Una delegazione della Cgil Basilicata, insieme agli studenti lucani e a semplici cittadini, ha partecipato oggi a Bari alla manifestazione indetta dal sindacato e dalle associazioni contro tutte le guerre e per la pace.
“Siamo scesi in piazza – ha detto il segretario generale della Cgil lucana, Fernando Mega – per dire basta con l’impunità, la complicità, l’inazione. Chiediamo il cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo. Lo scenario internazionale rappresenta sempre più la legittimazione della guerra come strumento della politica e a questo si unisce una torsione autoritaria della democrazia in Italia e in Europa. Mai, dalla nascita delle Nazioni Unite, ci si è trovati dentro una spirale di guerre e di minacce tra potenze nucleari con il rischio dello scoppio di una guerra globale e nucleare. Le scelte del nostro governo e dell’Unione Europea stanno violando sistematicamente le fondamenta della convivenza, della pace e della sicurezza comune incardinate nel sistema ONU con la scusa dell’attacco alla nostra democrazia, ai nostri valori, al nostro modello di società. Siamo arrivati al “tutto si tiene”, alla convergenza delle crisi, alla legittimazione della guerra e del riarmo come strumenti di politica estera ed interna degli stati, laddove gli stessi sono portati dalle proprie alleanze e dai supposti interessi nazionali, mentre l’industria ed il commercio delle armi prospera, divide profitti e chi paga il conto sono le popolazioni, i programmi sociali, i servizi sanitari, l’ambiente. Così fallisce il progetto politico della comunità e degli stati europei. Sullo sfondo, le leggi che in Italia mi sono il diritto a manifestare. Oggi più che mai – ha concluso Mega- è fondamentale scendere in piazza per la difesa dei diritti, della democrazia, del lavoro, per fermare le guerre e la corsa al riarmo. Non è pensabile che si possa costruire un futuro di benessere e di sicurezza in Italia e in Europa se si pensa di fare la guerra al resto del mondo”.