La Cgil Matera ha presentato questa mattina nella propria sede la Campagna “Mettiamo il turismo sottosopra”.
Sono intervenuti Fernando Mega, Segretario Generale Cgil Basilicata, Marcella Conese, Segretaria Generale Filcams Cgil Matera, Prospero Tantone della Rete degli Studenti Medi Matera e Antonio Prestera dell’Esecutivo Nazionale Rete degli Studenti Medi, quest’ultimo collegato da remoto.
L’iniziativa itinerante, organizzata dalla FILCAMS Nazionale, prevede una serie di tappe su tutto il territorio italiano ed ha lo scopo di informare le lavoratrici e i lavoratori stagionali sui loro diritti e tutele e rendere consapevoli i turisti di quello che accade nel settore.
Nel corso della conferenza è stato presentato il programma di attività che nelle prossime settimane sarà svolto dalla Filcams di Matera, in collaborazione con la rete degli Studenti Medi.
Di seguito i particolari della campagna “Mettiamo il turismo sottosopra”.
Il turismo è in forte espansione in Italia, i dati del I semestre 2023 fotografano presenze, prenotazioni e fatturati notevolmente superiori al periodo pre-pandemico.
Ciò che rimane però, è lo stato di arretramento delle condizioni di lavoro nel turismo.
Dati confcommercio fotografano 353mila assunzioni per il trimestre estivo.
9% a tempo indeterminato
77% tempo determinato
14% con apprendistato
il resto con altre tipologie contrattuali.
Dati che fanno emergere che esiste una crescita dell’occupazione ma non in termini di qualità, ma di quantità.
Se a questo aggiungiamo i dati presentati dall’ispettorato nazionale del lavoro, abbiamo difronte un settore in cui dominano illegalità e sfruttamento.
Su 445 aziende controllate, il 76% risulta irregolare, con una media che sale al 95% nelle regioni del sud.
Dobbiamo parlare, allora, della realtà oggettiva e non della narrazione per cui i giovani sono sfaticati e non vogliono lavorare, perché difronte ad una proposta di lavoro che rispetti il contratto collettivo nazionale, rispondiamo “siamo qui”.
Questo il senso della campagna #mettiamoilturismosottosopra.
Quest’anno siamo insieme agli studenti medi, perché sono loro quelli che si troveranno a fare presto i conti con un mercato del lavoro caratterizzato da precarietà e sfruttamento.
Difronte all’impoverimento, ai bassi salari, non servono provvedimenti come la detassazione delle mance o degli straordinari o delle maggiorazioni per i festivi.
Soprattutto se, dall’altra parte, si introducono provvedimenti che aumentano sfruttamento e precarietà , come voucher e la nuova disciplina sui contratti a tempo determinato.
Oltre a politiche salariali e di contrasto alla illegalità ed al sommerso, è necessario ampliare la NASPI, che oggi penalizza fortemente i lavoratori stagionali.
Oggi chi lavora 3 mesi prende la metà.
Ecco perché il turismo non è considerato un settore sul quale fare affidamento per la costruzione di un futuro.
Il reddito che ne deriva è sempre discontinuo, sottopagato e sicuramente non può costituire il reddito principale di una famiglia.