Le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil della Provincia di Matera, insieme alle Associazioni datoriali, Culturali, Ambientaliste e del Volontariato (Alleanza cooperative (Confcooperative, LegaCoop, AGCI), Amici Biblioteca T. Stigliani, Anpi Basilicata, Anpi Matera, ARTEria, Associazione Casalnuovo Rinasce, Associazione Adriano Olivetti Matera, Associazione B&B, Associazione Lino Perrone, Associazione sportiva ECOS, Centro Carlo Levi Matera, Circolo Legambiente Matera, Comitato Acqua pubblica, Comitato Ferrovia Nazionale Matera, Comitato Sassi, Confapi Confcommercio, CNA, Energheia, INU, Italia Nostra Matera, Radio Regio di Altamura, Società Filosofica Italiana, Teatro Sassi, Uisp Basilicata, Uisp Matera, Associazione Matera Cammina, Associazione OTE (Ospitalità Turistica Extralberghiera), Presidio di LIBERA del Metaponto), afferenti al movimento la Nuova Marcia per la Cultura ed il Lavoro che si pone l’obiettivo di attivare un processo democratico di partecipazione e condivisione finalizzati alla conservazione e valorizzazione culturale del patrimonio storico-naturalistico-ambientale del territorio materano finalizzate alla creazione di concrete prospettive di sviluppo e di lavoro ai cittadini del territorio materano e lucano, nell’ambito delle diverse iniziative programmate, informano che , nella giornata di ieri, mediante modulo indicato sul portale “SUD – progetti per ripartire” attivato dal Ministero per il Sud e Coesione territoriale (Ministro Mara Carfagna) per sollecitare il coivolgimento di enti, associazioni e cittadini in vista della elaborazione definitiva del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dell’Accordo di Partenariato 2021-27, hanno inviato la seguente proposta debitamente recapitata e riscontrata:
• “Modello-Matera – Cultura e Lavoro” – La “pandemia” ha travolto questo “modello”, con tragici risvolti occupazionali. E’ necessario impostare la “ripartenza” del traino territoriale della città su di un’ampia area del Mezzogiorno, che preveda:
– “Sostenibilità” nell’organizzazione del settore turistico-culturale allargato;
– Innalzamento della qualità dell’offerta culturale attraverso il potenziamento della “infrastrutture” culturali, luoghi della “testimonianza”, ma anche della “ricerca” sul patrimonio culturale (Museo DEA, Archivi, Scuole di Formazione Superiore);
– Arricchimento del “brand” territoriale, nei contenuti e nella divulgazione, (pubblicistica multimediale, arti applicate e performanti, servizi). Con creazione di lavoro ”buono”, stabile e creativo, soprattutto per i giovani.
Il Recovery Plan rappresenta una occasione importante per rilanciare il “Modello-Matera”, reduce da una straordinaria performance collettiva, nel nome del Recupero urbano e della Cultura, che l’ha vista protagonista di un Mezzogiorno che vuole trovare una propria strada autonoma, inclusiva e sostenibile di sviluppo territoriale e sociale.
Un’azione collettiva che ha portato a notevoli risultati in termini di “marketing” e di crescita di competenze, professionalità ed imprenditorialità di un nuovo settore sociale prevalentemente giovanile e costituisce un valore aggiunto da salvaguardare ed incentivare: il motore, le energie sociali che ci consentono di proseguire su quella strada di autonomia ed inclusione.
Una “visione” per uscire, con nuove più ambiziose prospettive, dalla tragica crisi occupazionale che l’ha investita nel settore del turismo e deve puntare decisamente a fare “turismo culturale di qualità”.
La proposta “Modello-Matera”, progetto di promozione della risorsa culturale del territorio materano, per la creazione di lavoro “buono”, nei giorni scorsi, è stata presentata e discussa con i Consiglieri regionali eletti nella provincia di Matera affinchè si attivino per sollecitare il tavolo di confronto con il presidente bardi e per velocizzare la convocazione dell’audizione alla IV Commissione Consiliare della Regione Basilicata per presentarla dettagliatamente.