I sindacati FP Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl hanno inviato una lettera al Presidente della Giunta Regionale, all’Assessore Dipartimento Sviluppo Economico, il lavoro e i Serv. alla Comunità, al Dirigente Generale della Presidenza, al Capo dell’Ufficio di Gabinetto della Presidenza, al Direttore Generale dell’ARLAB in cui denunciano la situazione precaria in cui si trovano i Centri per l’Impiego della Basilicata e annunciano lo stato di agitazione e azioni di protesta”.
Di seguito i particolari:I Centri per l’Impiego della Basilicata sono stati abbandonati dalla politica regionale. Occorrono interventi urgentissimi. Proclamazione stato di agitazione e preannuncio azioni di protesta”.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali FP Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl lanciano l’ennesimo grido di allarme sulla gravissima situazione dei Centri per l’impiego di Basilicata, dove la carenza di personale e la precarietà organizzativa e strumentale sono estreme ed i lavoratori operano in condizioni di fortissimo disagio, con l’assurdità che sono aditati quali responsabili dello sfascio organizzativo.
Le responsabilità delle disfunzioni sono, invece, tutte in capo alla politica regionale e ai vertici gestionali.
I lavoratori non possono continuare a subire le giuste lamentele dei cittadini che chiedono assistenza e risposte ai loro bisogni di occupazione.
La Giunta Regionale deve con urgenza adottare rimedi eccezionali ad una situazione eccezionale, dando soluzioni allo stato disastroso nel quali sono stati fatti precipitare i Centri per l’Impiego di Basilicata.
Si ponga, intanto, mano all’assunzione dei 10 precari in fase di stabilizzazione, i quali possono offrire un valido supporto ai CPI.
Per evitare il blocco dei sevizi sul territorio a danno dei cittadini e per scuotere dal torpore i vertici politici e gestionali, i sindacati S. FP Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl proclamano da subito lo stato di agitazione permanente del personale dei Centri per l’Impiego e preannunciano azioni di protesta nelle prossime settimane se non saranno date le risposte che si chiedono.
Si chiede anche l’intervento delle loro eccellenze, i Prefetti di Potenza e di Matera per trovare soluzioni alle possibili ricadute della vertenza sul piano sociale e della sicurezza pubblica.