“Abbiamo sostenuto sin dalla prima presentazione il Piano Mattei, voluto dalla premier Meloni, e adesso che ha ottenuto la condivisione degli Usa nell’incontro con il Presidente Biden, siamo pronti a fare la nostra parte per la massima riuscita del Piano. E’ un progetto strategico davvero fondamentale, perché in grado di leggere e di interpretare il cambiamento, collocando il nostro paese e il nostro continente tra gli attori principali di un nuovo equilibrio internazionale capace di generare lavoro dignitoso per tutti e sviluppo sostenibile”. Così Alfredo Cestari, ingegnere campano-lucano a capo di un importante Gruppo imprenditoriale e presidente, dal 2004, della Camera di Commercio ItalAfrica. “Anche noi come la Premier – aggiunge Cestari – ci poniamo la ‘mission’ di recuperare il ruolo strategico nel Mediterraneo attraverso un tessuto relazionale ed imprenditoriale che vada oltre la semplice assistenza, potenziando la rete di interscambio e, soprattutto, una reciprocità produttiva che significa, prima di tutto dare un aiuto efficace alle economie dei Paesi Africani e fermare i flussi migratori irregolari verso l’Europa.
Con un significato in linea con la “strategia Meloni” ancora più importante nell’attuale fase geopolitica internazionale e contribuire a centrare l’obiettivo del Governo italiano di spendere le risorse del Pnrr accrescendo l’internazionalizzazione, l’export del made in Italy, gli scambi economici con i Paesi Africani. A tutto questo mira il progetto “Sud Polo Magnetico”, pensato dalla Camera di Commercio ItalAfrica in un’ottica di sviluppo e innovazione, per le imprese del Mezzogiorno d’Italia e per quelle africane. Un progetto che si rivolge al Sud del mondo ma guarda anche al Sud d’Europa.
Promuoviamo un Sud che non si contrappone al Nord ma, al contrario, mette insieme le imprese non solo del nord Italia ma anche d’Europa. Dalla valorizzazione delle zone economiche speciali, che auspichiamo al Sud possano finalmente diventare operative, abbiamo la consapevolezza che queste aree non saranno né di interesse delle imprese regionali, perché ogni impresa del Sud ha già la sua struttura, né potrebbero esserlo se non si connette il grande mercato del continente africano.
Se grandi attori dell’imprenditoria come ha insegnato Mattei sono state antesignani, in anni difficili, di un nuovo processo di cooperazione tra Paesi industrializzati e Paesi Africani in via di sviluppo, con Sud Polo Magnetico aiutiamo il continente africano e noi stessi esportando quanto abbiamo di meglio: i nostri prodotti, il design, le tecnologie, le nostre eccellenze. Così aiutiamo la nostra capacità produttiva e manteniamo posti di lavoro nel nostro Sud Italia”.
“Si devono aiutare queste realtà connettendole alle nostre piccole e medie imprese che, in quei mercati, potrebbero svolgere un ruolo di accompagnamento allo sviluppo. In sintesi, mettiamo al centro il Mezzogiorno, per la prossimità geografica con questo enorme mercato che fra 30 anni conterà 2 miliardi e mezzo di consumatori i quali, in percentuale sempre crescente, avranno una grossa capacità di spesa.
Di tutto questo quanto prima – conclude Cestari – sono certo ci sarà l’occasione di un approfondimento con la Premier Meloni e i Ministri istituzionalmente competenti per mettere in condizione la Camera ItalAfrica, come tutte le altre italiane che operano all’estero, di diventare uno degli strumenti del Piano Mattei”.