Un “decalogo di problematiche più urgenti” che investono il settore agricolo lucano è stato consegnato all’Assessore alle Politiche Agricole Alessandro Galella da una delegazione della Cia-Agricoltori che l’ha incontrato in Dipartimento. Tra le dieci questioni sottoposte all’attenzione dell’Assessore i dirigenti della Cia – i presidenti di Potenza e Matera Giannino Lorusso e Giuseppe Stasi, il direttore Donato Distefano e i responsabili delle aree di interesse economico Moscaritolo (cereali), Colonna (olivicoltura), Minutiello (vitivinicolo) e Stasi (ortofrutta) – hanno indicato come emergenze il piano di contrasto ai cinghiali per bloccare la continua aggressione a colture ed aziende e l’attivazione delle procedure per lo stato di crisi a seguito degli eventi metereologici delle ultime settimane che hanno provocato danni ingenti in tutti i settori. Sempre per fronteggiare le calamità naturali è stata anche sollecitata l’attivazione della legge 102/2004 per parziale esonero contributivo e proroghe creditizie e il Fondo Agricat (300 milioni) quale nuovo strumento in materia assicurativa, gestito da ISMEA.
Le altre questioni riguardano i fondi sponda sul CSR 2023-27 oltre che per i programmi di filiere agro-alimentari del IV Bando nazionale a valere sul Pnrr; la creazione di un fondo regionale destinato a sostenere misure attive per il contenimento dei rischi climatici; un programma da attivare anche nell’ambito del FSE destinato a sostenere attività formative e di acquisizione competenze da parte di titolari e dipendenti; l’istituzione di un fondo rotativo di credito finalizzato a sostenere gli investimenti; la realizzazione del marchio agro-alimentare “Qualità lucana”; interventi di manutenzione infastrutturali di dighe, traverse, condotte e la predisposizione del piano invasi minori; la manutenzione degli alvei fluviali utilizzando i contratti di fiume e prevedendo l’apporto delle prestazioni agro-meccaniche delle aziende agricole; la definitiva regolamentazione delle attività svolte dai CAA e la formalizzazione delle funzioni strategiche del “fascicolo aziendale”. Nell’incontro è stata presentata una prima mappa di danni per comparto: nel viti-vinicolo si tocca l’80%, nell’olivicolo il 40% come per il miele, nell’ortofrutta la situazione varia tra il 40 e il 60%, nel cerealicolo la stima ha bisogno di approfondimenti e riguarda anche i foraggi per il bestiame. Per la Cia una delle preminenti azioni da porre in essere in questo scenario è quella di dotarsi di una strategica programmazione al fine di posizionare il settore primario lucano fra i più avanzati modelli agro-tecnico-organizzativi fondati sull’innovazione ICT, le biotecnologie, la digitalizzazione, l’agro-ecologia, l’economia circolare. Una problematica che assume particolare rilevanza riguarda la viabilità e i servizi per le comunità delle aree interne e rurali. E’ stata inoltre ribadita l’esigenza di un piano di manutenzione e riqualificazione ambientale del territorio. La delegazione della Cia ha proposto di intensificare il metodo della concertazione sociale non solo attraverso il Tavolo Verde ma anche attraverso Tavoli tematici. Da parte dell’Assessore Galella è stata espressa la volontà di dar seguito al confronto e al dialogo e di approfondire le proposte presentate. I dirigenti della Cia prendono atto della disponibilità manifestata e ritengono il primo incontro un’occasione positiva anche per recuperare i mesi passati di assenza di interlocuzione politico-istituzionale. L’assessore è stato infine invitato Assessore all’ assemblea regionale della CIA alla presenza dei 100 delegati che si terrà nella prima settimana di settembre per presentare le opportunità presenti nel CSR 23/27 con il quale saranno attivati 38 interventi per 452 milioni di euro.