La nomina da parte del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, di Manlio Guadagnuolo e Floriana Gallucci, rispettivamente commissari delle Zone economiche speciali Adriatica, che comprende anche il Molise, e Ionica, che abbraccia la Basilicata, supera l’attuale fase di stallo delle due ZES e consente di entrare nell’operativa dei Progetti da tempo nei cassetti. E’ il commento di Alfredo Cestari, presidente della Camera ItalAfrica e del Gruppo omonimo, impegnato per favorire la localizzazione di nuovi investimenti anche esteri nei comprensori adriatico e jonico.
Nel ricordare che, nell’ambito del “Pnrr”, sono stati destinati Euro 630 milioni per “Investimenti infrastrutturali volti ad assicurare un adeguato sviluppo dei collegamenti delle Aree Zes con la Rete nazionale dei trasporti, in particolare con le Reti Trans Europee Ten-T”, al fine di rendere efficace l’attuazione delle Zes (a cui si aggiungono ulteriori Euro 1,2 miliardi che il “Pnrr” riserva ad Interventi sui principali Porti del Mezzogiorno), la Camera ItalAfrica evidenzia i progetti più significativi.
Zes Adriatica
· Porto di Manfredonia: recupero e rifunzionalizzazione Bacino Alti fondali, per un totale di Euro 41 milioni;
· Termoli: potenziamento viabilità interna e sistema di depurazione consortile, per un totale di Euro 8,75 milioni; Realizzazione Zona franca doganale, per un totale di Euro 15,6 milioni;
· Brindisi: Opifici e Centri servizi con centro di competenza per l’Economia circolare, per un totale di Euro 4,46 milioni; Viabilità consortile, Reti di smaltimento acque e pubblica illuminazione, per un totale di Euro 4,199 milioni;
· Lecce: Piattaforma digitale erogazione servizi alle Aziende e gestione efficientamento energetico, per un totale di Euro 2,683 milioni, Centri di ricerca innovazione prodotti nel Settore metalmeccanico a Lecce e nel Sistema moda-design a Nardò-Galatone, per un totale di Euro 2,6 milioni; Reti viarie idriche e fognarie a Lecce, Nardò e Galatone, per un totale di Euro 3,8 milioni.
Zes Jonica
· Porto di Taranto: infrastrutturazione primaria e accessibilità stradale e ferroviaria area “Eco Industrial Park” per un totale di Euro 50 milioni;
· Area industriale Taranto: impiantistica e centro servizi di trasporto nell’area retroportuale per un totale di Euro 8,1 milioni;
· Area industriale Potenza: infrastrutture e servizi della porzione di area Zes di Tito per un totale di Euro 20 milioni;
· Area industriale Matera: infrastrutture e servizi dell’intera area Zes di Jesce e La Martella per un totale di Euro 30 milioni.
Il disegno del Ministro Garfagna di un Sud che possa diventare un hub logistico nel Mediterraneo in grado di intercettare traffici commerciali che arrivano da Suez e Nord Africa – afferma Cestari – è parte integrante della nostra strategia che sviluppiamo con Governi Africani e gruppi imprenditoriali internazionali. Diventa perciò indispensabile accelerare la riforma della Zes più volte annunciata potenziando la governance e attribuendo al commissario straordinario potere reale perché sia davvero l’interlocutore unico istituzionale di chi decide di investire in quelle aree. Le semplificazioni burocratiche già introdotte con l’istituzione di un’autorizzazione unica per le imprese che decideranno di insediarsi nelle Zes, che raccoglierà tutti i pareri e i nulla osta – continua – sono un buon passo avanti al pari delle agevolazioni fiscali con il credito di imposta da 50 a 100 milioni di euro per ogni investimento esteso anche i beni immobili e strumentali. Per la Puglia, c’è una quota davvero consistente. Un totale di 117 milioni di euro complessivi per la Zes che insiste nell’area della regione Puglia e di 191 milioni per le aree interregionali di Molise e Basilicata. Ci aspettiamo che le Giunte Regionali di Puglia e Basilicata – conclude – assecondano questi progetti.