La riforma della cassa integrazione ordinaria sta creando notevoli problemi alle imprese, soprattutto a quelle del comparto edile, che sono costrette a interrompere il lavoro nei cantieri a causa di eventi meteorologici: pioggia, gelo, freddo, vento, ecc.
Dal 29 giugno di quest’anno, infatti, le imprese per accedere alla cassa integrazione per avversità atmosferiche devono presentare, unitamente alla domanda che si inoltra all’Inps, una relazione tecnica dettagliata allegando un bollettino meteorologico rilasciato da organi accreditati, bollettino che in precedenza veniva acquisito direttamente dall’Inps e che ha valore probatorio della pioggia caduta o comunque dell’evento verificatosi.
Il problema è che non esiste un’indicazione ufficiale di tali organi accreditati, tanto che il direttore di Confapi Matera, Franco Stella, ha inviato una nota ai direttori regionali Inps di Basilicata e di Puglia per chiedere di conoscere quali siano tali enti, in modo da consentire alle imprese di adempiere correttamente all’obbligo di legge, agevolando nel contempo le verifiche da parte delle Sedi Inps competenti.
Confapi Matera, dall’emanazione del dlgs 148/2015, sta segnalando agli organi competenti le varie criticità contenute nella norma circa l’accesso all’ammortizzatore sociale che si sottolinea essere un sostegno alle imprese e ai lavoratori per superare transitori e imprevedibili situazioni di riduzione e/o sospensione di lavoro.
Da ultimo, il direttore Stella ha chiesto anche un incontro al direttore della Sede Inps di Matera, Vito Latela, per poter meglio chiarire i criteri ministeriali stabiliti per la concessione della cassa integrazione guadagni ordinaria.
Intanto, l’unico ente di cui è nota la competenza in materia è l’Aeronautica militare, il cui servizio meteorologico rilascia i bollettini meteo a pagamento e con tempi di rilascio che non si conciliano con quelli delle domande di cassa integrazione.
Tutto ciò costituisce un aggravio di costi e una complicazione di procedure per le imprese che ricorrono alla cigo per avversità atmosferiche. Si crea, inoltre, una disparità di trattamento con il settore agricolo, soggetto agli eventi meteorologici come quello edile per esempio e in cui è lo stesso Inps ad acquisire autonomamente i dati sulle precipitazioni atmosferiche.