Il direttore regionale della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata Donato Distefano ha consegnato oggi all’assessore all’Agricoltura Luca Braia il documento di rivendicazioni alla base della giornata di protesta del 5 maggio prossimo. Distefano, accompagnato da una delegazione di dirigenti della confederazione, ha riferito che gli agricoltori scendono in piazza per chiedere risposte urgenti su: burocrazia; ritardi dei pagamenti Agea; costi di produzione insostenibili; prezzi in caduta libera; embargo russo, vendite sottomercato; investimenti al palo; tutele vere per il Made in Italy; cementificazione del suolo; abbandono delle aree rurali.
La finalità della mobilitazione è richiedere “attenzione“ per sostenere le grandi opportunità ed i servizi che l’agricoltura può fornire alla società ed al paese, ma anche rivendicare alcune misure necessarie ed urgenti a tutti i livelli (Europa, Italia, Regioni).
Focalizzare l’attenzione sulle imprese significa non parlare di agricoltura come “entità astratta e bucolica”, ma come realtà di donne, uomini, aziende con storie, culture, opportunità, grandi potenzialità, ma anche gravi difficoltà di reddito, attenzione e supporto.
L’evento – ha spiegato Distefano -compenetra – nell’ambito dei pilastri della nostra agenda politica: Impresa, Territorio, Mercato – due aspetti inscindibili: la potenzialità delle imprese agricole per assicurare un contributo essenziale alla crescita economica sostenibile del paese, all’ occupazione, allo sviluppo della bioeconomia, alla valorizzazione del paesaggio, alla difesa idrogeologica di un territorio sempre più fragile, alla centralità dei territori ed al “made in Italy come “bene comune”, alla riscoperta di senso del futuro.la necessità di interventi urgenti a tutti i livelli (Ue, Governo, Regioni) per superare la crisi, assicurare liquidità, rilanciare la competitività.
Altre iniziative della Cia sono la convocazione della direzione regionale per lunedì 2 maggio per approfondire i temi; azioni di mobilitazione sul territorio. La protesta congiunta con Confagricoltura e Copagri (Agrinsieme) prevede tre piazze centrali a Roma, Bologna e Catanzaro. La Cia lucana sarà presente con una folta delegazione a Catanzaro ed una delegazione più ristretta a Roma.
CONFAGRICOLTURA PARTECIPA ALLE MANIFESTAZIONI DEL 5 MAGGIO, AL FIANCO DI CIA E COPAGRI: “SUPERARE GLI OSTACOLI CHE FRENANO LE IMPRESE”
Confagricoltura Basilicata partecipa – al fianco di Cia e Copagri – alle manifestazioni degli agricoltori indette per il 5 maggio chiedendo interventi possibili e rapidi per superare gli ostacoli che frenano lo sviluppo e creano criticità alle imprese. Confagricoltura Basilicata sarà presente con una folta delegazione a Roma.
L’Organizzazione degli imprenditori agricoli sollecita, in particolare: di affrontare il problema di una politica agricola comune inadeguata che non riesce a favorire la modernizzazione, l’innovazione e la crescita delle imprese agricole; di accelerare nei pagamenti dei contributi europei, bloccati dagli enti preposti per motivi inspiegabili; di definire, nelle intese bilaterali dell’Ue con i Paesi terzi, precise modalità applicative sulla definizione delle regole di origine e sulla comunicazione al consumatore, nonché sulla reciprocità delle condizioni di produzione; di rilanciare seriamente gli investimenti con i Programmi Regionali di Sviluppo che, invece, accusano ritardi eccessivi; di sollecitare a livello comunitario una chiara indicazione in etichetta dell’origine della materia prima utilizzata per la trasformazione dei prodotti; di superare l’eccesso di burocrazia che ancora si registra.
“L’agricoltura sta drammaticamente pagando il prezzo della deflazione – osservano da Confagricoltura -. Sono infatti le materie prime agricole, sempre meno valorizzate sul mercato, che fanno da termometro di una situazione che investe l’economia europea ed italiana. Siamo convinti che tutto ciò non sia ineluttabile e che Governo e Regioni abbiano gli strumenti per intervenire e riequilibrare il mercato. Coltivare, allevare, produrre oggi non conviene più; il costo supera le entrate con prezzi così bassi, con le continue promozioni che si scaricano su chi produce, e con costi di produzione che invece crescono anche per l’imperversare di nuovi adempimenti burocratici”.
Questa situazione, ad avviso di Confagricoltura, va cambiata e rapidamente: è questo che gli agricoltori sosterranno il 5 maggio con le iniziative di sensibilizzazione che porranno in essere.