Nel primo trimestre 2016 in Basilicata sono previsti 1080 assunzioni di dipendenti; 320 contratti in somministrazione; 290 contratti di collaborazione e altre modalità di lavoro indipendente. Delle 1080 assunzioni dipendenti il 48% sarà a tempo determinato,con una distribuzione delle stesse per il 51% nell’industria (compreso le costruzioni) ; il 75% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; il 28% interesseranno giovani con meno di 30 anni. E’ quanto si rileva da un nuovo Rapporto del Centro Studi Sociali e del Lavoro Basilicata, curato da Giancarlo Vainieri e Michelina Zampino che, dopo il Rapporto sul Mercato del Lavoro nel 2015 (Basilicata verso il 2016), hanno rielaborato in chiave regionale i dati dei programmi occupazioni delle imprese rilevati da Unioncamere (fonte Excelsior I trimestre 2016).
Il saldo – si sottolinea nel Rapporto – è positivo di +100 unità lavorative (periodo gennaio-marzo 2016 ,era di 90 unita nel I trimestre 2014 ):1680 su 1580 uscite dovute a scadenza di contratto, pensionamento e altri motivi. Le assunzioni si verificheranno nel 66% dei casi nella provincia di Potenza e a Matera e provincia nella misura del 34%. Il 42% delle assunzioni sara’ a tempo indeterminato, a tutele crescenti, e quasi il 30% delle assunzioni totali rappresentera’ attività stagionali e picchi di attività. Il dato previsionale di crescita – sottolineano i ricercatori del Centro Studi Sociali e del Lavoro Basilicata – è filtrato in un caleidoscopio di fenomeni segnati da una ruvidezza del mercato che comprende negatività e precarietà. Il comparto con una buona previsione di ripresa, come già registrato nel 2015, è quello dell’ industria in senso stretto ma anche dell’intero comparto industriale, compreso le costruzioni: 560 assunzioni sul totale di 1.080 previste. La maggior parte delle assunzioni (810) sarà localizzata in aziende medio piccole (da 1 a 49 dipendenti),solo 270 assunzioni invece, saranno effettuate da aziende che superano i 50 dipendenti. Le 560 assunzioni dell’industria, saranno per il 39.6% a tempo indeterminato, il 52.9 % a tempo determinato, il 6.8% in apprendistato e lo 0.7% altri contratti. Nei servizi si prevedono 520 assunzioni: per il 44.7% saranno contratti a tempo indeterminato, il 47.2% a tempo determinato, 9.8% in apprendistato e l’1.9% altri contratti. Ad assumere maggiormente a tempo indeterminato sono le aziende che superano i 50 dipendenti (44.7%) rispetto alle aziende con meno di 50 dipendenti (41.1%).
L’evoluzione dei dati di previsione occupazionale – evidenziano Vainieri e Zampino – ‘parla chiaro’: occorre un’ incisiva politica regionale di cura e di raccordo con la crescita del tessuto imprenditoriale,cosi come esso si manifesta nella peculiarità locale. Si tratta di enormi problematiche legate alle aziende medio piccole che non riescono a prevedere in modo adeguato variazioni del mercato di riferimento. La mutevole situazione del mercato e della domanda di lavoro ,richiede che il sistema di formazione sia perfettamente allineato con i bisogni formativi che il mercato richiede. Per i ricercatori del Centro Studi Sociali e del Lavoro Basilicata i dati Excelsior dimostrano che va colmato proprio lo scarto tra domanda di nuovi profili e la carente disponibilità locale delle figure più richieste, quelle dotate di una buona professionalità. Saranno proprio quelli degli operai specializzati e dei conduttori di impianti i profili professionali più richiesti per il I trimestre 2016 (del 49% dei casi). Occorre una svolta nel governo del Mercato del lavoro regionale che può scaturire dalla realizzazione dell’Agenzia del lavoro e dell’Osservatorio del Ml . Una Agenzia che cordini in modo efficace ed efficiente i Centri per l’impiego e la loro attività di orientamento e di avvio concreto dei giovani al lavoro. Un’Agenzia capace di attivare strumenti di animazione territoriale, coinvolgendo enti, comuni, Asl insieme al sistema privato di supporto alla realizzazione di buoni risultati di politica attiva. Un Osservatorio del Ml come strumento di monitoraggio di fenomeni legati all’occupazione regionale, ma anche come luogo autonomo di previsione e di studio delle potenzialità dell’intero settore produttivo lucano e di supporto al “sistema” impresa lucana.
Mar 11