«Sabato 25 novembre saremo a Roma per alzare le bandiere di un sindacato che vuole cambiare con la forza responsabile della partecipazione gli aspetti negativi della manovra economica, a cominciare dal capitolo previdenziale». Con queste parole il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo rilancia la manifestazione nazionale di Piazza Santi Apostoli, a Roma, indetta dalla Cisl per incalzare Governo e Parlamento sulle modifiche da apportare alla legge di bilancio e per sostenere la proposta di un patto sociale per una nuova stagione del lavoro e dei diritti. Proprio sul patto sociale Cavallo conta di recuperare lo spirito unitario del 1° maggio: «Non è un mistero che con Cgil e Uil non c’è condivisione sul piano del metodo, ma sugli obiettivi ritengo che si possa e si debba lavorare per recuperare una unità sindacale concreta e non di facciata. Come Cisl restiamo convinti che scioperare sulla manovra economica sia sbagliato e controproducente. Per questo abbiamo proposto a Cgil e UIl una manifestazione unitaria di sabato che incarnasse una proposta costruttiva per il paese. Sono state fatte altre scelte e ne prendiamo atto».
Il segretario della Cisl guarda oltre e anticipa il percorso del futuro confronto: «Avremo un mese di tempo per esercitare il massimo della pressione sulle forze politiche e sui parlamentari per migliorare il profilo sociale della legge di stabilità. Nella manovra si sono luci ma anche ombre: ci sono risorse importanti sulla riduzione del cuneo contributivo, sulla riduzione delle aliquote e sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego, ma c’è molto da fare, specie sul capitolo della previdenza dove si è fatto un passo indietro rispetto alle migliorie che avevamo conquistato negli anni passati per rendere più flessibile l’accesso alla pensione dopo una vita di sacrifici. Scendiamo in piazza – continua Cavallo – per chiedere a Governo e Parlamento più risorse per la sanità, l’istruzione, per lo sblocco delle assunzioni e le stabilizzazioni del precariato, per una più incisiva azione contro la povertà, per rivendicare risorse a sostegno della disabilità e della non autosufficienza. Il nostro obiettivo è migliorare la manovra, ma andare anche oltre, guardando alla piena attuazione del PNRR, al rinnovo dei contratti, alla definizione di un nuovo patto sociale che richiami tutti all’esercizio della responsabilità, a vere politiche per il rilancio delle regioni del Mezzogiorno. In questo frangente al paese non servono le lacerazioni ma una politica condivisa per la crescita, il lavoro e solidarietà».
Il segretario della Cisl lucana torna anche sulla questione del salario minimo: «La Cisl da sempre sostiene l’idea che il salario minimo vada fissato valorizzando la contrattazione tra le parti, non contro la contrattazione. Un salario minimo per legge rischia di livellare verso il basso i trattamenti e di smontare i progressi faticosamente realizzati in questi anni con la contrattazione. Per alzare i salari e difendere i posti di lavoro, contrastando le delocalizzazioni selvagge, serve la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. La nostra proposta di legge va proprio nella direzione di una compiuta democrazia economica, in grado di tenere insieme efficienza del mercato e solidarietà», conclude Cavallo.