Per la Befana, che nella tradizione contadina è una festa importante con tanti significati, la Cia di Matera promuove nei giorni 5 e 6 gennaio (dalle ore 10,00 alle ore 20,00) a Matera in piazza S. Giovanni “La Vetrina de La Spesa in Campagna”. Un evento di promozione e valorizzazione dei prodotti alimentari di qualità e della cultura rurale. Senza “scomodare” gli antropologi è soprattutto una delle più antiche feste contadine che in alcune aree rurali lucane è ancora vissuta con uno spirito tradizionale nonostante l’Epifania continui ad essere un argomento sconosciuto per gran parte dei lucani. L’origine della “vecchietta” è da ricondurre ad alcuni riti propiziatori pagani: gli antichi credevano che nelle prime dodici notti dell’anno, fantastiche figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri. C’è chi sostiene che sia vecchia e brutta perché rappresenta la natura ormai spoglia che poi rinascerà e chi ne fa l’immagine dell’anno ormai consunto che porta il nuovo e poi svanisce. Il suo terribile aspetto, rappresentazione di tutte le passate pene, assume cosi’ una funzione apotropaica e lei diventa figura sacrificale. E a questo puo’ ricollegarsi l’usanza di bruciarla.
Per Turismo Verde-Cia Basilicata anche l’Epifania è un evento per avvicinare specie negli agriturismi e nei mercatini come quello di Matera attraverso i piatti e i prodotti tipici contadini la “città” alla vita rurale e soprattutto per invitare i consumatori a “farsi la dispensa alimentare” presso le aziende agricole e gli agriturismi. Il progetto più complessivo – “La spesa in campagna” – prevede una serie di azioni da sviluppare per realizzare un circuito regionale breve di valorizzazione e commercializzazione attraverso l’istituzione di mercati dei produttori, di “spacci locali” (punti vendita diretta gestiti in forma associata da imprenditori agricoli), patti di filiera, un marchio e l’utilizzo del sito web www.laspesaincampagna.net dove poter consultare le varie aziende individuare la mappa e persino scaricare il software per la navigazione Gps per raggiungerle. Di qui l’evento centrale a Matera che per la Cia è capitale della cultura contadina.
Il 2017 – sottolinea Paolo Carbone della Cia lucana – deve diventare l’anno di introduzione di un marchio di Qualità e il relativo disciplinare con l’obiettivo di aumentare la qualità dei servizi offerti dagli agriturismi agli ospiti garantendo un livello superiore alla norma. Il disciplinare dovrebbe contenere e codificare tutti i servizi che le strutture ricettive possono offrire agli ospiti, come ad esempio la gestione di un sito web, servizi ricreativi e sportivi, organizzazione di una rete di agriturismi dove almeno la metà sia in grado di offrire ristorazione e/o effettui la vendita diretta dei prodotti aziendali. Una particolare premialità va riservata alla formazione specialistica per gli operatori agrituristici che vorrebbero accedere alla certificazione.
Gen 03