Per “incrociare” i temi della sicurezza a scuola come nei luoghi di lavoro con quelli della discriminazione di genere, delle molestie e violenze sulle donne si è svolto nell’aula magna del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Potenza un incontro da tema “Che genere di lavoro?”. Un’iniziativa che ha assunto un significato maggiore in concomitanza con la Giornata contro il bullismo per gli aspetti di stretta relazione alla questione centrale del rispetto della persona e del genere. L’incontro rientra nel progetto – “Essere insicuri” – inserito nel P.C.T.O. (ex progetto scuola-alternanza lavoro) del Galileo Galilei del capoluogo, promosso da Uil e Uil Pari Opportunità condiviso con la dirigente scolastica Lucia Girolamo, avviato il il 21 settembre 2023 dal segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri. “Il nostro progetto educativo reso possibile grazie alla disponibilità e lungimiranza della Uil e alla necessità – ha detto la dirigente del Galileo Galilei – intende contribuire a determinare il profilo educativo umano e professionale dei ragazzi”. Secondo la dirigente ” si sconta principalmente la carenza di rispetto di ruoli e di autorevolezza dei docenti e tra studenti con la diffusione di una sorta di paura di fidarsi l’uno dell’altro”. Il segretario regionale Uil Vincenzo Tortorelli ha ricordato i gravi fatti di cronaca degli ultimi giorni (l’aggressione di uno studente ad un ragazzo per “contendere” una ragazza e l’aggressione con un coltello ad una docente) per sottolineare come “bisogna intervenire con maggiore attenzione sulla scuola””. “Il passaggio dalla sicurezza, al primo soccorso sino alla condizione di genere sui posti di lavoro – ha affermato Tortorelli – rafforza l’impegno del sindacato alla formazione dei lavoratori di domani perché tutto ciò che accade fuori la scuola la coinvolge direttamente”.
La segretaria nazionale confederale Uil nazionale Ivana Veronese ha incontrato i ragazzi e le ragazze nei laboratori e nelle aule parlando di tecnologia, intelligenza artificiale, lavoro precario, aspettative e attese del mondo giovanile. “Dopo la morte di Giulia Cecchettin è cresciuta la consapevolezza – ha detto – che sono questi temi di cui tutti dobbiamo occuparci perché non bastano norme, decreti legislativi, raccomandazioni europee e nazionali a fare da deterrenza”. Ad illustrare i documenti (decreto legislativo 198/200, Codice-Conenzione 190 Oil) e la casistica è stata Elsa Pili della Uil nazionale attraverso una comunicazione semplice ed efficace spiegando cosa sta facendo la Uil e sostenendo “l’esigenza di capire la cultura che si determina a scuola e nei posti di lavoro per contribuire a rimuovere ogni causa di discriminazione, molestia e violenza”. “La vera deterrenza – ha aggiunto Veronese – è partire dai ragazzi e dalle ragazze che hanno di fronte un destino di precarietà, uno dei fattori che determina condizioni di benessere sociale e psico-fisico sempre più difficili”. La dirigente nazionale Uil ha fornito alcuni dati: in Basilicata il gap occupazionale uomo-donna è del 17,9%, il gap retributivo nel lavoro privato e -30,2% per le donne, l’84%dei contratti attivati nei primi 9 mesi del 2023 è a tempo determinato e comunque precario. “Il sindacato – ha detto – è deciso a giocare un ruolo centrale in tutto questo, a battere i pugni sui tavoli dei datori di lavoro perchè siano adottati codici di comportamento improntati sulla piena tutela del benessere di lavoratrici e lavoratori e codici di condotta a difesa di quante hanno subito molestie”. Il “messaggio” inviato alle ragazze e ai ragazzi del Galileo Galilei: agite per cambiare anche chiedendo aiuto al sindacato; non è un affare di altri ma un compito di tutti. Per Tortorelli “è stata una nuova giornata di confronto tra generazioni e di nuova consapevolezza della necessità dei giovani a preparare il proprio futuro rafforzando partecipazione attiva e dialogo con il sindacato”.