Mercoledì 26 agosto 2020 a partire dalle ore 9 davanti al Centro Oli di Viggiano è in programma la protesta di tutti i lavoratori dell’RTI (raggruppamento temporaneo di impresa Officine Dandrea, Ram Meccanica, Elettra e Garramone) promossa dalle organizzazioni di categoria di FIM FIOM e UILM a seguito delle vertenze irrisolte all’interno del Centro Oli di Viggiano, a partire dal mancato rispetto dell’accordo di secondo livello da parte dell’Elettra in merito al mancato riconoscimento delle indennità economiche legate alla modifica dell’’orario di lavoro (modifica imposta da Eni) e dall’utilizzo indiscriminato della cassa integrazione da parte di Officine Dandrea a seguito della riduzione drastica delle attività, sempre decisa da Eni, che sta determinando una crisi sociale dell’intero territorio della Val D’Agri.
È altresì paradossale l’’azzeramento delle attività in ambito ambientale che coinvolge sette lavoratori della Garramone, da marzo in cassa integrazione a zero ore.
La situazione industriale all’interno della RTI fotografa perfettamente la questione petrolio in Basilicata, dovuta a scelte scellerate da parte di Eni e dunque non condivisibili che stanno determinando una crisi anche occupazionale, che ad oggi non sembra vedere una soluzione.
Lo ripetiamo ancora una volta: l’emergenza sanitaria dovuta al Covid non può essere l’ alibi per depredare e ricattare il territorio lucano perché non solo non è corretto dal punto di vista etico e sociale ma la questione del mancato rinnovo delle concessioni e il prezzo del barile non possono essere il paracadute o il parafulmine di una crisi indotta dall’Eni stessa.
Lo sciopero di mercoledì 26 agosto dalle 9 alle 12 si terrà con assemblea di tutti i lavoratori davanti al Centro Oli di Viggiano in cui verranno decise altre azioni sindacali che possano tutelare il lavoro e i lavoratori.