Centro di accoglienza Città della Pace di Scanzano, Cgil Basilicata e Cgil Matera: “Bloccare la delibera regionale. Grave danno alle misure del Piano nazionale di contrasto al caporalato. Chiesto incontro urgente al prefetto di Potenza”. Di seguito la nota integrale.
Da circa tre anni i ministeri del lavoro e dell’Interno hanno indirizzato presso la Regione Basilicata ingenti risorse della UE a sostegno dei programmi e gli interventi decisi a livello regionale nell’ambito del tavolo Anticaporalato coordinato dalla prefettura. Si tratta, ricordiamo, di circa 18 milioni per la realizzazione dei nuovi Centri di accoglienza di Boreano, Gaudiano, ristrutturazione dell’ex Tabacchificio di Palazzo San Gervasio e completamento della Città della Pace di Scanzano in costruzione da anni oltre ad interventi di inclusione, trasporti, reclutamento e socio sanitari.
Al momento sono stati approvati e sono in corso di attuazione gli interventi di Boreano, Gaudiano e Palazzo San Gervasio con apposite delibere che hanno chiuso i relativi procedimenti amministrativi della giunta in collaborazione con il governo e i Comuni con una spesa di oltre cinque milioni. Per il completamento del Centro di Scanzano si è invece di fronte al blocco della delibera firmata dal presidente della Regione Basilicata per chiudere l’iter concordato con il Comune di Scanzano, che ha provveduto alla progettazione delle attività formative, di ricerca, culturali e di accoglienza dei lavoratori in accordo con il ministero dell’Interno. La delibera è ferma da aprile del 2020.
Si tratta di un episodio che nuoce alla realizzazione delle misure lucani inserite nel Piano nazionale di contrasto al caporalato e allo sfruttamento approvato definitivamente all’unanimità dalla Conferenza Stato/Regioni e dalla apposita Commissione parlamentare. Il sito di Scanzano rischia di rimanere un grande rudere in quanto le risorse UE devono essere spese e rendicontare entro i prossimi due anni.
Ieri sera l’attrice statunitense Sharon Stone, durante una trasmissione televisiva, ha ricordato il suo impegno e quello della defunta Premio Nobel Betty Williams per la realizzazione del centro e degli altri interventi collaterali finanziati da privati e da utilizzare nel sistema integrato della struttura.
Riteniamo l’intervento di Scanzano urgente anche alla luce delle recenti inchieste giudiziarie sulle attività criminali nell’area Metapontina che, sommate ai numerosi arresti per caporalato nei scorsi mesi, delineano una situazione estremamente grave. Abbiamo già indicato le misure e gli interventi per la ripresa del controllo di un territorio fortemente interessato da attività agroalimentari e occupazionale di grande portata. Occorre ricordare che nel 2020 sono stati assunti nell’area oltre 15 lavoratori braccianti a maggioranza migranti.
La lotta alla criminalità comporta necessariamente misure concrete, come accoglienza e trasporto dei lavoratori, per estirpare alle radici i fenomeni legati alle attività dei caporali e di quanti sostengono la gestioni di ghetti e lo sfruttamento degli stessi con bassi salari, lavoro nero e tratta.
La situazione impone urgentemente lo sblocco della delibera anche per continuità amministrativa anche in relazione agli interventi transitori di accoglienza che termineranno nel 2022 sempre finanziati dalla UE e proposti dal tavolo regionale.
Abbiamo pertanto chiesto al prefetto coordinatore di Potenza di convocare urgentemente un incontro con il presidente della giunta regionale per sbloccare la situazione e ribadire l’importanza dell’attuazione degli interventi che sono momento decisivo anche della lotta alla criminalità e al caporalato.