Cgil, Cisl e Uil: “I servizi di trasporto locale sono strategici per la fase, subito un confronto in Regione”. Di seguito la nota integrale.
Abbiamo più volte chiesto al Presidente Bardi un confronto non formale con le Organizzazioni Sindacali Confederali e di Categoria dei lavoratori dei trasporti per affrontare il tema della mobilità in Basilicata, specie in questo momento di emergenza che richiede massima attenzione e rispetto nei confronti dei lavoratori che continuano a svolgere, anche senza la corresponsione dello stipendio, la loro attività mettendo a rischio continuamente la loro salute e quella dei propri nuclei familiari, oltre che dei tanti pendolari lavoratori che da domani mattina ritorneranno a viaggiare.
Non possiamo più aspettare: è l’ora di fare il punto della situazione con un monitoraggio aggiornato sul sistema T.P.L. che sia all’altezza della mobilità regionale. Da tempo abbiamo chiesto che la Regione prenda in esame le indicazioni per l’aggiornamento del Piano Regionale Trasporti che risale alla legislatura precedente e, di fatto, in buona parte, è superato dall’emergenza Covid-19.
Cgil Cisl Uil rinnovano al Presidente Bardi e all’ Assessore Merra la sollecitazione di un confronto complessivo su tutte le questioni aperte da mesi mettendo fine alla “pratica dello spezzatino”, vale a dire al metodo delle video-conferenze separate con interlocutori sindacali e delle parti imprenditoriali differenziati.
La Regione Basilicata deve essere il garante della legalità, delle leggi, degli accordi e della sicurezza di tutti cittadini, assicurando a tutti il diritto di poter utilizzare i servizi pubblici in sicurezza anche per ridurre la mobilità privata e gli assembramenti.
Vogliamo evidenziare che per i lavoratori è stata avviata una procedura di licenziamento collettivo di personale ai sensi degli art. 4 e 24 comma 1 Legge n. 223/1991″ e che inoltre il servizio di trasporti è in regime di proroga in attesa dell’espletamento della nuova gara per il T.P.L.
Purtroppo, a tutt’ oggi, alla vigilia della ripresa di nuove attività produttive e lavorative, registriamo una confusione nella programmazione e nell’individuare una prospettiva complessiva del sistema dei trasporti in Basilicata , addirittura improvvisando soluzioni pasticciate con non pochi rischi.
Cigl Cisl Uil restano ancora in attesa di risposte certe e definitive, perché dal 4 maggio si rischia di trovarsi senza servizio e con i lavoratori licenziati mentre, proprio come in questo momento e chissà fino a quando, c’è da pensare a un modello organizzativo della società completamente diverso, basato su una modifica delle frequenze negli orari di punta e degli orari di lavoro a salvaguardia della salute di tutti.
L’epidemia non solo ha cambiato le abitudini degli italiani, ma si avvia a modificare profondamento l’uso e l’accesso ai servizi pubblici.
Proprio a seguito di questi cambiamenti, il Ministro dei Trasporti e il Ministro della Salute stanno pensando, reciprocamente fino a quando non ci sarà una soluzione per il superamento del COVID-19, di prevedere sia ingressi scaglionati nelle fabbriche negli uffici per attenuare la pressione sul sistema dei trasporti, individuato come uno dei punti deboli ai fini del contenimento del virus con misure ancora più stringenti rispetto all’obbligo di distanziamento sociale introdotto dalla vendita contingentata dei biglietti alla limitazione della capienza anche con l’introduzione di una App che si occuperà di “evitare assembramenti” all’interno di treni, bus e metropolitane.
In Basilicata non possiamo permetterci di arrivare anche sul tema della mobilità impreparati a tale cambiamento.
Chiediamo una consultazione urgente che serva a dare risposte immediate che prevedano inoltre investimenti e provvedimenti a salvaguardia dell’intero sistema dei Trasporti, già fortemente provato da una contrattazione che va avanti da molto tempo senza alcuna soluzione e dalla pandemia che sta imponendo a tutti nuovi comportamenti.