Venerdì 1 febbraio 2019 alle ore 17,30 presso la sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera la Cgil Basilicata e la Cgil Matera presentano il convegno “Per il futuro di Matera Capitale Europea della Cultura 2019”. Nell’occasione sarà presentato un dossier di analisi e proposte affinchè Matera possa superare i persistenti e atavici problemi socio – economici e occupazionali.
Introduce Eustachio Nicoletti, segretario generale Cgil Matera.
Interviene Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata.
Di seguito la nota diffusa dal segretario di Cgil Matera Eustachio Montemurro: “Purtroppo, non possiamo esimerci dall’ignorare la persistenza dei problemi gravi che rendono di stringente attualità la “questione meridionale”: la disoccupazione, specie giovanile, e l’emigrazione – compresa quella intellettuale – continuano a essere le spie più preoccupanti di un disagio sociale diffuso e di un territorio minacciato dall’abbandono.
Per queste ragioni, con spirito costruttivo e con tenacia politica, democratica e civica, abbiamo voluto documentare le nostre preoccupazioni, corredando la lettera al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio con un dossier che fotografa l’attuale condizione di Matera e in parte della Basilicata, con l’individuazione dei problemi irrisolti e con l’indicazione di proposte e suggerimenti, che riteniamo dover avanzare quale contributo del mondo del lavoro alla rigenerazione della nostra terra e al rinascimento delle nostre popolazioni.
Preoccupazioni che derivano dai persistenti ritardi strutturali e infrastrutturali, materiali e immateriali, che rischiano di vanificare il tanto auspicato sviluppo economico e occupazionale della nostra regione, consapevoli altresì del fatto che a partire dall’1 gennaio 2020, quando i riflettori internazionali si spegneranno sulla nostra città, si riproporranno in tutta la loro interezza e acutezza le questioni che hanno determinato l’inequivocabile ritardo nella programmazione degli interventi per la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi, la cui inadeguatezza e talvolta anche mancanza è in palese contrasto con le ambizioni di Capitale europea della Cultura”.