È inaccettabile, denunciano i tre consiglieri di idea Cambiamo al Comune di Potenza, la chiusura in città dello store della compagnia Eni di viale Marconi. Un punto di riferimento che, per la clientela fidelizzata di tutto il territorio della provincia, forniva tutte le informazioni utili sui servizi offerti.
Un sevizio necessario per i cittadini, proseguono Beneventi, di Giuseppe e Stella Brienza, ma anche per le attività economiche della città che, fino ad oggi, riuscivano, attraverso la sede presente in città, a trovare le risposte ai loro bisogni.
Una scelta avvenuta a causa di nuove politiche aziendali da parte di Eni che ha optato per la digitalizzazione dei servizi abbandonando il tradizionale rapporto fiduciario e personale tra agente e cliente.
Una decisione, continuano i tre consiglieri di maggioranza, che non ha tenuto conto di quanto questa sorta di “innovazione”, oltre a risultare dannosa per quella fascia di popolazione che non ancora ha una piena dimestichezza con le nuove tecnologie, ed è questa la fascia di cittadini che è stata penalizzata più di altre;ha determinato un indebolimento del sistema non solo occupazionale ma anche economico e sociale della città.
Prima di preoccuparsi delle grandi realtà imprenditoriali regionali per le quali chiedere politiche di intervento a sostegno e a garanzia dell’economia dell’intero territorio minacciata da crisi divenute ormai croniche; è inevitabile avere un occhio di riguardo e prestare la dovuta attenzione verso i tanti disservizi locali che, seppur frutto di decisioni dettate dalle regole del mercato, creano inefficienze che concorrono a rendere più difficile e complicata la quotidianità di chi vive e lavora in città. A tal proposito infatti crediamo sia fondamentale un intervento sulla questione da parte del governo cittadino che, interfacciandosi con i soggetti competenti, solleciti, in modo intransigente, la riapertura dello store.
Se vogliamo, concludono i consiglieri, che questa amministrazione continui ad assicurare la permanenza di riferimenti fondamentali per il territorio ed evitare il realizzarsi di situazioni che contribuiscono ad impoverire di presidi la nostra realtà, è necessario adoperarsi e lavorare per impedire che scelte di questa portata diventino una minaccia costante per la vivibilità della nostra città.
Mar 31