“L’anticipo di 4 miliardi dal Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027 per infrastrutture al Sud, annunciato dai Ministri Carfagna (Sud) e Franco (Economia), è una buona prova di questo Governo di tenere fede all’impegno di accelerare la spesa, anticipando quella proveniente dal Pnrr, e dare una svolta al gap infrastrutturale delle regioni meridionali”. E’ il commento di Alfredo Cestari (ItalAfrica, promotore del Progetto “Sud Polo Magnetico”) che aggiunge: “condivido l’indicazione del Ministro Carfagna perché il prossimo ciclo di programmazione FSC deve rappresentare un grande programma strutturale per la riduzione dei divari territoriali e per lo sviluppo del Sud, delle aree interne e di ogni territorio depresso del Paese, abbandonando così le cattive abitudini del passato che spesso hanno visto l’Fsc un po’ saccheggiato, utilizzato come bancomat per esigenze che nulla avevano a che fare con l’obiettivo della riduzione dei divari territoriali. Come la Carfagna anche noi imprenditori del Sud vogliamo che sia utilizzato per garantire il riequilibro economico e sociale tra i territori a integrazione degli altri strumenti a cominciare dal Pnrr e dai fondi strutturali europei.
A questo punto credo – aggiunge Cestari – che non ci possano essere più alibi per Regioni, Comuni, Enti pubblici del Sud per spendere rapidamente e bene le risorse che arriveranno. Siamo dunque entrati dall’enunciazione dei principi, che abbiamo condiviso, all’attuazione dei programmi. Il Mezzogiorno ha una grande opportunità davanti a sé. Per coglierla mai come oggi c’è bisogno di un impegno comune e condiviso, che coinvolga istituzioni nazionali e locali, parti sociali, soggetti singoli e associati del mondo della cultura, dell’impresa, della formazione e della ricerca, della sanità, di quello ambientalista come delle discipline scientifiche e tecnologiche. E’ quello che intendiamo fare a livello internazionale, per il nostro ruolo specifico, attraverso il Progetto “Sud Polo Magnetico” con l’obbiettivo di promuovere localizzazioni ed investimenti dall’estero nelle regioni meridionali. In questa nuova sfida, di portata epocale per il nostro sistema economico-produttivo, Sud Polo Magnetico – evidenzia il presidente ItalAfrica – cerca di rappresentare un punto di riferimento per il mondo delle imprese e delle professioni operanti nel Sud del Paese mettendo a disposizione esperienze più che trentennali di imprenditori e professionisti che hanno garantito con passione civile e coscienza sociale la loro adesione a questo progetto. Per le Zes del Sud, in attesa delle misure di snellimento burocratico, nuova governance e rilancio programmi – continua – abbiamo messo a disposizione le nostre proposte e i nostri progetti allo scopo di favorire nuovi investimenti e programmi di cooperazione internazionale.
Finalmente si sta facendo strada il principio che se non cresce il Sud, non cresce nessuno, neanche il Nord. Questo principio deve essere come per noi attraverso Sud Polo Magnetico la bussola di orientamento in ogni futura azione di Governo, Parlamento, Regioni, Enti Locali e parti sociali”.