Nell’apprendere da notizie di stampa della volontà della Regione Basilicata di chiudere a fine mese T3 Innovation, il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, esprime forti perplessità sul metodo, qualora fosse fondata tale indiscrezione.
A nostro avviso sarebbe opportuna – dichiara De Salvo – una riflessione più approfondita sul tema attraverso un confronto preventivo col sistema imprenditoriale, visto che i destinatari e beneficiari dei servizi sono proprio le imprese. Il tema del trasferimento tecnologico, strategico per lo sviluppo delle imprese nei settori innovativi, è stato affrontato spesso in maniera non adeguata anche in passato. Da Basentech, Parco Scientifico di Basilicata, passando per Basilicata Innovazione prima e T3 Innovation dopo, ci troviamo spesso solo a gestire la perdita occupazionale di professionalità che prima vengono qualificate e poi disperse.
Infatti, l’idea di superare i gap tecnologici attraverso uno strumento stabile collegato alle politiche regionali per il trasferimento tecnologico è assolutamente necessaria – prosegue il presidente di Confapi Matera. Certo, noi non siamo legati alle formule che comunque hanno avuto tutte luci e ombre ed è possibile fare di più, e proprio per questo chiediamo di aprire una riflessione, senza disperdere però il patrimonio di professionalità dei giovani che sono stati impegnati in questi anni.
Le imprese lucane hanno bisogno di aumentare il proprio livello d’innovazione tecnologica, requisito indispensabile per accedere ai fondi europei e per competere nel mercato globalizzato.
Molte aziende aderenti a Confapi Matera, tra cui la mia – racconta Massimo De Salvo – possono confermare l’importanza di tali attività per i successi ottenuti grazie al contributo fattivo di T3 Innovation che fornisce consulenza gratuita alle aziende; per questo motivo a mio parere la Regione Basilicata dovrebbe continuare a puntare su questa strada.
La mia azienda ad esempio ha depositato due brevetti di prodotto e di processo, prassi da sempre consigliata dal team di T3 innovation, e in linea con le strategie di sviluppo premiate dall’Unione Europea. Racconto la mia esperienza per invitare a riflettere sull’utilità di continuare ad avere una struttura di trasferimento tecnologico della Regione Basilicata che offre gratuitamente e che sensibilizzi le aziende lucane verso servizi di consulenza strategica e d’innovazione.
Il mio auspicio è che aumenti il numero delle imprese lucane che usufruiscono di questi servizi, al fine di sviluppare un ecosistema regionale dell’innovazione, tendenzialmente portato a espandere nuove tecnologie per rispondere ai fabbisogni aziendali e alle richieste di un mercato sempre più esigente. Non dimentichiamo, infine, che il progetto regionale prevede anche il supporto per sviluppare tecnologie che potrebbero essere valorizzate sui mercati esteri.
Con questo, nel ribadire la concretezza del nostro intervento, la questione ci interessa per gli obiettivi da definire e i risultati da raggiungere. Preciso che, per quanto riguarda la nostra Associazione, la questione non ci appassiona per i termini contrattuali, non avendone noi tale funzione, ma rivendicando il ruolo di mediazione degli interessi imprenditoriali verso le istituzioni e potendo, se possibile, aiutarne le decisioni e le strategie nei settori di politica industriale e cioè di sviluppo. Per questo chiediamo alla Regione di aprire urgentemente un confronto o di conoscerne la posizione ufficiale.