Le azioni messe in campo dalla regione Basilicata, nei giorni scorsi a sostegno del comparto produttivo, del sistema delle imprese ed a quello del turismo, rappresentano un ottimo punto di partenza su cui innestare nuove iniziative e nuove opportunità.
Partendo dal principio che i primi flussi turistici saranno quelli relativi al turismo di prossimità e che si prevedono flussi di rientro di italiani e di lucani, dall’estero, appare opportuno evidenziare la esigenza di talune misure aggiuntive, sulle quali siamo pronti ad affrontare il tema, seguendo lo schema e le indicazioni emerse nei giorni scorsi dai confronti avuti con il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero su input del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale.
– Al reddito di emergenza accedono anche gli italiani all’estero;
– rilanciare e sostenere i progetti del turismo di ritorno e delle radici
– Accoglienza giovani italiani nel mondo per nel periodo estivo dell’anno 2021
REM – I dati dicono che nei prossimi mesi, non meno di circa 100 mila italiani faranno rientro dai loro Paesi e tra di loro molti saranno in difficoltà reali di sostentamento e di rientro ad una condizione di vita soddisfacente. I lucani sono già tra questi e nel contesto generale rappresentano una emergenza ma anche una opportunità.
In questi mesi di pandemia molti italiani all’estero, ha rilevato il CGIE, hanno perso il lavoro a causa dei blocchi delle attività e non rientrano, nei paesi di residenza, negli ammortizzatori sociali locali o, se ci rientrano, questi non sono sufficienti a rendere possibile la loro permanenza all’estero.
In conseguenza di questa situazione, molti cittadini italiani sono stati costretti a rientrare in Patria. Si tratta in larga parte di coloro che sono partiti negli ultimi anni, soprattutto in Europa e che lavoravano prevalentemente nei settori della ristorazione o del turismo e con contratti a tempo, precari o in nero.
Contrariamente a quanto avveniva con il reddito di cittadinanza, che prevede la residenza in Italia da almeno cinque anni per accedervi, con il DECRETO LEGGE ,”rilancio” licenziato dal Governo è stato previsto il Rem (Reddito di Emergenza), a cui possono accedere anche questi italiani all’estero che hanno perso il lavoro e che sono rientrati o rientrano in Italia entro giugno, trasferendo la residenza.
È dunque giusto che al Reddito di emergenza accedano anche loro e le Regioni devono fare anche la loro parte.
TURISMO DI RITORNO e del TURISMO DELLE RADICI – Lo stesso auspicio che sollecitiamo per realizzare e finanziare forme di diretto coinvolgimento delle Associazioni dei Lucani in Italia in questa prima fase di ridotta mobilità e nel mondo subito dopo o contestualmente, nel sostegno alla promozione di iniziative sul TURISMO DI RITORNO e del TURISMO DELLE RADICI, che caratterizzano già da qualche tempo le azioni del Ministero degli Affari Esteri di concerto con la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e nello spirito dei progetti messi in azione con i suoi strumenti operativi dall’Ufficio Cooperazione Internazionale della Presidenza della Giunta Regionale attraverso anche gli Sportelli Basilicata operanti presso le Federazioni dei Lucani all’estero e attivando operativamente le funzioni anche del Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice” con la riapertura del Museo dell’Emigrazione Lucana.
– Accoglienza giovani lucani nel mondo per nel periodo estivo dell’anno 2021
E’ stato avviato nei giorni un percorso destinato ai giovani italiani nel mondo per l’accoglienza, nel periodo estivo dell’anno 2021, presso le strutture residenziali universitarie finalizzato allo studio della lingua e della cultura italiana. L’Ersu Palermo per esempio, farà da “apripista” per consentire la creazione di appositi percorsi formativi e culturali legati anche al “turismo di ritorno”.
Un’azione dedicata agli italiani emigrati all’estero e ai loro discendenti per dare l’opportunità di tornare e di conoscere il Paese di origine dei genitori o dei nonni e per ritrovare le proprie radici, per riscoprire origini e storie familiari, territori di provenienza, tradizioni culturali, prodotti artigianali ed eno-gastronomia del territorio, ma anche per essere messi in contatto con le istituzioni pubbliche statali e non statali che fanno formazione di livello universitario e alta formazione artistica e musicale in Italia.
“L’interculturalità e l’internazionalizzazione – è stato fatto rilevare – sono valori oggi imprescindibili per il percorso di crescita formativa di ogni giovane e favorire flussi di mobilità tra paesi rappresenta senz’altro una straordinaria opportunità”.
Una occasione che la Basilicata non può perdere.