Centro accoglienza Città della Pace a Scanzano Jonico, appello di Cgil, Cisl e Uil Matera a Governo Bardi: “Sbloccare subito il progetto. No al tentativo di spostare su altro sito il finanziamento del Pon Legalità”. Di seguito la nota integrale inviata dai segretari provinciali Eustachio Nicoletti, Giuseppe Bollettini e Bruno Di Cuia.
“Siamo in presenza di scelte riconducibili a interessi di privati. Gli organi competenti facciano fino in fondo la propria parte per garantire trasparenza e legalità”.
“Apprendiamo del tentativo di spostare il finanziamento del Pon Legalità per il completamento della Città della Pace di Scanzano Jonico a un altro sito di Bernalda, già scartato a suo tempo dalla Regione e dall’Asia. Non si comprendono le ragioni politiche e amministrative di una iniziativa del genere. Il rischio è di perdere il finanziamento a favore del completamento della struttura, 2 milioni di euro del Pon Legalità, per interessi estranei alla pubblica amministrazione, ignorando totalmente la necessità di misure necessarie a fronteggiare l’accoglienza nell’area Metapontina con il continuo arrivo di braccianti stagionali”. È quanto affermano i segretari di Cgil – Cisl e Uil della Provincia di Matera.
“Ormai siamo in presenza non più di scelte politiche, ma di scelte e aspetti riconducibili a interessi privati di qualche rappresentante istituzionale. È giunto il tempo che gli organi competenti facciano fino in fondo la propria parte per garantire trasparenza e legalità.
Sarebbe veramente un paradosso se le risorse del Pon legalità fossero orientate per tutt’altri fini.
Ignorando del tutto, tra le tante cose, che la Città della Pace di Scanzano è un progetto voluto da due personalità premio Nobel per la pace, la cui Fondazione opera costantemente sul territorio lucano – e non solo – a sostegno dei più deboli, accogliendo numerosi rifugiati. È ora più che mai fondamentale stringere i tempi per il completamento, soprattutto in un momento come quello che l’Europa sta attraversando. Con migliaia di persone ancora una volta in fuga dalla guerra, è più che mai inaccettabile che un progetto su cui sono state già impiegate ingenti risorse non giunga a completamento, rischiando di vanificare tutto quanto già fatto e quanto si potrebbe realizzare in termini di possibilità di offrire una sistemazione dignitosa ai lavoratori stagionali.
La Regione approvi la delibera di giunta necessaria, ferma da due anni. L’abbandono definitivo del progetto rappresenterebbe l’ennesimo spreco di risorse pubbliche e la rinuncia definitiva a un’idea di accoglienza che, oggi più che mai, non può essere abbandonata”.