“L’attuale fase di turbolenza politica rende difficoltoso il dialogo con le parti sociali. Dalla politica mi aspetto in questa fase senso di responsabilità e capacità di ascoltare le parti sociali”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, aprendo questa mattina i lavori del consiglio generale in videoconferenza alla presenza della segretaria nazionale Daniela Fumarola. Nel corso della sua relazione Cavallo ha fatto un bilancio dei primi tre mesi di attività della nuova segreteria regionale, eletta lo scorso giugno, indicando anche le priorità del sindacato nel confronto con la Regione Basilicata. Un confronto, ha lamentato il segretario della Cisl, che fatica però a decollare: “Abbiamo chiesto alla governo regionale di aprire un confronto sulle proposte lanciate nelle scorse settimane da Cgil Cisl Uil e di non arroccarsi nella torre d’avorio di un potere autoreferenziale. Purtroppo, l’attuale instabilità politica, che sembra irretire l’azione del governo regionale, non aiuta l’apertura di un confronto e rischia di farci perdere tempo prezioso proprio nel momento in cui massima dovrebbe essere la coesione e chiari gli obiettivi da perseguire nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilizienza”.
“Arrivare all’appuntamento con il più poderoso programma di investimenti pubblici mai messo in campo in Europa dal secondo dopoguerra – ha aggiunto Cavallo – sarebbe un errore imperdonabile e metterebbe a rischio non il nostro futuro ma quello delle prossime generazioni. Ci aspettiamo dunque un sussulto di responsabilità da parte della classe politica regionale, senza distinzione di casacca, perché sugli obiettivi per i prossimi trent’anni non possono esserci divisioni. Rivendichiamo da subito di essere interlocutori ai tavoli dove si discute il piano di ripresa e resilienza della Basilicata, perché al momento non c’è alcun confronto, né sul PNRR, né sulla nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027”.
Il potenziamento della governance e della capacità amministrativa con un piano di assunzioni nella pubblica amministrazione; una riforma della sanità che metta al centro il territorio e i bisogni di salute delle famiglie; lo sblocco degli investimenti per l’ammodernamento delle infrastrutture materiali e immateriali: queste le priorità indicate nel corso della sua relazione da Cavallo che nel giorno della manifestazione di Fridays For Future a Potenza e Matera ha auspicato anche “una vera svolta ambientale delle politiche di sviluppo regionale”. Per il leader della Cisl serve un patto sociale per la crescita e il lavoro poiché “il paese va ricostruito nel segno della pace sociale e della condivisione progettuale. Oggi l’Italia ha bisogno della convergenza delle istituzioni e delle forze sociali su un grande progetto di ricostruzione nazionale, progetto che è innanzitutto morale”. In tal senso, per il segretario regionale della Cisl “il PNRR è insieme una sfida che include una responsabilità storica: spendere bene oggi per costruire le fondamenta dell’Italia delle future generazioni. Su fisco, pensioni, ammortizzatori sociali e politiche attive del lavoro serve un confronto vero con il governo nazionale”, ha concluso Cavallo.
Della necessità di un patto sociale ha parlato anche la segretaria nazionale Daniela Fumarola in conclusione dei lavori, evidenziando che “oggi anche il presidente del Consiglio Draghi e Confindustria condividono questa prospettiva”. Il riferimento è alle parole di Draghi che all’assemblea nazionale degli industriali ha proposto “un patto economico, sociale, produttivo per il Paese”, idea sposata dallo stesso presidente di Confindustria Bonomi. “Quando diciamo che c’è bisogno di un patto concertato – ha spiegato la segretaria della Cisl – è perché soltanto attraverso la concertazione, e lo abbiamo verificato nella storia del nostro paese, si possono raggiungere dei risultati importanti. Abbiamo apprezzato questa apertura, ora dobbiamo andare fino in fondo”.
Va in questa direzione anche la proposta della Cisl di una governance partecipata del PNRR per “capire che tipo di progetti si fanno, quante risorse vanno al Sud e come vengono impiegate. Dobbiamo vigilare affinché le risorse del Mezzogiorno non vengano dirottate altrove come è spesso accaduto in passato”, per questo “è necessario vigilare sulla qualità della spesa, con una visione e una progettazione chiare e orientate a creare nuovo lavoro”. Resta sul tavolo del confronto con il governo la questione spinosa dei licenziamenti e la riforma degli ammortizzatori sociali. La Cisl da tempo “spinge per creare una rete di protezione sociale per tutti con ammortizzatori veramente universali, mutualistici, inclusivi, su basi assicurative, ben collegati a vere politiche attive del lavoro, che assicurino formazione costante e possano contare su centri per l’impiego potenziati e una regia nazionale degna di questo nome”.
“Se non riusciremo a completare la riforma degli ammortizzatori sociali entro ottobre – ha avvertito Fumarola – il governo dovrà estendere fino a fine anno il blocco dei licenziamenti”. Infine, un passaggio sul green pass: “Abbiamo salutato favorevolmente la decisione del governo perché rende le regole uniformi e impedisce le fughe in avanti aziendali che abbiamo visto questa estate. Ora bisogna aggiornare i protocolli nei luoghi di lavoro. Dobbiamo mettere in campo un surplus di responsabilità sapendo che il vaccino è l’unica arma che abbiamo a disposizione per sconfiggere il Covid e garantire la ripresa economica”, ha concluso la segretaria della Cisl.