La tradizione della pasta in casa lucana incontra i professionisti della cucina con il ritorno a Matera dello chef lucano Luigi Diotiaiuti, da venticinque anni residente a Washington dove dirige il ristorante “Al tiramisu”.
Il Pastalab di Basilicata, evento inserito nell’ambito delle attività preparatorie ad EXPO2015, è stato promosso a Matera in collaborazione con l’Unione Regionale Cuochi Lucani e il Dipartimento Politiche Agricole della Regione Basilicata.
Componente del Corpo Diplomatico degli Chef della Casa Bianca, Luigi Diotaiuti tiene lezioni di cucina in Europa e in USA. Di recente ha pubblicato un ricettario di cucina lucana “The Beauty of Basilicata” diventato poi un cortometraggio sulla sua esperienza gastronomica internazionale presso la Jeames Beard Foundation di New York tempio della gastronomia americana. Il documentario è stato proiettato in mattinata durante l’incontro con agli alunni dell’Istituto Professionale Alberghiero di Matera.
“Quello che i clienti del Ristorante Al Tiramisù di Washington maggiormente apprezzano è la capacità di proporre in forma nuova ed originale, la cucina tradizionale di questa regione italiana poco conosciuta – ha commentato Rocco Giubileo da pochi giorni presidente dell’Unione Regionale Cuochi Lucani – la collaborazione dei nostri chef con i colleghi che operano all’estero consente proficui scambi di esperienza per meglio valorizzare la grande tipicità dei nostri prodotti”.
E la tipicità parte dai formati tradizionali che dalle ormai famose orecchiette, arrivano alle strascinate, manate, tagliarine, scorze di mandorle, raschiatelli, maccheroni al ferro. E’ un percorso nella gastronomia e nella sapiente manualità delle “madri lucane”, quello proposto dall’Unione Regionale Cuochi Lucani in onore dello chef Luigi. Un percorso che attraversa i più piccoli paesi della Basilicata testimoniati dai singoli formati tradizionali. Un itinerario che vedrà Luigi visitare un mulino per la produzione della semola di grano, perché un buon prodotto deriva solo da un’ottima materia prima. Lo chef potrà cimentarsi nella lavorazione del tradizionale Pane di Matera sempre accompagnato dalle telecamere che documentano le esperienze dello chef. “Le immagini della mia partecipazione alla transumanza della podolica, e delle mie attività in Basilicata vengono diffuse nel mio ristorante e sui social media perché tutti devono conoscere questo prezioso angolo di Italia che è la Basilicata” E’ questa la filosofia che anima lo chef Luigi.
“Aver inserito il Pastalab 2015 nelle attività preparatorie ad EXPO2015 – dichiara Giovanni Oliva Dirigente Generale del Dipartimento Politiche Agricole della Regione Basilicata – è un riconoscimento al ruolo di Luigi vero e proprio Ambasciatore della tipicità regionale”
La performance sulla pasta lucana è stata organizzata nel pomeriggio in piazza Vittorio Veneto 40 presso il Ristorante Kappado e si conclude con una degustazione di pasta tradizionale con mollica di Pane di Matera e Peperoni di Senise IGP curata dai cuochi Materani della Associazione.
“I nostri chef hanno accolto con entusiasmo l’invito a partecipare – ha dichiarato Francesco Paolo Fiore presidente dei cuochi materani – riuscendo a coinvolgere le realtà produttive locali della filiera della pasta che sono i protagonisti della qualità del prodotto”.
Luigi Diotiaiuti, originario di Lagonegro, diplomatosi all’Istituto Alberghiero di Maratea ha avuto esperienze come chef in Italia e nel Mondo, fino ad affermarsi a Washington con il noto Ristorante Al Tiramisù premiato come Ristorante Lucano nel Mondo nel 2001. Frequentato dai grandi della politica e del mondo dello spettacolo internazionale, Al Tiramisù è a tutti gli effetti un’oasi di tipicità lucana.
“Sono cresciuto a Macilimiere, nelle campagne di Lagonegro – dichiara lo chef lucano – in una famiglia numerosa composta da sei persone. Avevamo 350 capre e 120 mucche. Poi ho frequentato l’alberghiero a Maratea e quindi ho maturato diverse esperienze da cuoco in Italia e all’estero, dalla Sardegna a Parigi, dall’Inghilterra a Venezia. Il 1° aprile del 1990 mi sono trasferito a Whashington dove ho aperto il ristorante “Al tiramusu”. Ho scelto questo nome perchè rispecchia la mia personalità: io sono positivo e solare, come il dolce appunto. Un dolce che nessuno conosceva quando sono arrivato in America e che oggi, statistiche alla mano, è quello più diffuso e apprezzato. In mattinata ho partecipato alla lavorazione del Pane di Matera presso il panificio Cifarelli e poi ho incontrato gli studenti dell’Alberghiero di Matera per poi partecipare ad un incontro al Molino Dell’Aqua sulla “qualità parte dalla materia prima”. Adesso sono felicissimo di poter osservare le donne di Matera che fanno la pasta fatta in casa, sono loro i veri custodi delle nostre tradizioni. E sopratutto sono felicissimo che Matera sia diventata capitale europea della cultura per il 2019. Quando sono arrivato in America ho cercato di far conoscere le bellezze, la cultura e le tradizioni gastronomiche della nostra terra, questa vittoria ripaga anche i miei sacrifici”.
Qual’è il piatto tipico lucano più apprezzato nel suo ristorante? “Quest’anno propongo i ravioli al caciocavallo podolico, lo scorso anno i fusilli al sugo d’agnello ma gli americani hanno imparato ad apprezzare anche le nostre friselle, il baccalà con i peperoni cruschi”.
Michele Capolupo
La fotogallery del pasta lab con Luigi Diotaiuti (foto www.SassiLive.it)
“Il grande chef di Lagonegro Luigi Diotaiuti è un orgoglio lucano. Un esempio da seguire per tutti i ragazzi che intraprendono gli studi e la carriera di chef. Un professionista che ha portato ai vertici della cucina statunitense il cibo, le ricette tradizionali e le produzioni agroalimentari lucane”. Lo ha detto stamani l’assessore regionale alle Politiche agricole, Michele Ottati, a proposito della visita che oggi Diotaiuti sta realizzando nella Città dei Sassi, invitato dall’Unione regionale cuochi lucani con il patrocinio del Dipartimento regionale politiche agricole e forestali. Va evidenziato che lo chef di Lagonegro, diplomato all’Istituto alberghiero di Maratea, dai primi Anni ’90 opera negli Stati Uniti dove, a Washington, è il patron del rinomato ristorante “Al Tiramisù” che nel 1998 ricevette, dal presidente della Repubblica, “L’insegna del ristorante Italiano”. In seguito, nel 2001, fu premiato come miglior “Ristorante Lucano nel Mondo” dalla Regione Basilicata per l’attenzione verso la gastronomia lucana e l’ attività svolta nel proporre una cucina tipica rielaborata in chiave moderna e internazionale. Attualmente Diotaiuti fa parte del selezionato staff culinario del Dipartimento di Stato degli Usa e farà parte della delegazione di cuochi che li rappresenteranno a Milano Expo 2015. Stamani a Matera lo chef, accompagnato dai funzionari del Dipartimento politiche agricole, dopo aver visitato un panificio dove gli sono state illustrate le materie prime e i procedimenti per ottenere il pane Igp, ha incontrato i docenti e gli studenti dell’Istituto professionale alberghiero “A. Turi” per una lezione teorico-pratica. Nell’accogliere il celebre cuoco il dirigente scolastico, Luigi Maraglino, ha evidenziato l’interesse dell’Istituto verso l’attività formativa con professionisti del livello di Diotaiuti per raccoglierne l’elevata esperienza e trasmettere un messaggio positivo agli allievi. Nella sua lezione ai ragazzi lo chef ha sottolineato anzitutto l’importanza della scuola scelta che può portare a una professione sempre più ambita e richiesta e che dà grandi soddisfazioni se svolta con serietà e passione. Ha quindi posto l’accento sul vantaggio di provenire da una regione come la Basilicata che ha grandi tradizioni culturali, agricole e dei piatti tipici. Ed è proprio questa ricchezza, secondo il noto cuoco lucano, ciò che lo ha portato a distinguersi nel panorama internazionale culinario. Diotaiuti ha anche rilevato come ci sia bisogno sempre maggiormente di collaborazione tra le istituzioni del territorio e il mondo della scuola per formare figure professionali di spessore e per fare strada in un mondo, quale quello enogastronomico, che vede la cultura della cucina lucana essere sempre più apprezzata e ricercata.