Riceviamo e pubblichiamo la nota di Angelo Cotugno, ex segretario provinciale Cgil Matera e attuale consigliere comunale del PD in merito alle dimissioni del segretario generale della Cgil di Basilicata Antonio Pepe.
Le dimissioni del compagno Antonio Pepe dalla carica di segretario generale della Cgil di Basilicata mi ha trasmesso un senso di sgomento e tristezza. La discussione nel comitato direttivo e le ragioni che hanno determinato la sfiducia ripropongono con forza un antico male che blocca la gran parte delle potenzialità che questa organizzazione é in grado di esprimere. Ho lottato contro la sfiducia che lo steso comitato direttivo ha espresso nei confronti di Angelo Vaccaro, l’ho fatto allora , in qualità di segretario generale della Cgil di Matera, provando a far prevalere il buon senso e la ragione contro quelle logiche di divisione che con violenza, periodicamente ritornano e che sembrano essere un elemento inamovibile dalla grande casa Cgil.Allora come oggi ha prevalso un metodo ed un modello che rischia di relegare tutta la Cgil di Basilicata ai margini dell’azione politico – sindacale e che la rendono sempre più ostaggio delle stesse logiche correntizie che stanno dilaniando i partiti politici. Non ho condiviso allora il metodo e mi sento ancora di più oggi, semplice iscritto alla Cgil, lontano da questi meccanismi che fanno smarrire la rotta,il senso e la passione del fare sindacato.Quale lettura potrà dare il nostro iscritto che quotidianamente lotta sul posto di lavoro rivendicando più dignità per il suo lavoro, più sicurezza e maggiore equità se poco dopo una lunga, complessa ed estenuante fase congressuale si ritorna alle guerre intestine e a lotte di posizionamenti.Quale sentimento proveranno i tanti pensionati sempre più poveri e discriminati di fronte ad una Cgil che mentre dovrebbe mantenere il massimo dell’impegno, contro le azioni di un governo incapace a dare risposte al paese ed alle fasce più deboli, continua a sprecare tempo ed energie per comporre e scomporre assetti interni all’organizzazione. Quale passione si potrà trasmettere ai tanti giovani che dalla Cgil si aspettano messaggi e risposte chiare ed inequivocabili su un loro possibile futuro e come potrà un gruppo dirigente permanentemente in fibbrillazione esprimere e trasmettere quelle passioni che permettono di affrontare con rigore ed etica le difficili battaglie in difesa di diritti, sempre più fragili, per la classe operaia e per le classi più deboli e discriminate. Temo che ancora una volta la Cgil di Basilicata sarà accompagnata da un dirigente terzo e temo che quel processo di rinnovamento in parte avviato, più volte condizionato e spesso bloccato non riuscirà a decollare in modo esplicito e vigoroso.Esprimo tutta la mia solidarietà al compagno Antonio Pepe a cui riconosco un forte senso di appartenenza di responsabilità ed equilibrio ed esprimo un augurio di cuore alla Cgil che saprà anche da questa vicenda trarre una utile e positiva lezione.
Angelo Cotugno, ex segretario provinciale Cgil Matera e attuale consigliere comunale del PD