Un Progetto di Filiera Suinicola legata ad un modello specifico agro-alimentare che prevede la realizzazione di un sistema di imprese a rete (dall’allevamento, alla traformazione-stagionatura, alla commercializzazione e ristorazione) sarà presentato dalla Cia-Confederazione Italiana Agricoltori a Tricarico martedì 28 maggio in un convegno dal tema “Suinicoltura lucana: tra criticità ed opportunità”. All’incontro interverranno i dirigenti nazionali della Cia Umberto Borelli (Ufficio Zootecnico), Carmelo Gurriero (Gruppi Interesse Economico), il presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Allevatori Suinicoli Mauro Testa, l’Assessore regionale all’Agricoltura Nicola Benedetto; le conclusioni sono affidate al presidente della Cia lucana Donato Distefano.
L’obiettivo – precisa la Cia – è di creare le condizioni, gli strumenti e le opportunità per rilanciare un settore che rappresenta per l’economia del Paese, come della nostra regione, una risorsa importante in termini occupazionali e di PIL. La filiera è gravata da consistenti e crescenti oneri derivanti dalle normative ambientali e sanitarie oltre che dall’art. 62 del decreto liberalizzazioni che, in concreto, in Basilicata di fatto blocca 20 mila capi suini destinati all’ingrasso.
La Cia intende rilanciare in particolare i progetti del segmento degli allevamenti estensivi e bradi, e l’implementazione delle razze autoctone lucane, che è l’ulteriore segmento produttivo che dovrà essere attenzionato all’interno delle politiche di sviluppo rurale, ed in particolare per l’ultima annualità delle iniziative d’investimenti legati al Psr 2007/2013, e ai Pif (Programmi integrati di filiera) in grado di valorizzare la specifica filiera delle produzioni suinicole, uno dei simboli del “made in Lucania” e quindi del mangiare lucano.
Contando su competenze e professionalità e produzioni di qualità – afferma il presidente della Cia Donato Distefano – con le risorse disponibili per il PSR è necessario favorire soluzioni e investimenti in grado di coniugare vocazionalità dei nostri territori, propensioni produttive, risorse naturali, sorretta da una coerente azione progettuale capace di fornire un reale impulso ad alcuni importanti comparti produttivi, tra cui quello zootecnico, che a nostro parere più di altri è in grado di irrobustire la nostra economia agricola, agevolare lo sviluppo e rafforzare i sistemi produttivi locali, esaltare l’origine e il legame delle nostre produzioni con la nostra terra, costruire filiere produttive tipiche/locali. Questo percorso rappresenta una grande e unica opportunità che la Basilicata e le Organizzazioni Agricole devono saper cogliere e contestualizzare e radicare nella nostra Regione a partire dalla nuova programmazione Feasr-Psr 2014-2020 nella quale far rientrare il settore suinicolo che è da troppo tempo fuori.
Mag 25
dove esattamente si terra il convegno, grazie