Sabato 10 marzo 2018 con partenza dalle ore 9 da piazza della Visitazione è in programma la “Marcia della cultura e il lavoro – Il futuro della Capitale europea 2019” L’iniziativa è stata illustrata in mattinata nella sala LEvi di Palazzo Lanfranchi dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, Eustachio Nicoletti, Franco Coppola e Giuseppe Amatulli.
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche rappresentanti di associazioni datoriali, tra cui Pasquale Latorre per Confapi Matera e rappresentanti di associazioni professionali, culturali e del volontariato, studentesche, sportive, comitati di quartiere che hanno condiviso il documento. Di seguito il testo integrale del documento condiviso dai sindacati Cgil, Cisl e Uil nel quale sono illustrate le motivazioni che hanno determinato la scelta di dare vita ad una marcia del lavoro e della cultura.
Marcia per la cultura e il lavoro – Il futuro della Capitale europea della cultura 2019
La condizione complessiva in cui la Città di Matera e tutta la Basilicata si presentano, alla vigilia all’importante e prestigioso appuntamento di Matera Capitale europea della cultura 2019, rasenta l’incredibile. Al punto da richiamare gli strani e poliedrici paradossi che hanno riguardato la storia del meridionalismo italiano.
L’Amministrazione comunale, provinciale e regionale, procedendo imperterriti e irresponsabilmente a compartimenti stagni e al di fuori di qualsiasi programmazione, hanno eluso le aspettative e le potenzialità che offriva la designazione a capitale europea della cultura 2019, avvenuta il 17 ottobre 2014, in grado di costruire e rilanciare lo sviluppo socio – economico di Matera e della Basilicata che presentavano percentuali negative strutturali e rilevanti di reddito medio, disoccupazione, povertà, spopolamento ed emigrazione intellettuale.
A nulla sono servite le chiare, precise e continue denunce sollevate da molti soggetti rappresentativi del mondo sindacale, imprenditoriale, professionale e culturale sul fatto che:
• la gestione operativa del prestigioso evento denotasse un preoccupante ritardo ed un inadeguato coordinamento tra i livelli istituzionali comunali, regionali e nazionali;
• la totale assenza di approcci e momenti di condivisione partecipata con le parti sociali, le associazioni che avrebbero potuto contribuire a strutturare un processo di lungo periodo.
Gravissima appare l’ammissione dell’esistenza dei ritardi e criticità da parte del Presidente della Regione Basilicata con la quale ha cercato di sollevarsi dalle responsabilità politiche ed amministrative che, di fatto, hanno creato l’inequivocabile ritardo nella programmazione delle attività legate al dossier e nella realizzazione delle infrastrutture e dei servizi all’altezza di una Capitale europea della Cultura.
L’amministrazione regionale ha preteso di essere artefice principale nei processi pre e post designazione che hanno condizionato gli sviluppi attivati e/o in attesa di realizzazione (la trasformazione dello statuto della fondazione come Matera – Basilicata 2019, le dinamiche del mantenimento del Direttore della Fondazione, lo spostamento dell’evento di capodanno, le sottovalutazioni dei collegamenti stradali e ferroviari, il ritardo del trasferimento dei fondi regionali per la realizzazione del dossier, ecc.)
Inefficace e ritardata la risposta del Governo alla richiesta avanzata con forza di assicurare direttamente la GOVERNANCE delle attività, delle opere e dei servizi in grado di recuperare il ritardo storico della città avviando urgenti processi di rigenerazione, di riconversione produttiva, di miglioramento dell’immagine turistica, di sviluppo urbano, corretta manutenzione del territorio, di realizzazione delle infrastrutture e dei contenitori culturali utili per adempiere al ruolo di Capitale Europea della cultura ma anche da lasciare in eredità al territorio.
E’ ormai consapevolezza generalizzata che gli interventi collegati all’importante obiettivo e la conseguente costruzione di politiche di sviluppo non solo non soddisfano le aspettative, ma rischiano di determinare azioni di pseudo – accaparramento degli spazi e delle progettualità da parte di settori della politica amministrativa e politica della città, della provincia e della regione.
Un ASSALTO alla DILIGENZA all’interno di una confusione politica, associata ad un elevato grado di incompetenza amministrativa, che ormai collocano Matera 2019 all’interno di uno scontro politico – elettorale strisciante.
La “MARCIA per la CULTURA e il LAVORO”, a cui hanno aderito rappresentanze del mondo sindacale, imprenditoriale, professionale, associativo, personalità della cultura e liberi cittadini del Comune e Provincia di Matera e dei Comuni del territorio apulo, intende lanciare un chiaro e inequivocabile messaggio di denuncia agli amministratori comunali, provinciali e regionali, oltre che a quelli governativi per le gravi inadempienze e, nel contempo, avanzare la richiesta di adoperarsi realmente e compiutamente per realizzare interventi indispensabili per garantire l’accoglienza turistica, lo sviluppo urbano, le infrastrutture ed i contenitori culturali utili per adempiere al ruolo di Capitale Europea della cultura 2019 ma anche per costruire le condizioni perché, a partire dal 1 gennaio 2020, la città di Matera, alla stregua di Marsiglia, Liverpool, ecc., rappresenti un ulteriore esempio di città che ha saputo fare, del rinnovamento urbano e della modernizzazione infrastrutturale innescati da un processo di valorizzazione “stabile” della cultura della città e del territorio, un fattore di crescita e sviluppo socio-economico reso disponibile alle nuove generazioni.
In particolare è necessario che gli amministratori rispondano con atti concreti sulle:
A) INFRASTRUTTURE CULTURALI E DI AGGREGAZIONE
• Museo Demo-Etno-Antropologico che rappresenta uno delle due direttrici del DOSSIER di Matera – Capitale europea 2019;
• Biblioteca Provinciale “T. Stigliani” di Matera relegata nel silenzio e nel totale disinteresse mentre strani appetiti cercano di strapparle spazi e progetti mettendone in discussione il RUOLO PUBBLICO.
• Casa dello Studente del Polo Materano dell’Università degli studi della Basilicata in grado di offrire un servizio fondamentale per il rilancio del Polo Materano dell’Università della Basilicata;
• Teatro Cittadino che possa accogliere iniziative culturali e spettacoli di una certa rilevanza;
• Cava del Sole con la riqualificazione dell’area concerti all’aperto;
• Rete dei Contenitori Culturali per la realizzazione di un sistema di spazi attrezzati e funzionali allo sviluppo delle attività creative e culturali in varie parti della città;
• Piazza della Visitazione che rappresenti l’identità di Matera e coniughi la città nuova con il centro storico;
B) INFRASTRUTTURE E SERVIZI DI COMUNICAZIONE
• Trasporto Pubblico efficiente e veloce da/per la stazione di Bari Centrale e gli aeroporti, da inserire all’interno del Piano Regionale dei Trasporti;
• Raddoppio selettivo del collegamento FAL Matera – Altamura – Bari, per consentire la riduzione dei tempi di percorrenza tra Matera e l’hub metropolitano barese;
• Accelerazione dei tempi di completamento della tratta ferroviaria Ferrandina -Matera, già finanziato, inserito nel Contratto di Programma Stato-RFI, e programmato per il dicembre 2022;
• Chiusura dell’anello ferroviario Tirreno (Salerno) – Potenza – Ferrandina – Matera – Adriatico (Gioia del Colle), quale spina dorsale ferrata della Basilicata, e delle aree industriali materane, sia in direzione Bari, che Taranto (ZES retroportuale);
• Efficientamento della spina dorsale stradale della Basilicata: raccordo autostradale Sicignano/Potenza – Basentana – Murgia/Pollino (raddoppio Ferrandina/Matera – raccordo con autostrada A/14 a Gioia del Colle);
• Completamento della Bradanica (di cui non si conoscono ancora tempi definiti), e sua prosecuzione (itinerario Bradanico-Salentino) in direzione di Mottola-San Basilio (Taranto – Salento).
C) PROGRAMMAZIONE E ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE DEL TURISMO
• Sviluppo di sistema dei percorsi turistici che metta in rete la città di Matera con le attrattive museali, archeologiche e ambientali della provincia, della regione e dei territori interregionali limitrofi.
D) ATTIVITA’ PRODUTTIVE
• Rilancio delle attività produttive (industriale, agricola, artigianale, tecnologica, servizi, ecc.).
E) VERDE PUBBLICO E SERVIZI AMBIENTALI
• Interventi finalizzati al rilancio del verde pubblico, alla riduzione degli sprechi energetici e miglioramento del ciclo dei rifiuti e decongestionamento del traffico urbano.
F) INTERVENTI A FAVORE DELLA LEGALITÀ
• Protocolli di legalità per contrastare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nelle attività economiche con forme di controllo in MATERIA DI APPALTI PUBBLICI;
• Protocolli di Intesa tra soggetti pubblici e OO.SS. per migliorare la qualità delle opere e dei servizi pubblici erogati, per garantire l’occupazione, i diritti e le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori, per favorire la trasparenza nelle procedure di gara e rafforzare il contrasto ai fenomeni di illegalità e di concorrenza sleale a salvaguardia delle imprese che operano nel rispetto dei CCNL .
G) SOSTEGNO DEL WELFARE
• Interventi a favore dei cittadini in condizione di difficoltà socio – economica che potrebbero subire effetti negativi da Matera 2019 a causa dell’aumento del costo della vita.
H) POTENZIAMENTO DEI SERVIZI
• Dotare la città di Matera di ulteriori risorse e tecnologie specifiche per garantire adeguatamente i sevizi di sicurezza, pronto intervento, sanitaria e burocratica considerando anche l’aumento della popolazione turistica.
Per queste ragioni, le organizzazioni sindacali le rappresentanze datoriali, professionali, culturali e del volontariato, studentesche, personalità della cultura, ai cittadini tutti a sottoscrivere il documento ed a partecipare alla marcia per la cultura e il lavoro che si terrà sabato 10 marzo 2018, alle ore 9 a partire da Piazza della Visitazione a Matera.
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)
Per fortuna che esiste qualcuno che denuncia i ritardi in questo silenzio assordante da parte dei partiti politici, tutti collusi!