Mappatura degli ettari destinati al castagno, lotta al Cinipide e modifiche alla legge regionale 42/98 sulle “Norme in materia forestale” al centro dell’incontro di questa mattina al Dipartimento regionale alle Politiche Agricole e Forestali. Alla riunione, presieduta dall’assessore Michele Ottati, presenti i sindaci dei Comuni interessati dalla presenza di castagneti, i rappresentanti, dell’Alsia, dell’Università, delle organizzazioni agricole e dei produttori. Sul tavolo lo spinoso problema del Cinipide, un parassita d’importazione che attacca i germogli delle piante provocando una riduzione della fruttificazione fino al deperimento dell’albero. La castanicoltura lucana è diffusa in particolare nelle aree interne del Potentino. In Basilicata la produzione, dopo il boom produttivo degli anni passati, è oggi in netto calo tanto che l’80% dei castagneti da frutto è ormai in stato di abbandono. Fra le produzioni primeggia tra gli altri il Marroncino di Melfi molto apprezzato dall’industria dolciaria per la realizzazione dei marron glaces.
Al termine dell’incontro l’assessore Ottati ha invitato i sindaci a predisporre una più precisa mappatura degli ettari destinati al frutto o solo da legno per meglio individuare le aree interessate dalla presenza del parassita che va combattuto entro la primavera del prossimo anno. “Solo dopo una più attenta schedatura delle aree – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura – si potrà definire il numero esatto di lanci da effettuare per debellare il Cinipide. All’università chiedo – ha aggiunto Ottati – un’attenta analisi e studi di settore per non rendere meno efficaci gli interventi. Soltanto alla fine di questo lavoro preliminare da concludersi entro metà gennaio, avremo un quadro della situazione più chiaro. Inutile oggi – ha terminato Ottati – parlare di 60-70 lanci di insetti ausiliari parassitoidi o addirittura, come richiesto, di un numero ancora maggiore”.
Sul tavolo anche la modifica alla legge 42 del 1998. Si è discusso in particolare dell’eventuale integrazione all’articolo 4 che riguarderebbe la riconversione colturale dei castagneti da legno in castagneti da frutto. Proposta al momento solo accantonata. Dai sindaci e produttori è giunta la richiesta, peraltro accettata dall’assessore Ottati, di una discussione tra i rappresentanti dei Comuni, produttori e organizzazioni agricole per giungere a una normativa condivisa. La bozza, per tanti, era solo al primo studio. L’invito è a un futuro incontro da tenersi già entro i primi giorni di dicembre.