Un rinnovo nel segno della continuità rispetto alla visione innovativa che aveva già animato il precedente contratto del 2016 e della sostenibilità economica: è in questa chiara direzione che va l’ipotesi di accordo per il nuovo contratto dell’industria metalmeccanica sottoscritta lo scorso 5 febbraio tra le parti, e che è stata al centro del webinar promosso dalla sezione Industrie meccaniche, elettriche ed elettroniche di Confindustria Basilicata, in collaborazione con Federmeccanica, dedicato ai contenuti più rilevanti dell’intesa.
“Un’iniziativa fortemente voluta nello spirito di servizio che anima il nostro impegno per le imprese associate – ha dichiarato il presidente della sezione, Carlo Carulli, nell’introduzione ai lavori – Quello disegnato in questo accordo non è tanto un contratto del lavoro quanto per il lavoro, con una valenza qualitativa prima ancora che quantitativa, in grado di rispondere in maniera efficace alle sfide dell’industria moderna, improntata alla marcata digitalizzazione”.
“Un Contratto maturato dopo mesi di trattativa in una fase difficilissima per il nostro Paese – ha commentato il direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi che ha illustrato la visione e le principali tappe che hanno portato alla sigla dell’ipotesi di rinnovo – Pur vivendo anche momenti di acceso confronto, grazie alle positive relazioni tra le parti si è potuto raggiungere un risultato importantissimo. Anche questo Contratto, come quello del 2016, è animato da uno spirito riformatore. Abbiamo mandato un segnale di fiducia al Paese e dimostrato che le riforme si possono, anzi si devono fare. Crediamo molto nelle relazioni, nei rapporti tra le parti. Parti che si uniscono, non controparti. Tutti abbiamo il medesimo obiettivo, far crescere le imprese e le persone che operano in esse. Possono differire le idee su come realizzare tutto questo, ma la diversità è comunque un valore – ha proseguito il DG Franchi -. Ci si dovrebbe sempre concentrare su quello che unisce e non su ciò che divide. Solo così si possono trovare quelle soluzioni che consentono di affrontare i problemi e cogliere le opportunità. Ad ogni livello, da quello nazionale a quello aziendale. Anche questo è parte del Rinnovamento culturale che intendiamo portare avanti”.
Oltre alla stabilizzazione del modello di garanzia retributiva del 2016, tra gli aspetti più rilevanti dell’ipotesi di accordo c’è il nuovo inquadramento professionale con valorizzazione economica. “Una riforma epocale – ha spiegato ancora Franchi – che coglie i cambiamenti già in atto nelle organizzazioni di molte aziende, proiettandoci nel futuro. Si riconosce il ruolo dei collaboratori, non solo cioè di quello che si fa, ma anche del come si fa e del come si può fare meglio”.
Tanti sono gli elementi di qualità del Contratto, come emerge anche dalle altre tematiche affrontate nell’ipotesi di accordo, tra cui: rafforzamento della formazione continua, apprendistato, promozione della previdenza complementare per i giovani, ma anche tutela delle donne contro violenze e molestie e tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
Tutti aspetti che sono stati al centro del confronto diretto tra il direttore delle Relazioni industriali di Federmeccanica, Daniela Dario e gli imprenditori associati che hanno risposto con grande interesse e partecipazione al seminario.