Antonio Cefola, Segretario Generale Uiltrasporti Basilicata: “Trasporti e Logistica Basilicata, basta silenzi e incapacità. Avviare una vertenza Trasporti Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
Ora basta. I lavoratori, i cittadini, gli utenti non ne possono più delle continue criticità e incapacità di risolverle degli enti preposti.
Siamo stanchi di essere convocati, discutere, riconvocati, ridiscutere senza avere risposte chiare e impegni precisi e soluzioni immediate.
La crisi che attraversa il settore trasporti e logistica in Basilicata non ammette pause ma deve essere attenzionata prima che ci si possa trovare in situazioni precarie e irreversibili per i lavoratori addetti e i cittadini lucani.
Il TPL presenta grosse deficienze nei servizi e insopportabili inadempienze nei pagamenti degli stipendi ai lavoratori ormai allo stremo delle forze economiche.
Il Cotrab continua a non garantire interventi sicuri ai propri dipendenti e scarica tutto sulla burocrazia degli Enti Regione e Provincie che continuano a rimbalzarsi responsabilità senza aver ancora risolto i problemi di insolvenza.
Il Trasporto Urbano della città di Potenza continua a rappresentare un serio problema per l’amministrazione comunale che risulta completamente assente alle continue pressioni delle Organizzazioni sindacali a riguardo dell’inefficienza del servizio e la messa in sicurezza dei lavoratori che in assenza delle minime misure di prevenzione Covid continuano a lavorare a proprio rischio.
Inesistente l’attività di controllo per il rispetto delle norme comportamentali in capo all’utenza. Non viene garantito neanche il controllo dell’affluenza presso le scuole dove, esempio lampante Seminario Maggiore , l’eccessiva presenza di auto mette in seria difficoltà l’afflusso e deflusso dei bus e l’incolumità degli studenti.
Nonostante varie riunione presso l’assessorato alle attività produttive e impegni verbali, la logistica presenta lacune nella garanzia per il mantenimento dei posti di lavoro.
E’ il caso della ex Auchan di S. Nicola di Melfi dove 126 lavoratori continuano a svolgere l’attività lavorativa in condizioni economiche precarie e senza sicurezza dell’avvenire. E’ preoccupante l’assenza totale del Ministero dello Sviluppo Economico che non risponde alle continue sollecitazioni delle Organizzazioni Sindacali regionali e nazionali. Non è più pensabile di continuare a rimandare senza dare certezze ai lavoratori e famiglie.
Le beghe politiche all’interno dell’Amministrazione Regionale e Provinciali affossano le soluzioni dei problemi e non aiutano il popolo lucano a progettare il futuro specie in un momento come l’attuale che ha bisogno di concretezza, unità e coesione per affrontare le criticità esistenti ed evitare il continuo spopolamento.
In questa situazione è inevitabile uno scontro sociale che in alcuni casi ha già dato segni di insofferenza.