornate di iscrizione negli elenchi nominativi mediante versamenti volontari. La domanda di indennità di disoccupazione agricola deve essere presentata entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si è verificata la disoccupazione, pena la decadenza dal diritto. L’indennità viene pagata direttamente dall’Inps in un’unica soluzione e la sua fruizione dà diritto alla contribuzione figurativa.
Provvedimenti principali per emergenza sanitaria COVID
Il decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 (Decreto cura Italia)
Al fine di tutelare la stabilità dei rapporti di lavoro nel periodo di emergenza sanitaria ed economica, il Decreto Cura Italia ha precluso la possibilità di effettuare licenziamenti per motivi economici, dal 17 marzo al 16 maggio 2020.
Il decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 (Decreto rilancio)
Il decreto rilancio, in vigore dal 19 marzo, proroga fino al 17 agosto 2020 il divieto di procedere a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ex art. 3, L. n. 604/1966 ed il divieto di avviare procedure di licenziamento collettivo ex artt. 4, 5 e 24 L. n. 223/1991. In occasione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19; il Decreto rilancio stabilisce inoltre che le indennità NASPI e DISCOLL che terminano nel periodo compreso tra il primo marzo 2020 e il 30 aprile 2020, sono prorogate per ulteriori due mesi, a condizione che il percettore non sia beneficiario delle indennità dei 600 euro e delle altre indennità previste dal decreto rilancio stesso. L’Importo per ogni mensilità aggiuntiva è pari all’importo dell’ultima mensilità della prestazione originaria.
Il decreto legge n. 104 del 14 agosto 2020 (Decreto agosto)
Il decreto agosto, in vigore dal 15 agosto, proroga il divieto di licenziamento per ragioni economiche introdotto dal Decreto cura Italia: tale blocco opera con tempistiche diverse. In caso di ricorso agli ammortizzatori sociali il divieto di licenziamento si applica fino all’esaurimento delle 18 settimane di Cassa (richiedibili dal 31 luglio al 31 dicembre 2020), mentre per le aziende che non chiedono gli ammortizzatori, fino al 31 dicembre 2020. Per le aziende che, in alternativa all’utilizzo degli ammortizzatori sociali, hanno usufruito dell’esonero contributivo introdotto dal Decreto agosto stesso, il blocco del licenziamento è protratto fino al termine della durata dell’esonero.
Il medesimo decreto stabilisce che le indennità NASPI e DISCOLL che terminano nel periodo compreso tra il primo maggio 2020 e il 30 giugno 2020, incluse dunque quelle già prorogate dal decreto rilancio, sono prorogate per ulteriori due mesi, a condizione che il percettore non sia beneficiario delle indennità dei 600 euro e delle altre indennità previste dal decreto rilancio stesso. Analogamente a quanto disposto dal Decreto rilancio, l’importo per ogni mensilità aggiuntiva è pari all’importo dell’ultima mensilità della prestazione originaria.
Le domande di disoccupazione
Tavola B.1 – Serie storica mensile delle domande presentate di NASpI e DISCOLL
Periodo gennaio 2018 – luglio 2020 (Dati provvisori definiti sulla base dei dati di archivio al 2 settembre 2020)
ANNO
Tipologia di beneficio |
Numero domande mensili | ||||||||||
Gennaio | Febbraio | Marzo | Aprile | Maggio | Giugno Luglio Agosto Settembre | Ottobre | Novembre | Dicembre | Totale gennaio-luglio | Totale annuo |
ANNO 2018
NASpI* | 174.593 108.023 105.615 118.368 100.072 139.402 276.030 112.444 221.304 306.612 219.479 | 124.769 | 1.022.103 | 2.006.711 | ||||
DisColl | 2.035 1.318 1.191 1.194 1.154 2.179 3.532 2.148 1.358 1.883 3.036 | 1.467 | 12.603 | 22.495 | ||||
Totale
ANNO 2019 |
176.628 109.341 106.806 119.562 101.226 141.581 279.562 114.592 222.662 308.495 222.515 | 126.236 | 1.034.706 | 2.029.206 | ||||
NASpI* | 198.348 111.361 103.975 118.547 102.829 135.286 293.746 99.146 223.398 304.261 222.696 | 129.330 | 1.064.092 | 2.042.923 | ||||
DisColl | 2.245 1.465 1.096 1.178 1.182 2.473 3.989 2.262 1.341 1.918 2.770 | 1.566 | 13.628 | 23.485 | ||||
Totale
ANNO 2020 |
200.593 112.826 105.071 119.725 104.011 137.759 297.735 101.408 224.739 306.179 225.466 | 130.896 | 1.077.720 | 2.066.408 | ||||
NASpI* | 178.344 109.384 142.367 180.733 122.593 130.590 284.026 | 1.148.037 | 1.148.037 | |||||
DisColl | 2.226 1.556 1.875 3.799 2.098 3.211 4.742 | 19.507 | 19.507 | |||||
Totale | 180.570 110.940 144.242 184.532 124.691 133.801 288.768 | 1.167.544 | 1.167.544 | |||||
Variazione % 2019/2018 | ||||||||
NASpI 13,6% 3,1% -1,6% 0,2% 2,8% -3,0% 6,4% | -11,8% | 0,9% | -0,8% | 1,5% | 3,7% | 4,1% | 1,8% | |
DisColl 10,3% 11,2% -8,0% -1,3% 2,4% 13,5% 12,9% | 5,3% | -1,3% | 1,9% | -8,8% | 6,7% | 8,1% | 4,4% | |
Totale 13,6% 3,2% -1,6% 0,1% 2,8% -2,7% 6,5%
Variazione % 2020/2019 |
-11,5% | 0,9% | -0,8% | 1,3% | 3,7% | 4,2% | 1,8% | |
NASpI -10,1% -1,8% 36,9% 52,5% 19,2% -3,5% -3,3% | 7,9% | -43,8% | ||||||
DisColl -0,8% 6,2% 71,1% 222,5% 77,5% 29,8% 18,9% | 43,1% | -16,9% | ||||||
Totale -10,0% -1,7% 37,3% 54,1% 19,9% -2,9% -3,0% | 8,3% | -43,5% |
* Da maggio 2015 è entrata in vigore la “Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego” (NASpI), che sostituisce l’indennità di disoccupazione ASpI. Pertanto le domande di prestazione di
disoccupazione involontaria che si riferiscono a rapporti di lavoro con data di cessazione entro il 30 aprile 2015 continuano ad essere classificate come ASpI, mentre le domande che si riferiscono a rapporti di lavoro cessati a partire dal 1⁰ maggio 2015 sono classificate come NASpI.
Tavola B.2 Distribuzione regionale delle domande presentate di NASpI (Periodo 2018-2020)
Mesi presentazione domanda: gennaio 2018-luglio 2020 (Dati provvisori definiti sulla base dei dati di archivio al 2 settembre 2020)
REGIONE | Domande presentate da gennaio a dicembre 2018 | Domande presentate da gennaio a dicembre 2019 | Domande presentate da gennaio a luglio 2020 |
Piemonte
Valle d’Aosta Liguria Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA NORD OVEST NORD EST CENTRO MEZZOGIORNO |
112.178
6.973 53.916 245.555 66.272 154.668 38.649 160.323 135.409 25.434 55.939 158.977 55.595 11.099 215.260 152.200 22.425 72.502 174.933 88.404 2.006.711 418.622 419.912 375.759 792.418 |
116.994
7.469 54.037 256.189 67.112 159.501 39.544 162.160 137.006 25.730 57.045 163.865 55.004 11.033 216.926 151.829 22.096 72.911 176.017 90.455 2.042.923 434.689 428.317 383.646 796.271 |
75.160
4.729 25.803 168.480 35.310 86.306 21.816 84.160 70.378 16.292 30.559 110.735 28.879 6.241 118.253 80.101 11.885 38.050 96.095 38.805 1.148.037 274.172 227.592 227.964 418.309 |
I beneficiari di disoccupazione
Tavola B.3 Serie storica mensile dei beneficiari di Mobilità, ASpI, NASpI, DIS COLL (Periodo 2018-2020)
Periodo gennaio 2018 – aprile 2020 (Dati provvisori definiti sulla base dei dati di archivio al 2 settembre 2020)
Numero beneficiari mensili*
ANNO Media Media Tipologia di beneficio Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre gennaio-aprile annua |
Beneficiari di
Disoccupazione agricola** |
|||||||||||||||
ANNO 2018 | 542.343 | |||||||||||||||
Mobilità (esclusa deroga) | 45.238 | 34.122 | 30.852 | 27.840 | 24.346 | 21.455 | 19.534 | 18.588 | 16.975 | 14.266 | 12.551 | 12.164 | 34.513 | 23.161 | ||
Mobilità in deroga | 6.079 | 5.850 | 5.769 | 5.669 | 5.554 | 5.394 | 5.245 | 5.093 | 5.062 | 4.970 | 4.859 | 4.744 | 5.842 | 5.357 | ||
ASpI | 346 | 309 | 290 | 267 | 244 | 222 | 203 | 193 | 185 | 170 | 154 | 142 | 303 | 227 | ||
NASpI*** | 1.248.339 | 1.141.824 | 1.105.087 | 1.071.574 | 1.019.949 | 1.003.936 | 1.139.164 | 1.161.409 | 1.262.263 | 1.277.246 | 1.322.553 | 1.301.636 | 1.141.706 | 1.171.248 | ||
DisColl | 6.046 | 5.752 | 5.695 | 5.639 | 5.171 | 4.907 | 6.174 | 6.706 | 6.385 | 4.776 | 5.672 | 5.733 | 5.783 | 5.721 | ||
ANNO 2019 | 537.365 | |||||||||||||||
Mobilità (esclusa deroga) | 10.025 | 7.497 | 6.733 | 5.526 | 4.926 | 4.355 | 4.010 | 3.863 | 3.738 | 2.973 | 2.684 | 2.711 | 7.445 | 4.920 | ||
Mobilità in deroga | 4.570 | 4.419 | 4.321 | 4.008 | 3.913 | 3.837 | 3.734 | 3.674 | 3.635 | 3.568 | 3.515 | 3.486 | 4.330 | 3.890 | ||
NASpI*** | 1.321.920 | 1.222.799 | 1.169.814 | 1.103.628 | 1.059.660 | 1.041.531 | 1.165.525 | 1.174.080 | 1.279.114 | 1.253.298 | 1.310.813 | 1.282.381 | 1.204.540 | 1.198.714 | ||
DisColl
ANNO 2020 |
6.229 | 5.858 | 5.532 | 5.129 | 4.589 | 4.761 | 6.330 | 7.093 | 6.743 | 5.069 | 5.909 | 6.076 | 5.687 | 5.777 | ||
Mobilità (esclusa deroga) | 2.633 | 1.989 | 1.728 | 1.646 | 1.999 | 1.999 | ||||||||||
Mobilità in deroga | 3.311 | 3.061 | 2.982 | 2.919 | 3.068 | 3.068 | ||||||||||
NASpI*** | 1.275.254 | 1.174.362 | 1.143.718 | 1.240.398 | 1.208.433 | 1.208.433 | ||||||||||
DisColl
Variazione % 2019/2018 |
6.639 | 6.483 | 6.521 | 7.970 | 6.903 | 6.903 | ||||||||||
Mobilità (esclusa deroga) | -77,8% | -78,0% | -78,2% | -80,2% | -79,8% | -79,7% | -79,5% | -79,2% | -78,0% | -79,2% | -78,6% | -77,7% | -78,4% | -78,8% | ||
Mobilità in deroga | -24,8% | -24,5% | -25,1% | -29,3% | -29,5% | -28,9% | -28,8% | -27,9% | -28,2% | -28,2% | -27,7% | -26,5% | -25,9% | -27,4% | ||
NASpI | 5,9% | 7,1% | 5,9% | 3,0% | 3,9% | 3,7% | 2,3% | 1,1% | 1,3% | -1,9% | -0,9% | -1,5% | 5,5% | 2,3% | ||
DisColl
Variazione % 2020/2019 |
3,0% | 1,8% | -2,9% | -9,0% | -11,3% | -3,0% | 2,5% | 5,8% | 5,6% | 6,1% | 4,2% | 6,0% | -1,7% | 1,0% | ||
Mobilità (esclusa deroga) | -73,7% | -73,5% | -74,3% | -73,2% | -59,4% | |||||||||||
Mobilità in deroga | -27,5% | -30,7% | -31,0% | -29,1% | -21,1% | |||||||||||
NASpI | -3,5% | -4,0% | -2,2% | 0,3% | 0,8% | |||||||||||
DisColl | 6,6% | 10,7% | 17,9% | 21,4% | 19,5% |
* Dettaglio mensile relativo all’anno di riferimento di quanti hanno beneficiato di almeno 1 gg al mese di indennità
** Soggetti che hanno presentato la domanda entro il mese di marzo dell’anno di riferimento per periodi di disoccupazione dell’anno precedente.
*** I dati sulla prestazione NASpI sono provvisori e stimati sulla base delle domande NASpI ancora in esame.
Cassa integrazione guadagni e Fondi di solidarietà
Ore autorizzate per emergenza sanitaria
Agosto 2020
Cenni normativi
Con riferimento alle ipotesi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da COVID19, il Decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020 introduce misure straordinarie di sostegno alle imprese in materia di trattamento ordinario di integrazione salariale, assegno ordinario, cassa integrazione in deroga.
Il decreto da una parte modifica le norme esistenti, semplificando l’iter concessorio, dall’altra introduce nuove misure in deroga alle vigenti norme che disciplinano l’accesso agli ordinari strumenti di tutela in costanza di rapporto di lavoro. Esso si applica a tutti i lavoratori, esclusi i domestici, che alla data del 23 febbraio avevano un contratto di lavoro dipendente. In estrema sintesi le principali norme introdotte riguardano:
- Possibilità di accesso alla CIGO anche da parte delle imprese che alla data del 23 febbraio 2020 hanno già raggiunto i limiti massimi previsti
(art.19);
- Possibilità di accesso alla CIGO da parte delle imprese assicurate CIGO che alla data del 23 febbraio 2020 hanno in corso un trattamento di
CIGS (art.20);
- Possibilità di accesso all’assegno ordinario anche da parte delle imprese aderenti al FIS che occupano mediamente più di 5 dipendenti (art.19); incluse le imprese che alla data del 23 febbraio 2020 hanno in corso il pagamento di assegni di solidarietà (art.21).
Si precisa che le imprese degli 11 comuni che facevano parte della prima zona rossa individuata a fine febbraio possono richiedere la CIGO per 13 settimane, mentre per tutte le altre aziende il periodo massimo è pari a 9 settimane.
Il Decreto-legge n. 23 del 8 aprile 2020, ha esteso tali misure anche ai lavoratori assunti dal 24 febbraio 2020 al 17 marzo 2020.
Il Decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020 (Decreto Rilancio) conferma ed estende tutte le misure di integrazione salariale già previste nel decreto Cura Italia incrementando la tutela di ulteriori 9 settimane. Inoltre, per evitare ritardi nel pagamento della cassa integrazione in deroga, si permette anche alle imprese sotto i 5 dipendenti di fare domanda direttamente all’INPS.
Il Decreto-legge n.104 del 14 agosto 2020 (Decreto Agosto) prevede un ulteriore periodo di trattamenti di integrazione salariale con causale Covid-19 per una durata massima di nove settimane, incrementate di ulteriori nove, da fruire nel periodo ricompreso tra il 13 luglio 2020 e il 31 dicembre 2020. I periodi di cassa integrazione precedentemente richiesti ai sensi dei Decreti Cura Italia e Rilancio che siano collocati, anche parzialmente, dopo il 12 luglio 2020 sono imputati, anche se già autorizzati, alle prime nove settimane del decreto in esame. Una importante novità introdotta dal decreto agosto, risulta per i datori di lavoro che presentano domanda per le ulteriori nove settimane, l’introduzione di un contributo addizionale commisurato alla retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa. La misura del contributo è stabilita in funzione della percentuale di riduzione del fatturato subito dall’azienda nel primo semestre 2020 rispetto a quello del 2019 (aliquota del 18% per chi non ha subito calo di fatturato, del 9% per chi ha avuto un calo inferiore al 20%, nessun contributo per chi ha avuto un calo pari o superiore al 20%, oppure ha iniziato l’attività dopo il 1^ gennaio 2019).
In merito ai risultati esposti nel presente report, si precisa che le elaborazioni si riferiscono alle ore autorizzate nel mese di agosto per emergenza sanitaria, sulla base delle lavorazioni effettuate dall’Istituto nel suddetto mese, a prescindere dal periodo effettivo di integrazione salariale per il quale sono state richieste.
Il numero totale di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate nel periodo dal 1° aprile al 31 agosto 2020, per emergenza sanitaria, è pari a 2.819,1 milioni di cui: 1.384,0 milioni di CIG ordinaria, 887,1 milioni per l’assegno ordinario dei fondi di solidarietà e 548,0 milioni di CIG in deroga.
Come risulta evidente dalla Tavola 1, l’insorgere dell’epidemia in Italia alla fine di febbraio, e i provvedimenti normativi emanati con riferimento alla sospensione e alla riduzione delle attività economiche a partire da marzo, determinano delle misure elevatissime degli indici congiunturali del mese di aprile rispetto a quello di marzo, mese in cui l’Istituto non aveva ancora effettuato lavorazioni relative all’emergenza: aprile rappresenta infatti il primo mese nel quale di fatto si sono cominciate a svolgere le lavorazioni dell’istituto per l’autorizzazione delle misure di sostegno all’occupazione predisposte per l’emergenza sanitaria in atto.
Tavola 1. Numero ore autorizzate mensili da aprile 2020 a agosto 2020 distinte per tipologia di intervento e relative variazioni congiunturali
TIPO DI INTERVENTO | ore autorizzate (valori assoluti) | |||||
aprile 20 | maggio 20 | giugno 20 | luglio 20 | agosto 20 | Totale | |
CIG Ordinaria
Assegno ordinario fondi solidarietà CIG in Deroga TOTALE |
702.948.157
82.582.610 46.834.800 832.365.567 |
220.898.688
397.219.566 231.040.689 849.158.943 |
148.318.297
148.376.491 112.047.471 408.742.259 |
214.799.060
153.968.514 80.832.950 449.600.524 |
97.051.931
104.962.282 77.260.870 279.275.083 |
1.384.016.133
887.109.463 548.016.780 2.819.142.376 |
TIPO DI INTERVENTO | variazioni congiunturali (valori %) | ||||
aprile 20 / marzo 20 | maggio 20 /
aprile 20 |
giugno 20 /
maggio 20 |
luglio 20 / giugno 20 | agosto 20 /
luglio 20 |
|
CIG Ordinaria
Assegno ordinario fondi solidarietà CIG in Deroga TOTALE |
5416,0%
11469,8% 2265734,5% 6094,1% |
-68,6%
381,0% 393,3% 2,0% |
-32,9%
-62,6% -51,5% -51,9% |
44,8%
3,8% -27,9% 10,0% |
-54,8%
-31,8% -4,4% -37,9% |
Nel mese di agosto 2020 sono state autorizzate 279,3 milioni di ore, il dato fa registrare una variazione congiunturale del -38% rispetto alle ore autorizzate a luglio 2020.
Nella Tavola 2 vengono riportate le ore autorizzate da aprile ad agosto 2020 ripartite per mese di competenza avendo ipotizzato un’uniforme distribuzione delle ore nei periodi richiesti dalle aziende. Risulta ovvio ed evidente come nel mese di aprile ci sia una concentrazione di ore per tutte le tipologie di intervento.
Tavola 2. Numero ore autorizzate nel periodo dal 1° aprile al 31 agosto 2020 distinte per tipologia di intervento e mese di competenza
CIG ordinaria | CIG deroga | Fondi di solidarietà | Totale | |
gennaio | – | – | – | – |
febbraio | 421.179 | 527.975 | 3.062.114 | 4.011.268 |
marzo | 193.297.382 | 100.037.871 | 163.005.591 | 456.340.844 |
aprile | 466.942.435 | 183.796.183 | 290.357.706 | 941.096.324 |
maggio | 377.023.354 | 150.395.430 | 253.367.338 | 780.786.122 |
giugno | 208.907.605 | 74.245.121 | 132.416.391 | 415.569.116 |
luglio | 115.105.334 | 31.323.012 | 40.173.409 | 186.601.755 |
agosto | 21.656.744 | 7.558.735 | 4.570.871 | 33.786.350 |
settembre | 628.767 | 129.328 | 155.392 | 913.486 |
ottobre | 33.333 | 3.126 | 652 | 37.111 |
novembre | – | – | – | – |
dicembre | – | – | –
|
– |
Totale | 1.384.016.133 | 548.016.780 | 887.109.463 | 2.819.142.376 |
In particolare, come evidenziato nella Figura 1, le autorizzazioni si riferiscono: a 37.383 aziende per la cig ordinaria con un numero di ore pari a 97,1 milioni, a 37.638 aziende per l’assegno ordinario con 105,0 milioni di ore e a 155.276 aziende per la cig in deroga con 77,3 milioni di ore.
Figura 1. Numero ore e unità produttive autorizzate distinte per tipologia di intervento – Agosto 2020
Nella Tavola 3 viene esposta la ripartizione delle ore autorizzate nel mese di agosto per settore di attività economica, secondo la classificazione ateco 2002, per ciascuna delle tre tipologie di intervento.
Tavola 3. Distribuzione delle ore autorizzate con causale ‘emergenza sanitaria COVID-19’ per tipologia di intervento e per settore di attività economica ateco 2002 – Agosto 2020
SETTORE ATTIVITA’ ECONOMICA | ||||
AGRICOLTURA, CACCIA, SILVICOLTURA E PESCA | 90.278 | 444.389 | 1.106.508 | 1.641.175 |
ALBERGHI E RISTORANTI | 27.539.045 | 16.877.879 | 44.416.924 | |
ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE | 381.080 | 29.826 | 6.272 | 417.178 |
ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI | 394.487 | 7.163.295 | 3.519.415 | 11.077.197 |
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA | 13.660 | 5.395 | 19.055 | |
ATTIVITÀ FINANZIARIE | 373.386 | 5.275.335 | 717.884 | 6.366.605 |
ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE | 3.128.658 | 24.850.445 | 11.688.313 | 39.667.416 |
CARTA, STAMPA, EDITORIA | 3.237.920 | 3.655 | 47.654 | 3.289.229 |
COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI,
MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA |
1.819.495 | 16.437.251 | 34.030.345 | 52.287.091 |
COSTRUZIONI | 7.971.944 | 51.315 | 33.021 | 8.056.280 |
ESTRAZIONE DI MINERALI | 335.554 | 335.554 | ||
FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI SEMIRIMORCHI E MEZZI DI TRASPORTO | 5.331.992 | 1.530 | 5.333.522 | |
FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI ED ELETTRICI | 22.536.340 | 1.931 | 34.550 | 22.572.821 |
FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E MATERIE PLASTICHE | 6.421.540 | 618 | 8.681 | 6.430.839 |
FABBRICAZIONE E LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI | 2.740.614 | 13.323 | 2.753.937 | |
INDUSTRIA DEL LEGNO E FABBRICAZIONE DI MOBILI | 4.798.030 | 8.185 | 35.953 | 4.842.168 |
INDUSTRIE ALIMENTARI, BEVANDE E TABACCO | 3.069.888 | 31.955 | 21.667 | 3.123.510 |
INDUSTRIE TESSILI E ABBIGLIAMENTO | 7.655.741 | 118.616 | 7.774.357 | |
ISTRUZIONE | 4.487.299 | 1.668.562 | 6.155.861 | |
METALLURGIA | 16.404.764 | 3.792 | 38.115 | 16.446.671 |
ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI | 15.988 | 1.410 | 17.398 | |
PELLI, CUOIO E CALZATURE | 4.000.146 | 134.264 | 4.134.410 | |
PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA | 92.629 | 2.131 | 1.295 | 96.055 |
SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE | 10.200.121 | 2.441.628 | 12.641.749 | |
TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI | 6.267.445 | 8.402.046 | 4.708.590 | 19.378.081 |
TOTALE | 97.051.931 | 104.962.282 | 77.260.870 | 279.275.083 |
Come mostra la Figura 2, per quanto riguarda la cassa integrazione ordinaria, i settori che assorbono il maggior numero di ore autorizzate sono nell’ordine: “fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici ed elettrici” con 22,5 milioni di ore, “metallurgico” con 16,4 milioni di ore, “costruzioni” con 8,0 milioni di ore; seguono i settori “industrie tessili e abbigliamento” con 7,7 milioni di ore e “fabbricazione di prodotti chimici e materie plastiche” con 6,4 milioni di ore. Questi cinque settori in termini di ore autorizzate assorbono il 63% delle autorizzazioni del mese di agosto.
Figura 2. Distribuzione delle ore autorizzate di CIGO con causale ‘emergenza sanitaria COVID-19’ distinte per settore di attività economica ateco 2002 – Agosto 2020
Per la cassa integrazione in deroga il settore che ha avuto il maggior numero di ore autorizzate è il “commercio” con 34,0 milioni di ore, seguono “alberghi e ristoranti” con 16,8 milioni di ore, “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” con 11,7 milioni di ore, come risulta evidenziato nella Figura 3. Questi tre settori assorbono l’81% delle ore autorizzate ad agosto per le integrazioni salariali in deroga.
Figura 3. Distribuzione delle ore autorizzate di CIGD con causale ‘emergenza sanitaria COVID-19’ distinte per settore di attività economica ateco 2002 – Agosto 2020
In merito alla distribuzione delle ore autorizzate per settore di attività nei fondi di solidarietà, è utile ricordare che durante gli anni di crisi (dal 2009 al 2014) ci furono numerosissime autorizzazioni di CIG in deroga, a beneficio dei lavoratori di tutte le piccole imprese che per la loro forma giuridica non rientravano nella disciplina della cassa integrazione. Alla fine della crisi con il D.lgs
148/2015 si è cercato la definizione di un sistema inteso a garantire adeguate forme di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro, per i lavoratori dei comparti ove non trovava applicazione la normativa in materia di integrazione salariale, con la costituzione dei fondi di solidarietà bilaterali. In particolare, al fine di rispondere all’esigenza di ampliare la platea dei lavoratori tutelati dai fondi di solidarietà, il decreto ha stabilito che l’istituzione dei fondi è obbligatoria per tutti i settori che non rientrano nell’ambito di applicazione della cassa integrazione guadagni, in relazione alle imprese che occupano mediamente più di cinque dipendenti. Nel mese di agosto 2020 i settori che hanno avuto più ore autorizzate nei fondi di solidarietà sono: “alberghi e ristoranti” con 27,5 milioni di ore, “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” con 24,9 milioni di ore, “commercio” con 16,4 milioni di ore, (Fig. 4).
Figura 4. Distribuzione delle ore autorizzate nei fondi di solidarietà con causale ‘emergenza sanitaria COVID-19’ distinte per settore di attività economica ateco 2002 – Agosto 2020
Come evidenziato nella Tavola 4, per quanto riguarda le regioni, è la Lombardia che ha avuto, nel mese di agosto 2020, il maggior numero di ore autorizzate di CIG ordinaria con 21,4 milioni di ore, seguita dal Veneto e dall’Emilia Romagna rispettivamente con 13,8 e 13,1 milioni di ore. Per quanto concerne la CIG in deroga le regioni che hanno autorizzato il maggior numero di ore sono state: la Lombardia con 13,5 milioni di ore, il Lazio con 11,2 milioni di ore e il Veneto con 9,0 milioni di ore. Per i fondi di solidarietà, le autorizzazioni si concentrano in Lombardia (26,8 milioni di ore), Lazio (15,3 milioni), Veneto (10,4 milioni), Emilia Romagna (8,7 milioni). Queste quattro regioni assorbono il 58% delle ore autorizzate ad agosto nei fondi di solidarietà.
Tavola 4. Distribuzione delle ore autorizzate con causale ‘emergenza sanitaria COVID-19’ per tipologia di intervento e per regione – Agosto 2020
REGIONE | ORDINARIA | FONDI DI SOLIDARIETA’ | DEROGA | TOTALE |
PIEMONTE | 10.506.380 | 7.079.762 | 4.770.769 | 22.356.911 |
VALLE D’AOSTA | 262.252 | 222.233 | 45.452 | 529.937 |
LOMBARDIA | 21.445.542 | 26.755.691 | 13.508.420 | 61.709.653 |
TRENTINO ALTO ADIGE | 2.199.624 | 2.655.494 | 262.167 | 5.117.285 |
VENETO | 13.834.820 | 10.419.277 | 9.000.575 | 33.254.672 |
FRIULI VENEZIA GIULIA | 2.382.980 | 2.443.231 | 1.916.105 | 6.742.316 |
LIGURIA | 1.852.412 | 3.252.900 | 2.941.828 | 8.047.140 |
EMILIA ROMAGNA | 13.142.532 | 8.690.109 | 5.289.119 | 27.121.760 |
TOSCANA | 5.217.390 | 7.838.908 | 6.403.228 | 19.459.526 |
UMBRIA | 1.075.049 | 1.879.430 | 871.545 | 3.826.024 |
MARCHE | 6.542.076 | 2.158.370 | 2.820.582 | 11.521.028 |
LAZIO | 5.364.916 | 15.300.359 | 11.209.451 | 31.874.726 |
ABRUZZO | 1.788.983 | 1.898.786 | 1.631.741 | 5.319.510 |
MOLISE | 210.156 | 94.234 | 384.724 | 689.114 |
CAMPANIA | 4.047.061 | 3.202.151 | 4.381.742 | 11.630.954 |
PUGLIA | 3.027.790 | 3.959.384 | 2.999.792 | 9.986.966 |
BASILICATA | 469.982 | 725.235 | 250.575 | 1.445.792 |
CALABRIA | 481.203 | 739.791 | 1.977.610 | 3.198.604 |
SICILIA | 2.513.954 | 4.450.895 | 4.714.226 | 11.679.075 |
SARDEGNA | 686.829 | 1.196.042 | 1.881.219 | 3.764.090 |
TOTALE | 97.051.931 | 104.962.282 | 77.260.870 | 279.275.083 |